Creato da bonappetitty il 28/11/2010

BonAppeTitty

zompettando felice tra step e fornelli...

 

 

Bonappetitty fa armi e bagagli....

Post n°9 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da bonappetitty

COMUNICAZIONE IMPORTANTE!!!

Bonappetitty ha cambiato affittuario!! Ha abbandonato Libero e si è spostata nel dominio di Blogger per facilitare la consultazione dei post e dare a tutti la possibilità di commentarli!!

Il nuovo indirizzo è

http://bonappetitty.blogspot.com/

 

ciaoooo

 
 
 

Strudel di mele con pasta frolla

Post n°8 pubblicato il 15 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Uffaaaaaa, tra palestre, negozi, casa, macchina, freddo, vento, ecciù!! mi sono presa un super raffreddore!!! Stamattina sono proprio KO, così, sdraiata sul divano con termometro sotto il braccio, berretto in testa, due copertine di pile sulle gambe e un cane raggomitolato esattamente al centro di quest'ultime, ho deciso di scrivere la ricetta dello Strudel di mele con la pasta frolla che ho fatto per la prima volta l'altra sera. 

strudel di mele con pasta frolla

Ho voluto provarlo perchè in Alto Adige si usa fare lo strudel con la pasta frolla invece che con la sfoglia e, siccome l'idea di usare le paste pronte a me non piace, quando ho scoperto (e soprattutto assaggiato!!) questa deliziosa variante, ho deciso che si trattava di una ricetta assolutamente da provare!

Il risultato è stato eccezionale, la faccia di Marco quando l'ha assaggiato ieri sera era da foto!! Ormai lo conosco, per lui qello che cucino io è sempre buonissimo ma adesso ho imparato a decifrare le espressioni per capire effettivamente quanto una cosa gli piaccia. Occhi chiusi, masticazione lenta e assorta, silenzio prolungato, sono i segnali che quello che sta mangiando è davvero divino: ieri sera non ne è mancato uno!!

Ingredienti per la pasta:

250 g di farina 00
125 g di burro
85 g di zuchero
1 uovo grande
una bustina di vanillina
buccia d'arancia grattugiata
una puntina di cucchiaino di sale
un cucchiaino di rum

Ingredienti per il ripieno:

2 mele grandi (io ho usato due mele rosse della Val Venosta)
mezzo cucchiaino di cannella
un cucchiaino di zucchero
15 ml di rum
10 g di burro
20 g di pangrattato
15 g di pinoli
20 g di uvetta sultanina

Procedimento:

1. Mescolare con le fruste elettriche il burro freddo con lo zucchero fino a che non diventa cremoso.

2. Aggiungere l'uovo, il sale, la vanilina e il rum e mescolare fino a che non è tutto ben amalgamato. Io ho continuato ad usare le fruste anche in questo passaggio.

3. Aggiungere la farina al composto e mescolare con un mestolo di legno (le fruste non ce la fanno) fino a creare un impasto omogeneo e di una certa consistenza. Il risultato deve essere una palla di pasta morbida (più della frolla per fare i biscotti, per intenderci) ma non appiccicosa. Avvolgere la palla un po' appiattita nella pellicola e riporre in frigo per una mezz'oretta.
Toccare la pasta con le mani il meno possibile altrimenti si scalda, il burro si ammorbidisce e diventa appiccicosa. Questo vale anche per quando la si stende.

4. Mettere l'uvetta in ammollo nei 15 ml di rum, aggiungendo anche un cucchiaio d'acqua.

5. Sbucciare le mele, tagliarle in 4 spicchi, togliere il torsolo e affettarle sottili: lo spessore delle fettine deve essere di 2-3 millimetri.

5. Far sciogliere il burro in un pentolino, versarvi il pangrattato, lo zucchero e mescolare per 3 minuti. Aggiungere l'uvetta con il rum e i pinoli e poi mescolare il tutto alle mele affettate.

6. Stendere la pasta direttamente sulla cartastrudel ripieno da forno (poi è troppo pesante per spostarlo) in un rettangolo di circa 35x50 cm; si può fare anche ad occhio  ma l'importante è essere sicuri che si riesca a fare il rotolo dopo aver posizionato l'impasto. Io ho dovuta tirare un po' la pasta perchè non riuscivo a chiudere e siccome era molto morbida e ormai bagnata dal ripieno, ho fatto qualche buchino... ma niente di preoccupante!

