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Post n°9 pubblicato il 16 Dicembre 2010 da bonappetitty
COMUNICAZIONE IMPORTANTE!!! Bonappetitty ha cambiato affittuario!! Ha abbandonato Libero e si è spostata nel dominio di Blogger per facilitare la consultazione dei post e dare a tutti la possibilità di commentarli!! Il nuovo indirizzo è http://bonappetitty.blogspot.com/
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Uffaaaaaa, tra palestre, negozi, casa, macchina, freddo, vento, ecciù!! mi sono presa un super raffreddore!!! Ho voluto provarlo perchè in Alto Adige si usa fare lo strudel con la pasta frolla invece che con la sfoglia e, siccome l'idea di usare le paste pronte a me non piace, quando ho scoperto (e soprattutto assaggiato!!) questa deliziosa variante, ho deciso che si trattava di una ricetta assolutamente da provare! Il risultato è stato eccezionale, la faccia di Marco quando l'ha assaggiato ieri sera era da foto!! Ormai lo conosco, per lui qello che cucino io è sempre buonissimo ma adesso ho imparato a decifrare le espressioni per capire effettivamente quanto una cosa gli piaccia. Occhi chiusi, masticazione lenta e assorta, silenzio prolungato, sono i segnali che quello che sta mangiando è davvero divino: ieri sera non ne è mancato uno!! Ingredienti per la pasta: 250 g di farina 00 Ingredienti per il ripieno: 2 mele grandi (io ho usato due mele rosse della Val Venosta) Procedimento: 1. Mescolare con le fruste elettriche il burro freddo con lo zucchero fino a che non diventa cremoso. 2. Aggiungere l'uovo, il sale, la vanilina e il rum e mescolare fino a che non è tutto ben amalgamato. Io ho continuato ad usare le fruste anche in questo passaggio. 3. Aggiungere la farina al composto e mescolare con un mestolo di legno (le fruste non ce la fanno) fino a creare un impasto omogeneo e di una certa consistenza. Il risultato deve essere una palla di pasta morbida (più della frolla per fare i biscotti, per intenderci) ma non appiccicosa. Avvolgere la palla un po' appiattita nella pellicola e riporre in frigo per una mezz'oretta. 4. Mettere l'uvetta in ammollo nei 15 ml di rum, aggiungendo anche un cucchiaio d'acqua. 5. Sbucciare le mele, tagliarle in 4 spicchi, togliere il torsolo e affettarle sottili: lo spessore delle fettine deve essere di 2-3 millimetri. 6. Stendere la pasta direttamente sulla carta 7. Riporre il tutto con la carta da forno su una teglia e infornare con qualche fiocchetto di burro sopra il rotolo a 180 gradi per 30-35 minuti. Io l'ho fatto la sera prima di andare a nanna, così mi sono addormentata con il profumo delicato di mele e cannella che aleggiava nella mia camera e mi sono svegliata con la bavetta pensando alla colazione che mi aspettava! Ecco il risultato dopo aver spolverizzato abbondante zucchero a velo sulla superficie! La mia dolce mammina, guidata in cucina dall'intenso profumo suddetto durante la notte, non è riuscita a resistere alla tentazione di assaggiare la prima fetta... pena prevista: citazione pubblica del reato commesso! Ultimissima nota: la prossima volta proverò a mettere mezza bustina di lievito per dolci nell'impasto; a Vipiteno infatti, lo strato di pasta dello strudel è morbido ed è alto quasi un centimetro!
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Post n°7 pubblicato il 13 Dicembre 2010 da bonappetitty
Evviva, finalmente sono riuscita a raccogliere tutte le foto degli spitzbuben, i biscottini tirolesi di pasta frolla con la marmellata che ho fatto a Vipiteno la settimana scorsa!!
Siccome i biscotti di panpepato (Lebkuchen) erano venuti deliziosi, ho deciso di affidarmi nuovamente alle ricette raccolte nel libricino di Anneliese Kompatscher, "I dolci. Il gusto di una tradizione nelle Dolomiti". Ci vuole la lente d'ingrandimento per leggere le ricette perchè quella volta ho deciso di comprare la versione mignon del libro... mannaggia a me!
Procedimento: 1. Setacciare la farina sulla spianatoia, formare la fontana, mettere al centro i tuorli, lo zucchero, la vanillina e il pizzico di sale. Io ne ho farciti alcuni con marmellata di albicocche e altri con quella di fragole... il sapore era davvero delizioso! Li ho portati la sera successiva a casa di una coppia di amici che ci avevano invitati a cena e hanno avuto un successone!
