Bosco nebbioso

sviaggiando


 Ho sempre viaggiatoda quando ero piccolofiglio di emigranti, ho conosciuto fin da subito il concetto di partirel'ironia della sorte ha fatto si che la cosa si perpetuassee che continuassi a viaggiareora molto meno, le esigenze familiari mi limtano nel farlo,ma quasi tutta la mia vita, l'ho passata con il borsone sulla schiena, nel tragitto per prendere il pullman, nelle attese alla stazione, in fila per il check in, nel caricare il bagagliaio della macchina. l'esperienza del viaggiatore mi ha fatto ridurre sempre di più il contenuto del bagaglio all'indispensabile, un gesto veloce, e la lunga cerniera lampo racchiude il necessario per vestirmi radermi e lavarmiavevo assunto ormai una certa nonchalance nel salire sul mezzo scelto per lo spostamento, e se non viaggiavo in macchina l'unica mia preoccupazione era trovare un posto accettabile e un/a compagno/a di viaggio gradevole.Non so se sia colpa dell'inacidimento dovuto all'età o allo stress, ma ora, ogni volta che si parte è una tragedia.Normalmente quando partivo da solo, se dovevo farlo con la mia macchina, non mi davo orario, mi alzavo con calma, mi preparavo con calma, caricavo il mio borsone, il gatto nella gabbietta e via ... sempre con moooolta calma imboccavo l'autostrada e intraprendevo il mio viaggio serenamente, con lo stereo a tutto volume che copriva i rantoli felini del mio amico inseparabile ...     Ora no ora se parto d'estate devo trovare il modo per non viaggiare sotto il sole ...il che significa alzarsi alle 3,30 ... per poter partire almeno per le 4,30 ... se parto d'inverno è uguale ... a quell'ora c'è poco traffico e imboccare l'autostrada è un attimo, in più i cuccioli dormono almeno fino a tarda mattinata, risparmiandomi per metà viaggio stressanti rotture di cogl*** Già il fatto che mi devo alzare nel cuore della notte rende il mio umore pari a quello di una zitella acida in piena crisi premestruo ... il nervoso allucinante e l'ansia da partenza mi provoca smottamenti nell'apparato digerente, per cui mi ritrovo nelle prime ore del mattino a dover ringraziare sempre il fatto di avere due bagni ... Mi affaccio quasi intimorito nel salone e do uno sguardo speranzoso verso la porta d'ingresso ... una quantità indefinita di borse trolley buste coperte cuscini scatole bottiglie e damigiane formano una catasta informe ... la mia dignità di uomo mi impedisce di farmi prendere dallo sconforto più totale di fronte a quella vista ... mia moglie ormai mi conosce, e si prepara alla mia esplosione verbale innescata dalla stessa solita immancabile esclamazione di rito ... " C***O MA TI STAI PORTANDO DIETRO TUTTA CASA? NON DOBBIAMO MICA STARE VIA UN ANNO!!! MA PERCHE' NON HAI CHIAMATO UNA DITTA DI TRASLOCHI?" ... la pazienza accumulata in anni e anni di sopportazione le evita ulteriori incazzature e mi lascia sbraitare come un camallo genovese mentre (stra)carico la mia SW di quintali e quintali di bagagli... partire già stanco non è un gran che ...Ormai ho i nervi a pezzi, la macchina è già in moto e faccio il giro per casa, controllo chiusura acqualucegas, chiudo tutto, saluto i mici e salgo sull'astronave al posto di comando ...Allaccio le cinture, accendo l'autoradio abbassandone il volume, inserisco la prima e finalmente parto ... mentre percorro i primi metri vedo il falso pepe che mi saluta da dietro il muro di cintasento subito la tensione allentarsi piano pianomi ritorna il buonumoredietro, i cuccioli dormono tra cuscini e copertemia moglie dolcemente mi chiede "tutto ok? vuoi qualcosa?" " ... si ... un bacio ... "