7. Riporre il tutto con la carta da forno su una teglia e infornare con qualche fiocchetto di burro sopra il rotolo a 180 gradi per 30-35 minuti.

Io l'ho fatto la sera prima di andare a nanna, così mi sono addormentata con il profumo delicato di mele e cannella che aleggiava nella mia camera e mi sono svegliata con la bavetta pensando alla colazione che mi aspettava!

Ecco il risultato dopo aver spolverizzato abbondante zucchero a velo sulla superficie! La mia dolce mammina, guidata in cucina dall'intenso profumo suddetto durante la notte, non è riuscita a resistere alla tentazione di assaggiare la prima fetta... pena prevista: citazione pubblica del reato commesso!

strudel di mele con pasta frolla

Ultimissima nota: la prossima volta proverò a mettere mezza bustina di lievito per dolci nell'impasto; a Vipiteno infatti, lo strato di pasta dello strudel è morbido ed è alto quasi un centimetro!

 
 
 

Spitzbuben, frollini tirolesi alla marmellata

Post n°7 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Evviva, finalmente sono riuscita a raccogliere tutte le foto degli spitzbuben, i biscottini tirolesi di pasta frolla con la marmellata che ho fatto a Vipiteno la settimana scorsa!!

spitzbuben

Siccome i biscotti di panpepato (Lebkuchen) erano venuti deliziosi, ho deciso di affidarmi nuovamente alle ricette raccolte nel libricino di Anneliese Kompatscher, "I dolci. Il gusto di una tradizione nelle Dolomiti". Ci vuole la lente d'ingrandimento per leggere le ricette perchè quella volta ho deciso di comprare la versione mignon del libro... mannaggia a me!
Ci tenevo a fare questi dolcetti perchè anche loro facevano parte del repertorio di biscotteria che la Oma Elizabeth preparava nelle settimane precedenti al Natale e Marco li ricorda sempre socchiudendo gli occhi, leccandosi i baffi e perdendosi in un profondo "mmmm" ...

Io ho usato le dosi dimezzate perchè, essendo la prima volta, volevo testare la validità della ricetta; comunque queste sono quelle originali dell'impasto del libretto:

  • 500 gr di farina
  • 350 gr di burro
  • 180 gr di zucchero
  • 3 tuorli piccoli
  • 1 bustina di vanillina
  • la punta di un cucchiaino da té di sale
  • scorza grattugiata di limone
  • marmellata di albicocche per farcire

Procedimento:

1. Setacciare la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro i tuorli, lo zucchero, la vanillina e il pizzico di sale.
2. Porre il burro freddo a fiocchetti sul bordo della fontana.
3. Impastare velocemente gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia.
4. Avvolgerla in un foglio di alluminio e lasciar riposare per un'ora e mezza in frigo (che nel nostro caso era quello portatile riempito di neve e posizionato in terrazza visto che in casa della Oma è sparito il frigo vero).
5. Togliere la pasta dal frigo (ovvero, uscire a prelevarla in terrazza con meno 13 gradi... spitzbuben), dividerla in porzioni e stenderla sulla spianatoia infarinata. Lo spessore deve essere non più di 3-4 millimetri dato che poi i biscotti vengono sovrapposti.
6. Ritagliare con gli stampini i dischetti interi e altrettanti dischetti con il buco al centro in modo che tutti siano accoppiati.
8. Porre sulla placca da forno (ovviamente impastiamo e ritagliamo di nuovo la pasta che avanza con il primo taglio anche se c'è qualcuno a cui piace -e la ruba!! - cruda!) e cuocere a 180° per 10 minuti circa.
9. Lasciare raffreddare e poi spalmare i dischetti interi con un cucchiaino di marmellata, cui vanno sovrapposti i dischetti bucati.
10. Spolverizzare con abbondante zucchero a velo. Marco dice che i biscotti della Oma erano talmente bianchi che non si vedeva il colore del biscotto sotto!

