Boss O'Leany

Tornato. Finalmente.


Finalmente sono tornato dalle faticosissime vacanze di lavoro. Sono distruttissimo. Credo che la prossima volta non accetterò l'offerta. Non credo sia possibile passare tutto il giorno a soddisfare le voglie di turiste che fanno tutte le precisine di giorno e poi la sera, cazzarola, si sfogano. Lì al villaggio si organizzavano, ogni sera, dei falò. Lì succedeva un vero e proprio carnaio. Se vi capita di voler andare in un villaggio e volete sapere se vi divertirete, fate questa semplice domanda: "Ci sono i falò?". Se non ci sono è un po' difficile che poveri esseri mortali come voi possano riuscire a combinare qualcosa. Considerate che quello, almeno per me, era uno dei pochi momenti di vero relax. A fottere, fottevano un po' tutti e quindi non ero soltanto io a dover sbrigare questi compiti. Il meccanismo è più o meno questo, e si ripeteva tutte le sere. Se vi interessa proseguite con la lettura. Le inglesine e le francesi, quelle che si scatenavano di più nel cocktail bar, arrivavano sulla spiaggia intorno a mezzanotte e mezza tutte ubriache e, quasi subito, andavano a farsi il bagno nude. I maschietti, che stavano lì, sobri, aspettavano soltanto qualche minuto prima di sfogare i loro istinti primordiali. Io mi mettevo sempre vicino al primo falò che incontravo e mi accendevo una sigaretta. Li facevo sfogare tutti e poi, quando vedevo ritornarne un po' con i segni della mano aperta sulla guancia, mi fiondavo anche io. Dopo pochi metri, con ancora l'acqua che arriva alle ginocchia, gente ancora cercava di armeggiare per poter fare sesso. Da qual momento ho dato vita a tre ore di sesso allo stato puro. E la differenza tra una miriade di professionisti e un dilettante si vede, eccome. "Il tempo sembra che passi in maniera differente" mi ha detto una napoletana che si era infilata in mezzo a quest'orgia colossale. Potete immaginare facilmente quale stanchezza stia minando il mio fisico e la mia mente in questo istante. Ho appena acceso il computer. M'hanno invitato ad una festa a Ponte Milvio per questa sera. Domani vi faccio il resoconto."Ma non dovevi tornare domani?" m'ha detto la portiera appena m'ha visto. "Non ce la facevo più. Il lavoro non è tutto nella vita" le ho detto.