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traditi dai capi


A volte traditi anche dai loro stessi capi. Con il tempo tutto ha cominciato a ruotare sempre di più intorno a lui. Solo a lui, ossessivamente a lui: Silvio Berlusconi. Che, comunque la si pensi, al di la dei meriti per cui lo osannano e dei demeriti per cui lo disprezzano, è uno strepitoso personaggio della Commedia dell’Arte, capace di offrire miriadi di spunti per una avventura cinematograficamente immaginabile. Piaccia o non piaccia, nessuno è più rappresentativo dell’Italia di oggi quanto il Cavaliere. Destinato per le sue gesta – che mandano in delirio chi lo adora e fanno inorridire chi lo detesta – a rappresentare gli italiani, in patria e all’estero, per molto tempo. Anche indipendentemente dalla tenuta del suo governo e dal suo destino personale, che alcuni sognano al Quirinale, altri ai Caraibi…Unica erede del patrimonio di famiglia alla morte della madre, incolpata dell'uccisione della sorella, in realtà avvenuta per mano del malvagio patrigno, e da questi rinchiusa in un terribile manicomio, Baby Doll medita la fuga. Tra visioni, sogni, aspirazioni e metafore immagina la sua permanenza come la vita in un bordello in cui le prostitute danzano per attirare l'attenzione dei clienti e farsi scegliere. Quando danza per distrarre i clienti invece Baby Doll immagina la propria strada verso la libertà come un'iperbolica battaglia tecnologica tra katane, armi automatiche e nemici mostruosi.Il più bravo, il più simpatico, bella voce, bel torace, generoso, capacità di sintesi, ottimo chef. Nonché “il miglior presidente del consiglio che l'Italia abbia mai avuto”, e “il maggior perseguitato dalla magistratura di tutte le epoche in tutto il mondo”. Così si presenta Silvio Berlusconi nell'autobiografia non autorizzata che Faenza e Macelloni hanno montato per lui (non come destinatario, è chiaro), con i materiali di repertorio che certo non mancano e con l'accortezza di non alterare alcuna dichiarazione, ma solo di affidarle all'imitazione di Neri Marcoré, laddove l'audio non era pulito abbastanza.Anni '50. Baby Doll viene rinchiusa in manicomio dal perfido zio. Di li' a cinque anni dovra' subire un intervento di lobotomia. Per scappare da questo destino infernale si rifugia in un mondo di fantasia completamente inventato, insieme alle sue compagne di sventura. Oltrepassando con la mente le costrizioni del tempo e dello spazio, le ragazze sono libere di vivere incredibili avventure, in cui i confini tra reale e immaginario sembrano confondersi. Baby Doll e le sue compagne combatteranno fantastiche guerre contro i nemici piu' diversi, dai samurai ai serpenti, in un incredibile viaggio che potrebbe condurle alla liberta'.