Cronache

Tra illusione e realtà


Qualche mese fa mi era già successo di scrivere in questo spazio utilizzando un argomento “scaturito” dalla lettura di un articolo pubblicato dall’amica Mauafel, curatrice di uno spazio, a mio modo di vedere, molto ben gestito e ricco di stimoli per chi ha il piacere di frequentarlo.Bene, anche questa volta l’input mi è stato fornito da un post di questa amica molto dotata:... .. .... la voce ..Si..  la voce è ciò che mi colpisce dentro ad un contatto .. al punto che talvolta diviene "aspettativa"Queste le parole con le quali l’articolo ha inizio e che mi hanno portato alla mente un periodo della mia vita  ed un vissuto che credo possa ben rappresentare l’affermazione di Mauafel alla quale mi sono appunto ispirato.Correva l’anno 1976 (espressione che forse si deve al fatto che il tempo generalmente passa in fretta ... forse) ed io giovane Tenente della nobile Arma Azzurra (leggi Aeronautica Militare Italiana), dopo tre anni di servizio in terra di Sicilia, fui trasferito nella mia città natale. Tra i vari compiti avevo anche quello della gestione delle linee telefoniche dirette prese in affitto da una delle poche società concessionarie dell’epoca.Una mattina, un collaboratore mi passò una telefonata, facendomi uno strano gesto di intesa … sollevata la cornetta, capii subito il motivo di quel gesto; “Buongiorno Tenente, sono la signorina Tal dei Tali e la chiamo per un problema inerente il pagamento di una nostra fattura emessa per la linea diretta del Deposito XXX”. Il tono della voce, la cordialità ed il garbo che la caratterizzavano, mi colpì sensibilmente e con gran piacere diedi tutta la soddisfazione possibile alla mia interlocutrice.Dopo qualche giorno ci fu una seconda telefonata e da quel momento in poi le telefonate divennero non solo più frequenti, ma anche colloquiali e divertenti e devo ammettere che, nonostante già sentimentalmente legato, iniziai a pensare alla signorina Tal dei Tali non solo come ad una semplice interlocutrice per ragioni di lavoro. Gli spot dell’epoca, poi, dipingevano le segretarie e le funzionarie di queste Società in una maniera anche molto gradevole, cosa che suggeriva alla mia fantasia un abbinamento tra quella voce veramente piacevole e suadente ed un’immagine di donna altrettanto piacevole.Dopo alcuni mesi fu assegnato al mio ufficio un nuovo collaboratore, cui fu affidato, tra gli altri , il compito della gestione delle linee dirette e di conseguenza il contatto privilegiato con la signorina Tal dei tali … la cosa mi infastidì (e forse ingelosì anche), ma la signorina, quando chiamava in ufficio, continuava a chiedere di me, esaltando il mio ego ed iniziando a farmi desiderare di dare finalmente un volto a quella voce veramente eccezionale.Non passò molto tempo quando tale mio desiderio ebbe l’occasione di essere realizzato … una verifica richiesta da un organo a noi sovraordinato, ci “costrinse” a chiedere un incontro con la nostra interlocutrice; incontro che si decise di organizzare presso il di lei ufficio. Ricordo che quella mattina mi misi veramente in tiro ... con una divisa, diciamo così fuori ordinanza (in quanto composta da giacca aderentissima e sfiancata con pantaloni a “zampa di elefante”, fatta fare su misura da un sarto qualche tempo prima), perfettamente rasato e con diverse gocce (ben distribuite) di Monsieur de Givenchy, mi presentai “all’appuntamento”.Dalla portineria mi accompagnarono all’ufficio della signorina Tal dei Tali, che mi attendeva … prima di varcare la soglia, decine di immagini mi si presentarono alla mente ed ognuna di queste mi sembrava il perfetto complemento a quella voce, che per diversi mesi mi aveva accompagnato nelle mie giornate di lavoro … prolungai volutamente quei brevi momenti di attesa, per rendere ancor più bello ed emozionante il momento dell’incontro e quando varcai finalmente la soglia … scoprii che la signorina Tal dei Tali, era tale in quanto nubile, e non certo anagraficamente parlando, in quanto aveva come minimo il doppio dei miei anni.Fu quella la triste fine di un “sogno”.Comunque posso oggi affermare che grazie a quell’esperienza vissuta da ragazzo (forse dovrei dire, considerata l’epoca, giovane uomo) mi sono vaccinato e quindi adesso sono quasi immune alle possibili “insidie” che specialmente in questo mondo virtuale e ricco di “falsari” si possono incontrare anche quotidianamente.Buona giornata a tutti ed un grazie alla cara amica Mauafel (ancora una volta in veste di “musa ispiratrice”)