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Storia di una nazione, che non ci sta capendo più niente....

Quando ci si imbatte in qualche trasmissione Tv dove si parli di politica è quasi inquietante ascoltare gli oratori sapendo della pesantissima assenza dei rappresentanti di circa un terzo dei voti degli italiani, i Grillini. E' una discussione monca, priva di sostanza e che comunque dovrà essere controfirmata da uno di questi misteriorissimi personaggi. Nel '93, quando Berlusconi sconvolse il mondo con la sua discesa in campo sembrava che avessimo raggiunto l'apice del coinvolgimento popolare nella politica. Tutti si sentivano protagonisti e tutti potevano finalmente disquisire di maggioranze, opposizioni e altre amenità delle aule che contano. E invece ciò chè è successo in questi ultimi 16 mesi ci ha talmente travolti tutti che ancora non riusciamo a comprenderne la portata. Prima l'avvento dei tecnici che spazzano via il Governo Berlusconi ed entrano apparentemente in punta di piedi nelle stanze dei bottoni facendo gli equilibrismi per stare bene attenti a non offendere nè le sensibilità di chi li ha preceduti nè le sensibilità di chi, quelli, volevano vedere distrutti. Un giochino con gli italiani e le loro paura durato un anno e che ha permesso a questi sapientoni di radere al suolo diritti elementari dei lavoratori senza che nessuno fiatasse e senza che si intervenisse con un solo provvedimento a favore della riduzione degli incredibili sprechi della politica e della pubblica amministrazione. Poi, a fine anno, arrivano i mal di pancia con le "ripudatio" distribuite in ordine sparso e in varie forme e colori che investono il giocattolino dopo che il grande burattinaio davvero pensava che la sua crudele rasoiata alla vita delle persone fosse stata incassata senza alcuna conseguenza, politica e morale. La bomba delle elezioni, il circo dei risultati con l'exploit di Grillo ed infine il teatrino che ci ha condotti fin quì dove, dopo 45 giorni dalle elezioni, non si sa ancora cosa si stia aspettando a ritornare alle urne. Tutti, dico tutti, dicono che è assolutamente necessario fare un governo ma tutti, dico tutti, non sanno come farlo. E in questo assurdo gioco di infinite ed estenuanti trattative le persone continuano a morire. Chi muore subito decidendo di farla finita e chi muore piano piano divorato ogni giorno da uno stato crudele e assurdo.