Io ne ho farciti alcuni con marmellata di albicocche e altri con quella di fragole... il sapore era davvero delizioso! Li ho portati la sera successiva a casa di una coppia di amici che ci avevano invitati a cena e hanno avuto un successone!
L'esperto di dolcetti vipitenesi ha detto che li ricordava leggermente più friabili... forse li ho cotti quei due minuti in più e sono diventati un po' duri. La prossima volta sarò puntuale come un orologio svizzero e metterò una tonnellata di zucchero a velo!!

In realtà, siccome il giorno in cui li ho fatti non avevo marmellata, bensì una tavoletta di cioccolata fondente, ho deciso di usare metà dell'impasto per fare gli spitzbuben classici e l'altra metà per tagliare svariate formine. Una volta cotti i biscotti (erano un po' più alti visto che non andavano sovrapposti) li ho decorati con il cioccolato fuso a bagno maria... et voilà...frollini tirolesi per tutti!!
... BonAppetitty!!

spitzbuben fantasy

 
 
 

Vipiteno, neve, neve e ancora neve!!!

Post n°6 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Fantastiche queste vacanze appena trascorse sulla neve di Vipiteno! Quando siamo arrivati venerdì scorso, l'abbiamo trovata elegantemente appisolata su tutte le superfici esterne disponibili: era alta almeno una ventina di centimetri. L'abbiamo vista scendere da domenica sera a martedì pomeriggio e l'abbiamo salutata martedì sera, quando la pioggia ha iniziato a lavare via l'incanto di quei cumuli soffici come zucchero a velo che per giorni hanno creato un'atmosfera da favola. Marco mi ha detto che sono stata fortunata perchè non succede spesso di vedere così tanta neve a valle... 

Vipiteno

Dopo giorni e giorni di pioggia è stato fantastico tuffarsi in una nuvola di bianco. Con la neve tutto è più dolce e delicato, il resto del mondo sembra essere lontano anni luce, un'altalena vuota nel grigio della città sa di tristezza e solitudine. Nel bianco invece, diventa una poesia...

Insomma, neve ovunque e neve ancora. La macchina di Marco ne era sommersa lunedì slittamattina, sembrava un batuffolo di cotone quando l'abbiamo presa per raggiungere la funivia e salire a Monte Cavallo per farci una slittata... la prima slittata della mia vita!!!  E' stato molto divertente anche se la pista era ricoperta di neve fresca e la slitta non scivolava molto. Come prima esperienza a me è andata benissimo così, e comunque siamo riusciti a cappottarci  e a fare le garette con gli altri "slittanti" lo stesso, arrivando ovviamente primi!
Una volta a casa, pala in mano e via a spalare le terrazze, che in realtà sono delle riproduzioni in neache troppa miniatura della piazza principale di Vipiteno...  ... enormi!! Una faticaccia!!

Ovviamente le vie innevate del centro storico erano qualcosa di magico con tutte le lucine di Natale accese, le bancarelle del mercatino piene zeppe di prodotti tipici, gli enormi abeti illuminati, i balconi delle case ricoperte di neve, le vetrine dei negozi tappezzate di decorazioni, il profumo della cannella vicino ai chioschetti che vendevano vin brulè... 

mercatini

Ma l'emozione più grande che la neve mi ha riservato quest'anno è stata quella di scivolarci sopra con qualcosa di agganciato sotto i piedi! Ebbene sì, io che non ho mai indossato un paio di sci, ho deciso di provare lo SnoWBoaRd e, dopo un'ora di maestro, devo dire che ho raggiunto risultati che mai avrei pensato! yeeee!!! Un'altra oretta la prossima volta e poi ... si volaaaa!!
Si ringrazia sentitamente per la pazienza nelle prime due ore di attesa del maestro...  

                                 snowboard    sci

Bene, ho appena scoperto che la mia mamy sta facendo l'albero di Natale, ergo, scappo a monitorare l'evento, che non capiti di trovare lucine colorate stile discoteca che poi qualcuno se la prende a male... mmmuahh.

