bonbon

mea culpa?


Ieri pomeriggio di shopping a Milano e dintorniRisultato netto:un tacco rottoun paio di gomitate da parte di insospettabili signore attempateun guazzabuglio al posto dei capelli. Ho comprato:uno smalto viola(per me)un portachiavi di strass assolutamente superfluo(per me)una candela profumata alla vaniglia(sempre per me)l’ultimo libro di Stefano Benni (ovviamente per me) Ho rimediato anche una notevole quantità di roba in omaggio, tipo campioncini. Qualcuno mi salvi da questo incipiente ma devastante attacco di consumismo. 
Ma la domanda fondamentale del giorno è:cosa ho fatto di male nella scorsa vita per stare così sulle scatole alla commessa della profumeria Limoni?Lo so , lo so che sono un’indecisa cronica, mi faccio tirare giù i prodotti dagli espositori più in alto, mi affeziono ad articoli che vanno presto fuori produzione a loro ad impazzire per cercarmeliA volte passo solo per mettermi un po’di j’adore  e poi schizzo via senza comprare nulla, oppure entro e apro le confezioni dei bagno schiuma solo per sentirne il profumo... Ma, caspita,chi, chi non fa altrettanto? Eppure ella, appena mi vede, sbuffa e cerca di nascondersi. Anche alla ragazza che c’è alla Mondatori credo di non stare simpatica.Questo solo perché mi piazzo sulla poltroncina e mi metto a leggere gli incipit di 4 o 5 a volte 6 romanzi per qualche manciata di minuti(o saranno ore?non ricordo)Ma insomma se ce l’hanno piazzata lì , quella poltroncina, è per usarla, o no? In conclusione: non ho preso nemmeno un regalo ma solo qualche piccola maledizione Ilenia