Mondi meravigliosi
Impressioni sulla letteratura russa e nonPersonaggi stralunati,
maschere grottesche, bruma, paesaggi onirici e sosia. Ho già
visto tutto questo, da qualche parte in un sogno... o in una visione
d'oppio... forse no... probabilmente erano sogni ad occhi aperti, nati
nella mia mente leggendo storie del meraviglioso, storie e poesie
immortali scritte o cantate da personaggi come Aleksandr Puškin,
cantore di Pietroburgo e del suo zar; Fëdor Dostoevskij
rancoroso, pieno d'orgoglio e di amor proprio; Edgar Poe etilista
autodistruttivo; Aleksandr Blok, cupo e disperato buffone
arlecchinesco; Andrej Belyj genio dell'acustica; Michail Bulgakov
raffinato e irriverente guazzabugliatore nella Mosca sfavillante
della NEP.
L'essere sognatori e
visionari, comporta anche il pellegrinaggio, il girovagare. Ho
visitato in quelle visioni mille e mille luoghi, la Palmira del Nord,
superba creatura di Pietro; la Pietroburgo onirica del sosia
dostoievskiano e la stessa città corrotta e trasfigurata in laida latrina
di derelitti, prostitute, assassini per Delitto e castigo;
le seleniche pianure di Blok, quadri di nordiche latitudini gelate e
adamantine, immerse
in una luce violetta; gli spaventosi boschi sinfonici di Belyj,
popolati da ombre di giganti, dove echeggiano risate misteriose e
voci maligne; la Mosca di Bulgakov illuminata da fari cangianti,
insegne pubblicitarie, nella quale il mito dell'elektrifikacija
sfolgora ovunque.
Da
oggi vorrei cominciare un viaggio assieme a chi avrà la bontà
di leggere le mie impressioni, riflessioni su ciò che ho letto
e vissuto in questi anni, un percorso che, almeno nelle intenzioni,
tenterà di essere il più rigoroso e serio possibile,
conservando tuttavia quell'imprevedibilità clownesca da
prestigiatore, da Capellaio Matto. Non resta che cominciare insieme questo lungo cammino verso il fantastico.
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Inviato da: Leva_F
il 03/01/2011 alle 18:34
Inviato da: euterpe83
il 10/01/2009 alle 11:46