Kussssss

 
 
 

La festa di San Nicolo' a Vipiteno

Post n°5 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Eccomi qui, tornata l'altro ieri da Vipiteno con una tonnellata di cose da scrivere!! Non so da cosa iniziare tra la sfilata dei krampus di domenica, la mia prima esperienza sulla neve con slittino e snowboard, i biscottini alla marmellata (gli spitzbuben!!) fatti con gli stampini della Oma, l'esilarante musical di Cats visto ieri al Gran Teatro Geox di Padova... direi che conviene andare in ordine cronologico iniziando dai KRAMPUS . San Nicolò ti prego, proteggici tu!! Orribili e spaventosi sono due aggettivi che non esauriscono assolutamente la descrizione di questi diavolacci giganteschi dalle corna lunghissime, ricoperti da parrucconi arruffati e multistrati di pece nerissima e viscidosa su viso e braccia, che si aggirano per le strade di Vipiteno con fascine di rami tra le mani per inferire sonore frustate ad "amici" e provocatori. krampus
Il primo contatto visivo con questa tradizione affascinante e al tempo stesso spaventosa, è avvenuta attraverso le finestre della zia di Marco che ci aveva invitati a pranzo: verso le 14.30, appena finito di mangiare, è passato sul marciapiede sotto casa un gruppetto di ragazzini che prima correva, poi si fermava, si guardava alle spalle, camminava e poi riprendeva a correre e, poco dopo, anticipato da uno strano boato, è arrivato un trattore con il rimorchio assediato dai krampus, saranno stati 15 o 20: giuro che mi sono spaventata solo a vederli, non avevo il coraggio di uscire da casa della zia!  Comunque dopo un po' mi sono convinta e - nonostante gli agguati della mia dolce metà che ad un centimetro di distanza mi ha gridato nell'orecchio "AAAaAAaaaAAaAAaaaaAAAhh" - abbiamo raggiunto casa senza incappare in alcun diavolo-caprone e incrociando solo alcune macchine con i finestrini anneriti dalle loro manate. Ma la tranquillità è durata poco, io e Marco eravamo troppo elettrizzati e al suono inconfondibile dell'arrivo dei krampus, ci siamo rimessi gli scarponi da neve e siamo usciti (prima Marco... ). Ebbene, erano ad una ventina di metri dal cancello di casa a fermare le macchine, quindi tutto sotto controllo, ma appena facevano due metri nella nostra direzione, io filavo dentro al portone come un razzo!! Il fatto è che eravamo circondati da ragazzini che li provocavano e, non sapendo fino a che gradi di confidenza (ramate sulle gambe e facce sporche) arrivavano con gli sconosciuti, a 18 metri di distanza scattava l'allerta e ... via!! Non vi dico quando il camioncino è ripartito e si è posizionato DAVANTI AL CANCELLO DI CASA... terrore, "drama", panicokrampus Li ho studiati un pochino da lontano con Marco che rideva (in realtà IO SO che aveva un po' di fifa pure lui perchè Marco a Vipiteno è uno s-conosciuto con la S molto tra parentesi) e poi ho deciso che da dentro il cancello, nonostante decine di ragazzini malefici sghignazzassero provocando i krampus in cambio di grida disumane e sadiche fascinate sugli stinchi, si poteva rimanere fuori. Decisione presa. Krampus in arrivo nella nostra direzione. Di nuovo terrore, "drama", panico (per il resto del post, la sigla sarà T.D.P.). E così abbiamo rimediato entrambi un energico "AAaaAaaAaaAaaaaaAAAaaaAAAAaaaAAAhhhHhhH" in faccia e una bella strofinata di pece sul naso con effetto Mickey Mouse. Andata! Ogni tanto i krampus si giravano, spalancavano le loro fauci e gridavano ancora ma la loro attività principale era soprattutto sporcare i finestrini delle macchine che passavano e rifocillarsi di (Jack&?!)Coca-Cola e birrette.
Di nuovo T.D.P. quando un krampus si è staccato dal gruppetto ed è corso nella rampa che dà sui garage della casa della Oma. In tre secondi mi sono fatta descrivere la planimetria della casa e pensando anche alla vaga possibilità che il krampus saltasse fuori alle nostre spalle urlando e facendomi morire di terrore, ci siamo fiondati in casa e non siamo più usciti fino alle 17.00.

