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« Vademecum – per la scelt...

VADEMECUM SULLA SCELTA DELL'AVVOCATO.

Ormai vi sarete resi conto , che l’offerta di prodotti ovvero servizi, anche quelli professionali, è aumentata: per dirla tutta, i mezzi di informazione in particolare social-network, motori di ricerca, banner pubblicitari, internet in genere ha fatto lievitare esponenzialmente la possibilità per chiunque di mettersi in luce .

Oggi, i servizi/prodotti non siamo noi a ricercarli ma sono loro ad indurci, a suscitare in noi quel bisogno;è stato capovolto il principio della domanda e dell’offerta.

Per questo è sempre più importante verificare con cura ogni promozione e se possibile compararla non solamente con lo strumento della valutazione economica (per intenderci quello che costa di meno )ma soffermarsi sulla qualità dell’offerta .

Questo può valere anche sulla scelta del professionista .

Partiamo dagli aspetti più banali :

  1. Quale sia il Vostro bisogno/obiettivo che volete soddisfare ovvero raggiungere.

  1. Chi è il professionista preposto a soddisfarlo .

  1. Studiare le tempistiche per il raggiungimento .

  1. Quali strumenti vi propongono .

  1. Valutare sempre più di una offerta (visto che ne abbiamo l’opportunità perché non farlo) .

  1. E soprattutto fuggite dai millantatori, coloro che vi vendono fumo .

Nel settore legale quindi, la scelta di affidarsi ad un avvocato, piuttosto che ad altro, è legata a molte considerazioni preliminari .

Se prima soprattutto in ambiti più di nicchia, penso all’ambito penale, amministrativo o tributario, l’unico metro di giudizio era quello del passaparola, (in altri termini la scelta ricadeva sempre dal consiglio rilasciato da parte di un tuo stretto conoscente) oggi, potremmo dire, che per fortuna o sfortuna, (dipende dai punti di vista) gli strumenti sono molteplici.

Voglio dire che sempre più frequentemente ci avvaliamo di google e di conseguenza della “vetrina più bella” o del profilo che esce per primo sul motore di ricerca .

Altro metro di giudizio, è quello del prezzo esposto o praticato ad es. per porre in essere una denuncia/querela piuttosto che promuovere un giudizio o formulare una diffida si tiene conto del sol denaro che deve uscire dal nostro portafogli.

Insomma sempre più, ci affidiamo non già alla qualità e quindi alla sostanza del servizio bensì a come quel servizio appare ai nostri occhi .

Niente di più deleterio, perché magari dietro a quel servizio c’è solo una buonissima operazione di merketing e nulla più.

Quello che ritengo è semplicemente di non soffermarsi solamente all’apparenza ma di verificare attentamente il professionista a cui affidare il vostro bisogno o la vostra necessità .

Vi dico anche un’altra cosa , avete mai pensato che coloro che magari non sono ai vertici dei motori di ricerca ovvero che non espongono il prezzo, hanno investito meno soldi nelle pubblicità e magari lo hanno fatto in altri campi ? Quali ? Ad es. nel campo dell’aggiornamento , della formazione , negli strumenti da utilizzare .

Vi siete mai chiesti perché gli avvocati più grandi, non rivestono un ruolo importante su i social o su i motori di ricerca ? Semplicemente perché non hanno bisogno di farlo .

Con questo non voglio demonizzare internet ed il mondo che si è sviluppato intorno ad esso , ma vorrei semplicemente farvi comprendere che il metro di giudizio non dev’essere solo l’indice di gradimento che un social ripone su questo o quel profilo , o su questa o quella vetrina .

Valutiamo con attenzione l’empatia cioè come si pone con noi, quant’è preparato, che strumenti adotta per definire una pratica, insomma come vuole soddisfare la nostra necessità …..

perché molto spesso state riponendo una parte di voi stessi in quel professionista .

Prossimamente approfondiremo , i punti solamente accennati .

 
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