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"I racconti dei bambini sono credibili"


Rignano Flaminio/ Il gip: "I racconti dei bambini sono credibili". Accertati sei casi di abusi. La difesa: bugie"La credibilità delle dichiarazioni  dei bambini sottoposti a violenze non è dubitabile". Questo scrive il gip del Tribunale di Tivoli, Elvira Tamburelli, che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare nei confronti delle sei persone coinvolte nell'inchiesta sugli abusi sessuali alla scuola 'Olga Rovere' di Rignano Flaminio. "I 'giochi' -  secondo l'ordinanza - si svolgevano a casa di Patrizia (del Meglio una delle indagate), dove c'era una stanza piena di giocattoli. Ma anche costumi teatrali da scoiattolo, da lupo e tuniche nere e bianche, anche con cappucci, che venivano indossate dagli adulti". Nell'ordinanza, inoltre, c'è scritto che nella stanza c'erano anche "catene di metallo e cerotti adoperati per la bocca". Intanto  sono 46 i piccoli al centro delle presunte violenze subite. Lo confermano gli inquirenti.IL COMUNE SARA' PARTE CIVILE- Riunione straordinaria, a porte chiuse, del consiglio comunale di Rignano Flaminio per decidere i provvedimenti da adottare in merito ai presunti casi di pedofilia. Secondo quanto si apprende, l'assemblea avrebbe deliberato la costituzione di parte civile del Comune nell'eventuale procedimento penale a carico dei sei imputati arrestati. I giochi, secondo il racconto dei bambini, "si svolgevano anche a casa della maestra Marisa". Nell'ordinanza c'è la descrizione fatta da un bimbo: "C'era una cucina grande, con un tavolo lungo e un letto su cui i bambini nudi (quattro) fingevano di essere i figli, mentre Marisa cucinava fingendo di essere la madre". Nell'ordinanza c'è poi la descrizione di un'altra abitazione indicata al padre di una delle vittime come il "luogo dove erano stati portati più volte a fare i giochi". "In questa casa - scrive il gip - spogliavano completamente i bambini e li lasciavano fuori nudi al freddo; poi li mettevano dentro secchi dell'immondizia e infilavano loro dei cappucci con le corna; li facevano quindi rientrare in casa e i 'grandi' si vestivano di nero e da diavolo con cappucci". PSICOFARMACI E ABUSI ACCERTATI - Tracce di psicofarmaci nei capelli delle piccole vittime. E segni di violenza su sei bambine. Sono questi altri particolari raccapriccianti su quella che ormai viene definita la scuola degli orrori. A Rignano Flaminio c'è sconcerto e il paese si spacca, anche dopo che i parenti dei sei arrestati hanno lasciato la cittadina. Ma intanto spuntano le prime testimonianze da parte di una vigilessa e di una colf. Secondo un'altra testata giornalistica, una vigilessa avrebbe confermato di aver visto, fra il mese di aprile e maggio 2006, uscire dalla scuola un gruppo di bambini per quella che sarebbe dovuta essere una visita alla "fattoria". E i genitori, pare non sapessero nulla della gita. Ma lo sconcerto arriva dall'Ospedale Bambino Gesù, dove i medici hanno riscontrato segni di violenza subite da sei bambine. SCANCARELLO - Dal carcere parla anche l'autore tv di diversi programmi soprattutto per ragazzi, Gianfranco Scancarello che, sul Corriere, attacca: "Un bambino non può immaginare queste cose. Chi ha architettato tutto questo? Viene da rispondere: i genitori. Ma io penso che sia stato un male peggiore, quello del sospetto che si autoalimenta...".E aggiunge: "Sono ormai nonno, oltre che papà, e un nipotino mi è nato subito dopo l'inizio di questa storia, a ottobre — ha detto l'autore di Buona Domenica —. Ecco il mio rapporto con i ragazzi. Ho lavorato una vita per parlare delle loro storie belle. L'ultima, su Raiuno: tre vicende d'integrazione, tra bullismo e handicap fisici. E ora? Mi sento e parlo già come un ex. Come uno che è stato stroncato nella sua attività. Mi hanno rovinato la vita. Ma affronterò questa battaglia...".SI ALLARGA LA ROSA DEGLI INDAGATI - Intanto potrebbe allargarsi la rosa degli indagati sui presunti abusi nell'asilo "Olga Rovere". Secondo indiscrezioni si cercano ancora cinque persone. Al vaglio del pubblico ministero di Tivoli Marco Mansi, infatti, vi sarebbe un ulteriore rapporto dei carabinieri di Rignano e di Bracciano che hanno condotto le indagini nel quale si ipotizzerebbe il coinvolgimento di altre persone che avrebbero abusato dei piccoli della scuola