Ore 17.00, ritrovo nella piazza del centro di Vipiteno con tutta la compagnia per degustare vin brulè e vedere la sfilata dei krampus e l'arrivo di San Nicolò. Diciamo che della degustazione non ho proprio dei ben chiari ricordi , però poi alla sfilata mi sono ripresa ed è stato fantastico! Intanto aveva iniziato a nevicare e l'atmosfera era da favola, e poi immergersi profondamente in una festa così sentita è davvero emozionante. Dopo aver preso posto vicino alla Torre, hanno iniziato ad alternarsi delle vere e proprie ondate di panico con ragazzini che correvano in tutte le direzioni, e momenti di tranquillità. I krampus sono arrivati una buona mezz'oretta dopo la prima fuga e io, contrariamente alle mie deludenti prestazioni pomeridiane in tema di coraggio, grazie anche all'inibizione del vin brulè mi sono schierata in prima linea con la mia mitica Canon, e ho ripreso quasi tutta la sfilata rimediando faccia nera e giacca striata.
krampus  krampus

Insomma, è stato davvero un'emozione forte: la gente raccolta ai lati della via principale era elettrizzata perchè il tutto si svolgeva a poche decine di centimetri da dove si trovava. Luci rosse, urla, fuoco, il rumore stridente delle fascine che roteavano nell'aria per finire sulle gambe dei ragazzini più scalmanati, facce ricoperte di nero, il bianco della neve, il rombo assordante delle macchine che trasportavano i carri, il tintinnio delle campanelle di San Nicolò, aloni di fumo, sirene, gli occhi sgranati di turisti increduli e spaventati...



La serata-amici si è conclusa con una dozzine di birrette in diversi locali del centro e in una bella zuppetta calda una volta arrivati a casa... giornata memorabile! Una festa assolutamente da vedere almeno una volta nella vita!

 
 
 

5 dicembre ... arrivano i Krampus e San Nicolò!!

Post n°4 pubblicato il 05 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Il grande giorno è arrivato! Oggi è il 5 dicembre, la festa di San Nicolò, e le vie inneavate di Vipiteno si stanno già riempiendo di decine di Krampus, terribili e spaventosi diavoli-caproni che semineranno il terrore per tutta la giornata in attesa dellìarrivo di San Nicolò che porterà pace, serenità e una valanga di dolcetti e caramelle! In realtà già da qualche giorno le vetrine dei negozi di Vipiteno sono colme di biscotti e pupazzetti a forma di diavoletti, krampusma da ieri si è alzata un'aria di coprifuoco attorno a questo evento: Marco stamattina voleva andare a sciare a Monte Cavallo e io avrei dovuto raggiungerlo in rifugio per pranzo ma alla fine è rimasto a casa perchè non si fidava a lasciarmi girare da sola in città... ha detto che mi sarei spaventata a morte se avessi incrociato per strada qualche krampus.
 
Questa è la leggenda del 5 dicembre (trovata su Wikipedia):
Si racconta che tanto tempo fa, nei periodi di carestia, i giovani dei paesotti di montagna si travestivano usando pellicce formate da piume e pelli e corna di animali. Essendo così irriconoscibili, andavano in giro a terrorizzare gli abitanti dei villaggi vicini, derubandoli delle provviste necessarie per la stagione invernale. Dopo un po' di tempo, i giovani si accorsero però, che tra di loro vi era un impostore: era il diavolo in persona, che approfittando del suo reale volto diabolico si era inserito nel gruppo rimanendo riconoscibile solo grazie alle zampe a forma di zoccolo di capra.
Venne dunque chiamato il vescovo Nicolò, per esorcizzare l'inquietante presenza. Sconfitto il diavolo, tutti gli anni i giovani, travestiti da demoni, sfilavano lungo le strade dei paesi, non più a depredare ma a portare doni o a "picchiare i bambini cattivi", accompagnati dalla figura del vescovo che aveva sconfitto il male.

