Oggi ero a caccia.Cercavo una malefica tesina che ho scritto almeno 3 anni fa , ma che mi serve da scopiazzare almeno un po’, per risparmiare energie e tempo sull’introduzione di una relazione. Insomma mentre si consumava il frustrante dramma di questa vana ricerca ,mi è capitombolato in mano il mio vecchio libro di filosofia del liceo.Parliamo di cimeli storici e di pagine consumate e sbiadite.A quel punto ho pensato che il mio libro stava assumendo le fattezze del professore di filosofiaIl mio professore, tale Edgardo, era un giunco, magro magro tale da potergli contare tutte le ossa della mano, aveva i capelli pettinati alla ken e un po’ impomatati e quando spiegava si sedeva sempre sul banco di qualcuno, mica ci stava mai alla cattedra.E il malcapitato doveva prendere appunti tutti storti sull’orlo del banco. Era un uomo serafico, imperturbabile e pacifico. E nelle interrogazioni metteva sempre sei.Sei a tutti.Potevi rispondere a monosillabi, o citare la critica della ragion pura di kant e lui ti metteva sempre un bel sei.Attenzione: se l’interrogato era stato particolarmente brillante il sei era bello panciuto, rotondeggiante e pieno,un bel sei godurioso ma se avevi fatto una magra figura , il sei era appena appena accennato, sottile scarno e pure un po’ triste.
sei
Oggi ero a caccia.Cercavo una malefica tesina che ho scritto almeno 3 anni fa , ma che mi serve da scopiazzare almeno un po’, per risparmiare energie e tempo sull’introduzione di una relazione. Insomma mentre si consumava il frustrante dramma di questa vana ricerca ,mi è capitombolato in mano il mio vecchio libro di filosofia del liceo.Parliamo di cimeli storici e di pagine consumate e sbiadite.A quel punto ho pensato che il mio libro stava assumendo le fattezze del professore di filosofiaIl mio professore, tale Edgardo, era un giunco, magro magro tale da potergli contare tutte le ossa della mano, aveva i capelli pettinati alla ken e un po’ impomatati e quando spiegava si sedeva sempre sul banco di qualcuno, mica ci stava mai alla cattedra.E il malcapitato doveva prendere appunti tutti storti sull’orlo del banco. Era un uomo serafico, imperturbabile e pacifico. E nelle interrogazioni metteva sempre sei.Sei a tutti.Potevi rispondere a monosillabi, o citare la critica della ragion pura di kant e lui ti metteva sempre un bel sei.Attenzione: se l’interrogato era stato particolarmente brillante il sei era bello panciuto, rotondeggiante e pieno,un bel sei godurioso ma se avevi fatto una magra figura , il sei era appena appena accennato, sottile scarno e pure un po’ triste.