materna. Sulla vicenda, ovviamente, viene mantenuto il massimo riserbo. "Si procede con cautela e prudenza", sottolineano gli inquirenti, così come "abbiamo proceduto con prudenza e cautela" nelle indagini che hanno portato ai sei precedenti arresti".A chi si dice incredulo per le pesanti accuse contestate dal Gip Elvira Tamburelli, si replica: "Si è proceduto con cautela e prudenza non solo perché nelle indagini erano coinvolti dei bimbi di 4-5 anni, ma anche per non gettare la croce addosso a nessuno. Ci sono elementi oggettivi che sono stati ritenuti tali da un pm e da un Gip. Il quadro accusatorio più che indiziario è probatorio". Sempre stando alle indiscrezioni che trapelano dal palazzo di giustizia di Tivoli, nel fascicolo del pm vi sarebbero altri indizi a carico degli arrestati che però necessitano di ulteriori sviluppi.DOMANI I PRIMI INTERROGATORI - E venerdì inizieranno gli interrogatori di garanzia dei sei sospetti pedofili della scuola di Rignano. Il giudice per le indagini preliminari e il pubblico ministero della procura di Tivoli, Marco Mansi sentiranno le tre insegnanti, la bidella, l'autore televisivo, e il benzinaio cingalese che avrebbero abusato di diversi bambini tra i 5 e i 10 anni. Le maestre Silvana Magalotti, Marisa Pucci, Patrizia Del Meglio, l'autore televisivo Gianfranco Scancarello, la bidella Cristina Lunerti e il cingalese Kelum De Silva, addetto a un distributore di benzina, sono accusati, tra l'altro, di violenza sessuale su minori di dieci anni, violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e associazione a delinquere ai danni dei bambini della scuola materna ed elementare "Olga Rovere". Erano loro, secondo le accuse che narcotizzavano i bambini, e li drogavano per costringerli a partecipare a giochi erotici. E poi filmavano le violenze. Le vittime sono bimbi dai 5 ai 10 anni. UNA MAESTRA SI DIFENDE - Dopo la prima notte trascorsa nel carcere di Rebibbia, Silvana Magalotti, una delle maestre coinvolte nell'inchiesta, si difende dalle accuse. "Orchi? Pedofili? Tutte assurdità - ha spiegato la donna durante un colloquio con il suo avvocato difensore Giosuè Bruno Naso -. Mi sembra assurdo quello che mi sta succedendo".I FILMATI - Secondo i carabinieri che hanno condotto le immagini una quindicina di bambini sarebbero stati condotti con un pulmino in orario scolastico in un locale privato di proprietà di una delle maestre indagate, e filmati mentre venivano sottoposti a abusi sessuali. L'inchiesta aveva preso il via sulla base di una serie di denunce presentate nel luglio del 2006 da cinque famiglie, assistite dagli avvocati Roberto Ruggiero, Franco Merlino e Antonio Cardamone i quali, appresa la notizia, hanno espresso "soddisfazione per il paziente operato degli inquirenti".DISEGNAVANO UOMINI NUDI - Nelle denunce i genitori spiegavano che i bambini non volevano più andare a scuola. "Avevano crisi di pianto quando li accompagnavamo. Il nostro incubo è iniziato così". Le prime avvisaglie, nella primavera scorsa: "Mio figlio aveva arrossamenti e dolori ai genitali e la cosa si ripeteva per diversi giorni. All'inizio pensavo fosse un problema di alimentazione, pensavo avesse mangiato qualcosa che gli potesse aver fatto male. Poi mi sono confrontata con altri genitori che mi hanno raccontato le stesse cose, anche i loro figli avevano gli stessi problemi. E poi avevano crisi di pianto quando li portavamo a scuola". I RACCONTI CHOC DEI BAMBINI - Ed emergono particolari terribili sulla vicenda da parte dei bambini. "Nella villa in cui ci portavano - racconta un bimbo - un signore si tagliava il braccio e ci costringeva a bere il sangue che metteva in un bicchiere, insieme ad altre sostanze".Invece un altro racconta: "Ci facevano punture sulle guance e in testa. Ci dicevano che così stavamo buoni". E ancora: "In una villa c'era la piscina, ci facevano spogliare nudi e ci toccavano. C'erano anche le maestre...". Poi tutta una serie di giochi strani, una sorta di recita teatrale con adulti mascherati, massaggi alle maestre con l'olio. Per non parlare delle precise denunce dei genitori di alcuni alunni, che parlano di genitali troppo arrossati e tagliuzzati per essere normale. Il paese è sgomento e riesce difficile credere che insegnanti e persone apprezzate e stimate, siano colpevoli di simili atti. L'Indagine chiarirà ogni cosa.Fonte: libero