Le pile della macchinetta digitale sono cariche, io sto scalpitando, Marco con il naso spiaccicato alla finestra mi chiede "ma dove sono i krampus??" (e intanto smangiucchia i miei biscotti appena sfornati... oggi mi sono dilettata con gli Spitzbuben ma non ho la marmellata, quindi la ricetta e le foto le carico domani) quindi... si parteee!!! Pranzetto dalla zia e poi, prima passeggiata in centro tra i krampus, in attesa della grande sfilata delle 18.00! PAURA!!

 
 
 

Il grande viaggio del Piccolo Babbo Natale

Post n°3 pubblicato il 02 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

Rullo di tamburi, tum tutututum tum tum... con il primo di dicembre ... tum tutututum tum tum ... ha ufficialmente avuto inizio... tum tutututum tum tum ... il periodo natalizio!!
...trombette, pe perepepe pe peee ...

Mi sembra di non festeggiare il Natale da secoli! Sarà perchè domani raggiungerò i magici mercatini di Vipiteno sommersi da decine di centimetri di neve, sarà perchè ho la mente libera, sarà perchè sto iniziando a fare quello che più mi piace nella vita e per il nuovo anno ci sono scaffali e scaffali (Ikea?!) di progetti, sarà (e sono sicura che E') perchè si tratta del primo Natale con Marco, ma mi sento felice e leggera, come un panettone la cui sofficità lievita al caldo lentamente... poff, poff, poff...  rende l'idea?!

Sto scrivendo questo post perchè ieri, primo dicembre, oltre a (non) aprire la prima finestrella del calendario dell'avvento che fa il conto alla rovescia fino al 25 dicembre -oggi toccherà aprire due finestrelle e mangiare ben due cioccolatini!!- ho appoggiato sul tavolino in ingresso questo bellissimo libro illustrato,
Il grande viaggio del piccolo Babbo Natale. Il grande viaggio del Piccolo Babbo Natale
A parte il formato gigante del libro, i disegni sono qualcosa di fantastico, delle piccole opere d'arte! Dalla mia breve esperienza lavorativa in libreria, ho imparato ad adorare i libri per bambini, racchiudono cose che la maggior parte delle persone non immagina neanche, raccontano il mondo dei bambini, il loro modo di vedere il mondo... credo che non avrei mai immaginato di mia spontanea iniziativa, di veder passare Babbo Natale in gondola a Venezia, o Babbo Natale con la varicella,  o le renne in attesa di Babbo Natale sotto la Torre Eiffel. Senza questi libri oggi al massimo si arriva ad immaginare Babbo Natale che atterra sul panettone Bauli lanciandosi dal camino... tristezza...
Comunque, torniamo a noi, la storia ancora non l'ho letta perchè aspetto che Natale si avvicini ancora un po' e poi ultimamente sono abituata a leggere le storie a due voci... beh, a dire la verità, ad una voce con sottofondo di zzZzZz  ...
La trama a grandi linee è questa (l'ho presa dal sito di libri Ibs): nel profondo Nord tutto è pronto per il grande viaggio dei regali. I Babbi Natale e le renne sono impazienti di partire ma ad un certo punto i Babbi Natale si ammalano (bellissima l'illustrazione con i Babbi a puntini per la varicella), e non possono più partire! A quel punto al Piccolo Babbo Natale viene un'idea...
L'età di lettura è dai 3 anni in su ma ribadisco che, secondo la mia opinione, non è mai troppo tardi per prenderli in mano. Inoltre, credo che nulla sia più natalizio di un libro per bambini aperto sul tavolino in ingresso...

 
 
 

Lebkuchen - II parte

Post n°2 pubblicato il 01 Dicembre 2010 da bonappetitty
 

WooOoOW, quante cose sono successe nelle poche ore successive all'inaugurazione di BonAppeTitty!! La mia amica Valeria è diventata fan dopo appena 2 minuti e

ricetta scritta a mano

Susanna mi ha mandato la ricetta dei lebkuchen scritta a mano dalla Oma Elizabeth,  facendomi commuovere non poco. Eccola qui:

Ebbene, il grande momento è arrivato!!  L'impasto dei lebkuchen ha riposato tutta la notte nel forno spento in attesa di essere trasformato in decine di angioletti, stelline e pupazzetti.
Mi chiedo sempre, vista tutta la tecnologia che si è sviluppata attorno alla riproduzione di immagini, video, suoni, se un giorno sarà possibile riuscire a condividere anche sapori, esperienze tattili o profumi. Nell'attesa che arrivi quel giorno, non posso far altro che descrivere quanto sia stata inebriante la sensazione che ho provato stamattina quando ho aperto il forno dove avevo messo a riposare l'impasto.