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Fantastiche queste vacanze appena trascorse sulla neve di Vipiteno! Quando siamo arrivati venerdì scorso, l'abbiamo trovata elegantemente appisolata su tutte le superfici esterne disponibili: era alta almeno una ventina di centimetri. L'abbiamo vista scendere da domenica sera a martedì pomeriggio e l'abbiamo salutata martedì sera, quando la pioggia ha iniziato a lavare via l'incanto di quei cumuli soffici come zucchero a velo che per giorni hanno creato un'atmosfera da favola. Marco mi ha detto che sono stata fortunata perchè non succede spesso di vedere così tanta neve a valle...
Dopo giorni e giorni di pioggia è stato fantastico tuffarsi in una nuvola di bianco. Con la neve tutto è più dolce e delicato, il resto del mondo sembra essere lontano anni luce, un'altalena vuota nel grigio della città sa di tristezza e solitudine. Nel bianco invece, diventa una poesia... Insomma, neve ovunque e neve ancora. La macchina di Marco ne era sommersa lunedì Ovviamente le vie innevate del centro storico erano qualcosa di magico con tutte le lucine di Natale accese, le bancarelle del mercatino piene zeppe di prodotti tipici, gli enormi abeti illuminati, i balconi delle case ricoperte di neve, le vetrine dei negozi tappezzate di decorazioni, il profumo della cannella vicino ai chioschetti che vendevano vin brulè...
Ma l'emozione più grande che la neve mi ha riservato quest'anno è stata quella di scivolarci sopra con qualcosa di agganciato sotto i piedi! Ebbene sì, io che non ho mai indossato un paio di sci, ho deciso di provare lo SnoWBoaRd e, dopo un'ora di maestro, devo dire che ho raggiunto risultati che mai avrei pensato! yeeee!!! Un'altra oretta la prossima volta e poi ... si volaaaa!! Bene, ho appena scoperto che la mia mamy sta facendo l'albero di Natale, ergo, scappo a monitorare l'evento, che non capiti di trovare lucine colorate stile discoteca che poi qualcuno se la prende a male... Kussssss |
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Eccomi qui, tornata l'altro ieri da Vipiteno con una tonnellata di cose da scrivere!! Non so da cosa iniziare tra la sfilata dei krampus di domenica, la mia prima esperienza sulla neve con slittino e snowboard, i biscottini alla marmellata (gli spitzbuben!!) fatti con gli stampini della Oma, l'esilarante musical di Cats visto ieri al Gran Teatro Geox di Padova... direi che conviene andare in ordine cronologico iniziando dai KRAMPUS Ore 17.00, ritrovo nella piazza del centro di Vipiteno con tutta la compagnia per degustare vin brulè e vedere la sfilata dei krampus e l'arrivo di San Nicolò. Diciamo che della degustazione non ho proprio dei ben chiari ricordi |
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Il grande giorno è arrivato! Oggi è il 5 dicembre, la festa di San Nicolò, e le vie inneavate di Vipiteno si stanno già riempiendo di decine di Krampus, terribili e spaventosi diavoli-caproni che semineranno il terrore per tutta la giornata in attesa dellìarrivo di San Nicolò che porterà pace, serenità e una valanga di dolcetti e caramelle! In realtà già da qualche giorno le vetrine dei negozi di Vipiteno sono colme di biscotti e pupazzetti a forma di diavoletti, Le pile della macchinetta digitale sono cariche, io sto scalpitando, Marco con il naso spiaccicato alla finestra mi chiede "ma dove sono i krampus??" (e intanto smangiucchia i miei biscotti appena sfornati... oggi mi sono dilettata con gli Spitzbuben ma non ho la marmellata, quindi la ricetta e le foto le carico domani) quindi... si parteee!!! Pranzetto dalla zia e poi, prima passeggiata in centro tra i krampus, in attesa della grande sfilata delle 18.00! PAURA!! |
