Cronache

Chiudendo il 2010 in bellezza


Per salutare (motociclisticamente parlando) il 2010, ieri mattina abbiamo pensato di fare un’uscita un tantino più lunga del solito, per trascorrere una giornata diversa, così … tra amici.Dopo essermi unito all’amico Pasquale, abbiamo raggiunto Angelo sulla SS100 e invece di pensare come sempre a dove andare a “scaldare le gomme”, il pensiero unanime è stato “dove possiamo andare a mangiare qualcosa di buono?”. Ho proposto In successione Tolve (Potenza) o Poggiorsini (Bari), località già visitate e favorevolmente sperimentate dal punto di vista culinario (chi volesse approfondire può cliccare rispettivamente qui  e qui). Essendo però la prima piuttosto fuorimano e con temperature vicine allo zero e la seconda dalla parte opposta rispetto a quella dove ci trovavamo, è rispuntato il nome di un ristorante di Cisternino (Brindisi), esattamente in contrada Caranna, dove
qualche mese fa ci eravamo letteralmente abbuffati spendendo una cifra veramente ragionevole. E quindi ci siamo messi in marcia verso il Capriccio (questo è il nome del ristorante). Considerata l’ora, erano appena le 11, abbiamo deciso di fare i turisti e quindi abbiamo trascorso parte della mattinata ad Alberobello, la molto caratteristica e famosa città dei “trulli”. Non appena si entra nella valle d’Itria, il solito panorama fatto di campagne piatte, che si alternano a dolci declivi, si arricchisce di queste caratteristiche costruzioni a forma di cono e realizzate in pietra. Certo che vederne uno ogni tanto nelle campagne e vedere un intero paese così realizzato non è esattamente la stessa cosa. Ad Alberobello ci si possono trascorrere diverse ore perdendo la cognizione del tempo e senza mai stancarsi, ma nel nostro caso c’erano gli stomaci col loro brontolio a farci da “promemoria”.
Rimessici in sella, in meno di mezz’ora abbiamo raggiunto Contrada Caranna e già, con una certa acquolina in bocca, pregustavamo tutti gli sfiziosi antipasti e le tagliatelle con i funghi porcini che di lì’ a poco una simpaticissima ragazza ci avrebbe servito con un sorriso … ma, ecco il solito malefico ma, le cose non sono andate come ci aspettavamo perchè abbiamo trovato il ristorante chiuso (probabilmente per ferie, in quanto il giorno di chiusura è il martedì). Ci siamo però ricordati che nelle vicinanze c’era un altro ristorante tipico, il “Rugantino”, e ci siamo diretti lì tornando verso Cisternino … ma, ancora una volta sto maledetto ma, abbiamo trovato chiuso anche quello. Ormai la fame stava prendendo il sopravvento anche sulla ragione … ci siamo diretti quindi verso Fasano.  Pasquale che guidava la piccola formazione, ha avuto la brillante idea di prendere una deviazione che dava quale meta la Selva di Fasano. E’ stata una delle poche note positive della giornata … finalmente una strada dove divertirsi e scaldare le gomme (almeno loro .. io dal canto mio ero prossimo all’ibernazione). Dopo
scarsi dieci minuti di divertimento, ci siamo trovati di fronte il cartello “Fasano” ed una promettente braceria, che purtroppo abbiamo scoperto essere aperta la pubblico solo la sera. Su indicazione di due ragazzi abbiamo raggiunto l’unico posto dove poter mettere qualcosa di caldo nello stomaco … un risto-bar annesso ad un grosso esercizio commerciale. Nonostante le apparenze, tutto sommato sono riusciti a rifocillarci con gusto.Il rientro fatto attraverso la SS16bis non val la pena essere raccontato per la piattezza del viaggio stesso e per non ricordare il freddo provato … le dita vicinissime al congelamento hanno perso la strana colorazione viola, assunta durante il viaggio e mantenuta per le tre ore successive, solo dopo un’intensa ora di lezione di ballo (latini e caraibici) che mi ha anche ridonato calore e vigore.Con questa breve cronaca, saluto tutti ed auguro di chiudere l’anno nel migliore dei modi e di iniziare quello nuovo sotto i migliori auspici possibili… che il 2011 possa regalare ad ognuno di voi ciò che più desidera e che possa essere prodigo di gioia, salute e serenità … Buon anno nuovo!!!