Ho chiuso gli occhi, inspirato a pieni polmoni, e nelle narici si sono mescolati l'aroma pungente dei chiodi di garofano e la dolcezza del miele. Poi ho affondato un dito nell'impasto e la prima cosa che mi è venuta in mente è stato il velluto o meglio ancora la seta, così reale e allo stesso tempo impalpabile, sfuggente. Toccare gli impasti al miele è proprio incredibile, l'avevo già sperimentato due anni fa preparando dei biscottini di Natale allo zenzero: ti sembra di avere nelle mani la cosa più molle e appiccicosa che esista e invece, quando la metti giù, tra le dita non rimane altro che un profumo delicatissimo.
Per quanto riguarda il colore, vista la presenza di cannella e farina di segale, la gradazione dell'impasto è partita dal gialloambrato per arrivare, stamattina, ad un brunito scuro. Rimangono da accontentare udito e gusto per avere la carrellata completa dei cinque sensi... il driiiin del timer nella mattinata è scattato per ben 6 volte, tante quante le infornate di biscotti. Ho preferito lavorare piccole quantità di pasta alla volta per evitare che si ammorbidisse troppo, impedendomi così di usare facilmente gli stampini. Sottolineo che ho lasciato AL CALDO l'impasto tutta la notte come da ricetta, ma stamattina, mentre facevo colazione, l'ho riposto AL FRESCO (in frigo) in modo da farlo indurire un po', altrimenti era impossibile modellarlo con gli stampini dei biscotti.

Passata mezz'oretta, ho acceso il forno a 160°, ho diviso l'impasto in 6 porzioni, ne ho tenuta una e il resto l'ho rimesso in frigo. Ho steso la prima porzione mantenendo uno spessore di circa mezzo centimetro e utilizzando due fogli di carta da forno tipo sandwich (carta-impasto-carta), per evitare che si attaccasse al mattarello, ho staccato bene la pasta da entrambi i fogli e ho iniziato a tagliare con lo stampino gli omini di panpepato uguali a Zenzy, l'omino di pan di zenzero di Shrek (Lord Farquaad: "Ora dimmi dove sono gli altri!!" - Zenzy: "Inzuppami!!!" hihihhihi ).

Li ho cotti a 160° x 13 minuti dopo averli spennellati con un albume d'uovo sbattuto...  c'era un profumino nell'aria mentre si cucinavano... eccoli qui appena sfornati!

omini di panpepato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La pasta avanzata dal primo taglio l'ho riimpastata, stesa e tagliata finchè l'impasto non era troppo molle; sono venuti fuori altri due o tre Panpy (Zenzy da pan di zenzero e Panpy da panpepato, no!?) e le ultime bricioline le ho rimesse in frigo perchè troppo poche e ormai appiccicose.

Ho seguito lo stesso procedimento per le altre 5 porzioni: ho tagliato stelline, pupazzi di neve ai quali ho aggiunto un candito arancione per fare il naso, Babbi Natale con i canditi nel sacco dei regali, renne di Babbo Natale, angioletti con il vestito di mandorle tritare, cuoricini... mi raccomando, spennellare sempre con l'albume prima di infornare altrimenti le aggiunte non si attaccano e poi, anche se non si aggiunge nulla, l'effetto dei biscotti è più bello perchè risultano più lucidi.

pupazzetti       stelline

Insomma, tre ore di stendi, taglia, cuoci... alla fine ho fatto fondere un po' di cioccolato fondente, decorato quello che mi veniva in mente, spolverato qua e là dello di zucchero a velo ... ET VOILA', ecco il risultato!

lebkuchen

biscotti decorati 2

Babbo - renna pupazzetti angioletti

Sbaglio o rimaneva l'ultimo dei cinque sensi da soddisfare?!?
MmmMmm... beh, oserei dire che il gusto è veramente...