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Rullo di tamburi, tum tutututum tum tum... con il primo di dicembre ... tum tutututum tum tum ... ha ufficialmente avuto inizio... tum tutututum tum tum ... il periodo natalizio!! Mi sembra di non festeggiare il Natale da secoli! Sarà perchè domani raggiungerò i magici mercatini di Vipiteno sommersi da decine di centimetri di neve, sarà perchè ho la mente libera, sarà perchè sto iniziando a fare quello che più mi piace nella vita e per il nuovo anno ci sono scaffali e scaffali (Ikea?!) di progetti, sarà (e sono sicura che E') perchè si tratta del primo Natale con Marco, ma mi sento felice e leggera, come un panettone la cui sofficità lievita al caldo lentamente... poff, poff, poff... rende l'idea?! Sto scrivendo questo post perchè ieri, primo dicembre, oltre a (non) aprire la prima finestrella del calendario dell'avvento che fa il conto alla rovescia fino al 25 dicembre -oggi toccherà aprire due finestrelle e mangiare ben due cioccolatini!!- ho appoggiato sul tavolino in ingresso questo bellissimo libro illustrato, |
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WooOoOW, quante cose sono successe nelle poche ore successive all'inaugurazione di BonAppeTitty!! La mia amica Valeria è diventata fan dopo appena 2 minuti e
Susanna mi ha mandato la ricetta dei lebkuchen scritta a mano dalla Oma Elizabeth, facendomi commuovere non poco. Eccola qui: Ebbene, il grande momento è arrivato!! L'impasto dei lebkuchen ha riposato tutta la notte nel forno spento in attesa di essere trasformato in decine di angioletti, stelline e pupazzetti. Ho chiuso gli occhi, inspirato a pieni polmoni, e nelle narici si sono mescolati l'aroma pungente dei chiodi di garofano e la dolcezza del miele. Poi ho affondato un dito nell'impasto e la prima cosa che mi è venuta in mente è stato il velluto o meglio ancora la seta, così reale e allo stesso tempo impalpabile, sfuggente. Toccare gli impasti al miele è proprio incredibile, l'avevo già sperimentato due anni fa preparando dei biscottini di Natale allo zenzero: ti sembra di avere nelle mani la cosa più molle e appiccicosa che esista e invece, quando la metti giù, tra le dita non rimane altro che un profumo delicatissimo. Passata mezz'oretta, ho acceso il forno a 160°, ho diviso l'impasto in 6 porzioni, ne ho tenuta una e il resto l'ho rimesso in frigo. Ho steso la prima porzione mantenendo uno spessore di circa mezzo centimetro e utilizzando due fogli di carta da forno tipo sandwich (carta-impasto-carta), per evitare che si attaccasse al mattarello, ho staccato bene la pasta da entrambi i fogli e ho iniziato a tagliare con lo stampino gli omini di panpepato uguali a Zenzy, l'omino di pan di zenzero di Shrek (Lord Farquaad: "Ora dimmi dove sono gli altri!!" - Zenzy: "Inzuppami!!!" hihihhihi Li ho cotti a 160° x 13 minuti dopo averli spennellati con un albume d'uovo sbattuto... c'era un profumino nell'aria mentre si cucinavano... eccoli qui appena sfornati!
La pasta avanzata dal primo taglio l'ho riimpastata, stesa e tagliata finchè l'impasto non era troppo molle; sono venuti fuori altri due o tre Panpy (Zenzy da pan di zenzero e Panpy da panpepato, no!?) e le ultime bricioline le ho rimesse in frigo perchè troppo poche e ormai appiccicose. Ho seguito lo stesso procedimento per le altre 5 porzioni: ho tagliato stelline, pupazzi di neve ai quali ho aggiunto un candito arancione per fare il naso, Babbi Natale con i canditi nel sacco dei regali, renne di Babbo Natale, angioletti con il vestito di mandorle tritare, cuoricini... mi raccomando, spennellare sempre con l'albume prima di infornare altrimenti le aggiunte non si attaccano e poi, anche se non si aggiunge nulla, l'effetto dei biscotti è più bello perchè risultano più lucidi.
Insomma, tre ore di stendi, taglia, cuoci... alla fine ho fatto fondere un po' di cioccolato fondente, decorato quello che mi veniva in mente, spolverato qua e là dello di zucchero a velo ... ET VOILA', ecco il risultato!
