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Il Dengo

L'altra sera avevamo una discussione. Come tradurre il vocabolo sardo "dengo" che si usa spesso dalle nostre parti, nel Mejlogu. C'è stata una furente contrapposizione di idee e pareri ma alla fine nessuno è riuscito a riportare,  in una parola sola, l'equivalente italiano di dengo. Per alcuni il dengo è il "tocco finale" per altri è "la ciliegina sulla torta" per altri ancora è il "surplus", "l'esaltazione del sapore", ma in realtà niente di tutto ciò riesce a rendere l'idea del dengo. Dengo è una parola meravigliosa. Indica quell'attimo, quell'ingrediente, quel segreto, quel fattore che cambia, in senso stretto, una ricetta o il risultato finale di un piatto. Ma in senso allargato indica anche  quel fattore in più che cambia l'evoluzione di una cosa, di un progetto e di un'idea. Qual'è il dengo della vita? I figli, dice Tizio, ma poi quando i figli gli mangeranno tutta la pensione e lo chiuderanno in un ricovero dopo avergli regalato anche l'infermità mentale, ci ripenserà e si pentirà della sua scelta. Allora il dengo è l'amore, dice Caio. Si ma quale amore, quello della tua donna? Nooo..che poi trovi facebook aperto o arriva un SMS al telefonino e succede una casino. Quello per il tuo cane allora? Nooo..tanto quello appena può ti piscia il tappeto buono. Quello per l'umanità? Dai...l'umanità non vuole amore, vuole solo colpi di bastone e regole! Allora niente amore, non può essere quello il dengo. Magari il dengo della vita  può essere la ricchezza ed il benessere, dice Sempronio. Ma cosa..poi ti trovi la casa piena di parenti che ti elemosinano a destra e a manca e magari sei ricco ma non sei sano. Ho capito, dice Efisio, il dengo sono gli amici. Uhmmm.....amici? Amici unu cazzu...custos coddana!! Aahahahah....e allora?? Efisio ha cambiato idea. Rimane Gavino. Secondo Gavino il dengo è la buona cucina e i piaceri della tavola. Ah si?...lo dirà anche quando gli scoppierà il diabete e il fegato andrà in mille pezzi con la gotta cavalcante che non la farà dormire? E così anche Gavino è sistemato. Insomma, non si riesce a capire quale sia il dengo della vita. Non avete capito niente, dice Bachisio, il dengo della vita è la salute. La salute? Prima di tutto la salute non esiste, prima o poi di qualcosa ci si ammala e poi a cosa serve la salute se sei comunque una persona infelice?  Quindi, neanche la salute è il dengo. Non ne usciamo. Ma poi, timidamente, dalla penombra in fondo alla sala, si alza una manina. E' Mangedda : " Lo so io, cos'è il Dengo". Prego allora, dillo . "Il dengo è la vita stessa. Bisogna dargli il gusto che si vuole. La vita è un trattino tra due punti. Cos'altro si può chiedere?" Mangedda, hai fatto centro! E solo una donna, che le vita la da, poteva capirlo. Il destino ci regala la vita ed è l'unica cosa che ci accomuna e che, a diferenza della morte, non può essere sottopposta a giudizi. E ad ognuno di noi tocca viverla secondo il dengo che vogliamo.