ECCEZIONALE
!!!

T.T.

 
 
 

LeBkuChen - biscotti di panpepato

Post n°1 pubblicato il 30 Novembre 2010 da bonappetitty
 

Ecco qui finalmente il mio primo post! Ho deciso di caricarlo in concomitanza con l'arrivo di questa fresca aria natalizia e la mia "prima volta" alle prese con i LEBKUCHEN, i biscotti speziati adorati dal mio amore!  Questi dolcetti natalizi sono tipici della Germania e di tutte le popolazioni di lingua tedesca, quindi anche di Vipiteno, una cittadina a 950 metri di altezza in provincia di Bolzano da cui derivano alcuni geni della mia dolce metà. Quest'incantevole borgo infatti, è il luogo dove alcune decine di anni fa si sono conosciuti i suoi genitori e dove, nella casa della oma Elizabeth, ha trascorso ogni anno lunghi periodi di beata spensieratezza, sia in estate che in inverno. 

Io ho avuto l'onore di mettere piede tra queste fantastiche montagne dell'Alta Val d'Isarco per la prima volta nell'agosto di quest'anno e confesso che me ne sono letteralmente innamorata, nonostante la mia propensione fino a quel momento fosse stata sempre rivolta verso il mare. Non è mai troppo tardi per scoprire nuove emozioni, ma, ahimè, sono arrivata troppo tardi per poter conoscere la cara oma Elizabeth. Devo dire però che nella casa in cui abbiamo trascorso una settimana di vacanza lo scorso agosto, la sua presenza aleggiava nell'aria: la percepivo ogni volta che in cucina aprivo qualche sportello o prendevo qualcosa dagli scaffali così meticolosamente oridinati, ricolmi di spezie, marmellate e  biscotti, e mi sembrava quasi che ogni volta che io e Marco ci abbracciavamo, si aggiungesse anche il suo abbraccio. Marco mi dice sempre che se avessimo avuto l'occasione di conoscerci, sarebbe stato amore a prima vista; da quello che mi ha raccontato di lei, anche io non ho alcun dubbio. Sono sicura che avremmo cucinato insieme quantità industriali di canederli, budini e biscotti e mi avrebbe insegnato davvero tantissime cose.

Ho deciso di provare a fare i biscotti di panpepato con la ricetta trovata in un libricino comprato in centro a Vipiteno. I dolci. Il gusto di una tradizione nelle Dolomiti, edizione Athesia. Queste sono le dosi della preparazione che secondo me è venuta un po' troppo appiccicosa per essere lavorata ma ho deciso di non disperare visto che, con il miele, la consistenza degli impasti è sempre un'incognita. Per vederli finiti, siccome devono riposare una notte intera, bisognerà aspettare domani...

Ingredienti:

125 gr di zucchero
3 uova
250 g  di miele
250 g di farina di frumeento
250 g di farina di segale
5 g di cannella in polvere
5 g di chiodi di garofano in polvere (io li ho sminuzzati con il coltello, che faticaccia!)
scorza di limone grattugiata
15 g di bicarbonato di sodio

1. Sbattere a bagnomaria, in una terrina capiente, le uova con lo zucchero. Dopo circa 3 minuti, quando saranno ben montate, aggiungete il miele riscaldato sempre a bagno maria, la farina, le spezie e il bicarbonato. 

2. Lavorate bene il composto e lasciatelo riposare per una notte in luogo CALDO!!! [Ecco, adesso vi racconto la gag: dopo aver finito di lavorare, Marco mi aiuta a caricare le foto, mi illumina sullo "Shif+Enter" per la spaziatura a capo semplice invece che ampia, mi detta la fine della ricetta... "lasciatelo riposare per una notte in luogo caldo..." io mi giro di scatto, lo guardo con gli occhi sbarrati e urlo "CALDO??!???!!!???!?!"...ehmmm, l'impasto era in frigo da più di tre ore, abituata come sono a far riposare la pasta frolla al fresco prima di usarla... mannaggia, una tragedia!! Vabbeh, domani vedremo cosa verrà fuori... ma che ridere!].

A domaniii, T.T.

 
 
 

TAG

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

LINK UTILI

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2025 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963