Cronache

Seconda uscita del 2011 … si inizia a ragionare.


Venerdì scorso, approfittando della bellissima giornata e felice perché la proposta della gita per una volta non proveniva dal sottoscritto, abbiamo inforcato nuovamente le moto e ci siamo lanciati alla conquista della Basilicata. Purtroppo al gruppo, costituito da Angelo, Spartaco e me, non si è potuto unire Pasquale il cui destriero è ancora azzoppato (causa mancanza parti di ricambio originali … io mi sarei rivolto alla concorrenza). La precedente uscita, i cui esiti non erano stati certamente dei migliori, mi aveva lasciato col desiderio di fare un giro sul
lago e di conseguenza ho proposto agli amici di rinunciare a Montescaglioso per andarci quando Pasquale fosse stato di nuovo disponibile, mentre questa volta si sarebbe potuti andare (finalmente dico io) sul lago di Serra del corvo e poi, risalendo la collina, raggiungere Poggiorsini per pranzare.Definita così la meta, ci siamo dati appuntamento ad un distributore di benzina sulla SS98 all’altezza di Terlizzi. Riunito il gruppo, abbiamo percorso alcuni chilometri sulla strada statale fino all’altezza di Ruvo di Puglia, dove abbiamo deviato per dirigerci verso la murgia in direzione Gravina di Puglia.
Sulla murgia il verde inizia a farla da padrone … i vari cereali, piantati ormai per quasi tutto il territorio, in diversi campi sono già vere e proprie pianticelle e colorano questi dolci pendii con sfumature e tonalità che un pittore non potrebbe agevolmente riprodurre. Certo ce ne vorrà ancora del tempo prima di poter vedere qualcosa che assomigli al “Mare d’erba” di Elia kazan (o si trattava di “Cime tempestose” .. boh?!? Non ricordo), ma tra qualche mese e con il vento giusto …Superata Gravina ci siamo diretti verso Irsina per poi deviare sulla SS655 (per Foggia) che dovrebbe condurci al lago (così almeno mi è sembrato di vedere su Google map). Percorrendo tale strada, sono rimasto letteralmente affascinato da alcune costruzioni d’epoca, che certamente costituivano le fattorie degli
allevatori o dei contadini che si occupavano di questi campi … guardandole, mi sono subito tornati alla mente i disegni che facevo da bambino quando volevo rappresentare il mio sogno ideale di casa: un bel quadrato (o rettangolo) sormontato da un triangolo, la cui base superava di poco il lato del parallelogramma, con un albero nelle immediate vicinanze ad una stradina più o meno tortuosa che la raggiungeva. Guardate le foto e poi ditemi se non è il mio sogno realizzato …Dopo non molti chilometri, troviamo l’indicazione “diga sul basentello”, altro nome con il quale è chiamato il lago di Serra del corvo. Sarà per via della giornata stupenda (sto maledicendo la scelta di abbigliamento fatta, che mi ha sì consentito di giungere sin qui in fantastiche condizioni di giusto tepore, ma che adesso, con l’aria a 17°, mi sta facendo sudare come un povero cristo chiuso e dimenticato per sbaglio in un bagno turco), dicevo, sarà per via della giornata stupenda, dell’aria tersa e del sole splendente, ma il panorama assume ai miei occhi maggior
bellezza di quanta forse effettivamente ce ne sia. L’invaso ha una forma ad Y ed una strada (purtroppo in pessime condizioni) ne segue quasi tutto il perimetro. Sul bordo del lago non c’è quasi alcuna forma di vegetazione, fatta eccezione per una piccola pineta che si trova proprio nei pressi della diga. Percorrendo la strada ci rendiamo conto che non c’è alcuna attrezzatura per picnic e che nessuna valorizzazione del territorio è stata nemmeno tentata.Catturate alcune immagini nei punti che mi sono sembrati più caratteristici, abbiamo preso la strada che (sempre secondo Google map) ci avrebbe portati a Poggiorsini.Dopo una decina di minuti eravamo sul belvedere del Poggio nei pressi di un ristorante, a noi ormai ben noto, dove il palato viene deliziato con pietanze tipiche della cucina pugliese. Non vi elencherò cosa siamo stati capaci di mangiare, ma per dovere di cronaca dico solo che erano 12 antipasti, seguiti da un primo piatto e dal dolce .. ahhh mi dimenticavo delle pettole (pastella fritta)
appena fatte e servite prima degli antipasti. Dopo aver fatto due passi sul belvedere (solo per tenere buona la coscienza) ed aver goduto di un po’ di sole, siamo risaliti in sella … non mi ci è voluto molto per convincere i miei compagni di viaggio a fare una deviazione verso il castello di Federico, così giusto per scaldare un po’ le gomme con delle curve divertenti. -Per inciso aggiungo che torno a benedire l’abbigliamento adottato … la temperatura è scesa di almeno 7 gradi e la diminuzione si sente veramente tutta.-Purtroppo nel suo primo tratto la strada presenta tantissimo terreno (trasportato in strada dai camion che escono dalla cava) e qualche cedimento, cose che consigliano tanta prudenza … superato però questo scoglio iniziale, la strada torna normale e quindi ci regala quel piacere che stavamo cercando.Finalmente un’uscita che si discosti nettamente “dall’andazzo” negativo che questo inizio di anno aveva preso … sono rientrato a casa sereno e molto soddisfatto, cose che non sono sfuggite all’occhio attento della mia dolce metà. Ma, riecco il malefico ma, appena varcata la soglia la notizia ”hanno chiamato dall’ospedale … hanno fissato l’intervento per il 21” ha smontato tutto il piacere e la serenità acquisiti in una fantastica giornata in sella.Pazienza e … buona giornata! Ps le altre foto della giornata le trovate nella mia fotogallery :)