Sbaglio o rimaneva l'ultimo dei cinque sensi da soddisfare?!? T.T. |
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Ecco qui finalmente il mio primo post! Ho deciso di caricarlo in concomitanza con l'arrivo di questa fresca aria natalizia e la mia "prima volta" alle prese con i LEBKUCHEN, i biscotti speziati adorati dal mio amore! Io ho avuto l'onore di mettere piede tra queste fantastiche montagne dell'Alta Val d'Isarco per la prima volta nell'agosto di quest'anno e confesso che me ne sono letteralmente innamorata, nonostante la mia propensione fino a quel momento fosse stata sempre rivolta verso il mare. Non è mai troppo tardi per scoprire nuove emozioni, ma, ahimè, sono arrivata troppo tardi per poter conoscere la cara oma Elizabeth. Devo dire però che nella casa in cui abbiamo trascorso una settimana di vacanza lo scorso agosto, la sua presenza aleggiava nell'aria: la percepivo ogni volta che in cucina aprivo qualche sportello o prendevo qualcosa dagli scaffali così meticolosamente oridinati, ricolmi di spezie, marmellate e biscotti, e mi sembrava quasi che ogni volta che io e Marco ci abbracciavamo, si aggiungesse anche il suo abbraccio. Marco mi dice sempre che se avessimo avuto l'occasione di conoscerci, sarebbe stato amore a prima vista; da quello che mi ha raccontato di lei, anche io non ho alcun dubbio. Sono sicura che avremmo cucinato insieme quantità industriali di canederli, budini e biscotti e mi avrebbe insegnato davvero tantissime cose. Ho deciso di provare a fare i biscotti di panpepato con la ricetta trovata in un libricino comprato in centro a Vipiteno. I dolci. Il gusto di una tradizione nelle Dolomiti, edizione Athesia. Queste sono le dosi della preparazione che secondo me è venuta un po' troppo appiccicosa per essere lavorata ma ho deciso di non disperare visto che, con il miele, la consistenza degli impasti è sempre un'incognita. Per vederli finiti, siccome devono riposare una notte intera, Ingredienti: 125 gr di zucchero 1. Sbattere a bagnomaria, in una terrina capiente, le uova con lo zucchero. Dopo circa 3 minuti, quando saranno ben montate, aggiungete il miele riscaldato sempre a bagno maria, la farina, le spezie e il bicarbonato. 2. Lavorate bene il composto e lasciatelo riposare per una notte in luogo CALDO!!! [Ecco, adesso vi racconto la gag: dopo aver finito di lavorare, Marco mi aiuta a caricare le foto, mi illumina sullo "Shif+Enter" per la spaziatura a capo semplice invece che ampia, mi detta la fine della ricetta... "lasciatelo riposare per una notte in luogo caldo..." io mi giro di scatto, lo guardo con gli occhi sbarrati e urlo "CALDO??!???!!!???!?!"...ehmmm, l'impasto era in frigo da più di tre ore, abituata come sono a far riposare la pasta frolla al fresco prima di usarla... mannaggia, una tragedia!! Vabbeh, domani vedremo cosa verrà fuori... ma che ridere! A domaniii, T.T. |




mattina, sembrava un batuffolo di cotone quando l'abbiamo presa per raggiungere la funivia e salire a Monte Cavallo per farci una slittata... la prima slittata della mia vita!!! E' stato molto divertente anche se la pista era ricoperta di neve fresca e la slitta non scivolava molto. Come prima esperienza a me è andata benissimo così, e comunque siamo riusciti a cappottarci e a fare le garette con gli altri "slittanti" lo stesso, arrivando ovviamente primi!
riproduzioni in neache troppa miniatura della piazza principale di Vipiteno... 


Li ho studiati un pochino da lontano con Marco che rideva (in realtà IO SO che aveva un po' di fifa pure lui perchè Marco a Vipiteno è uno s-conosciuto con la S molto tra parentesi) e poi ho deciso che da dentro il cancello, nonostante decine di ragazzini malefici sghignazzassero provocando i krampus in cambio di grida disumane e sadiche fascinate sugli stinchi, si poteva rimanere fuori. Decisione presa. Krampus in arrivo nella nostra direzione. Di nuovo terrore, "drama", panico (per il resto del post, la sigla sarà T.D.P.). E così abbiamo rimediato entrambi un energico "AAaaAaaAaaAaaaaaAAAaaaAAAAaaaAAAhhhHhhH" in faccia e una bella strofinata di pece sul naso con effetto Mickey Mouse. Andata! Ogni tanto i krampus si giravano, spalancavano le loro fauci e gridavano ancora ma la loro attività principale era soprattutto sporcare i finestrini delle macchine che passavano e rifocillarsi di (Jack&?!)Coca-Cola e birrette.







