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GOVERNO: FINI, DA PRODI DISCORSO DI SCONCERTANTE POCHEZZA


"Banale compitino per non scontentare i 158 senatori, non andrà lontano" Roma, 27 feb  “Un discorso di una pochezza sconcertante. Per paura di irritare anche un solo senatore dei 158 che gli sono necessari per sopravvivere, Prodi ha recitato un banale compitino, zeppo di affermazioni tanto ovvie quanto generiche. Se il buongiorno si vede dal mattino, non andrà molto lontano”. Lo ha dichiarato il presidente di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, commentando la relazione al Senato del presidente del Consiglio, Romano Prodi.Ieri, conversando con i giornalisti a Montecitorio, il leader di An ha affermato che se Prodi non riuscisse a contare sul voto di fiducia di 158 senatori eletti si aprirebbe un "problema politico enorme". "La differenza è tra la maggioranza numerica e quella politica - ha spiegato Fini -. Se Prodi non ha il sostegno di 158 senatori eletti, un minuto dopo si apre un problema politico enorme, molto maggiore di quello che ha causato le dimissioni. La fiducia numerica è garantita, scontata. Al riguardo nel suo discorso dopo le consultazioni, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è stato molto chiaro, così come lo è stato Scalfaro".Sulla decisione di Marco Follini di votare la fiducia al governo Prodi, Fini ha detto "non credevo che lo facesse. Era una delle poche cose che davo per sicure..."Inoltre, continua, «Prodi non dice se farà la Tav o no, non spiega come intende onorare gli impegni internazionali, non dice nulla riguardo al sistema previdenziale. Vuole solo tirare a campare».Il giudizio di Fini viene sposato in pieno anche da Pier Ferdinando Casini. «Il presidente Prodi ha chiarito nel suo discorso che è in piena continuità con il Prodi 1. È stato un discorso largamente insoddisfacente, incapace di rispondere ai problemi degli italiani». Per l’ex presidente della Camera, «si è persa una grande occasione per fare una svolta per il bene del Paese. I principali partiti non ne hanno avuto il coraggio e ora si affidano al pallottoliere: auguri! Noi - aggiunge Casini - contrasteremo questa deriva in Parlamento».