crederci... sempre!!

Un bambino..


20/10/2007 Visita del Papa a NapoliTEMA Papà, torna a casa: basta con la villeggiatura                     Oggi la maestra ci ha detto che a Napoli arriva il Papa e ci ha chiesto di fare un compito dal titolo: «Se potessi parlare col Papa cosa gli chiederei?». E io ho scritto: «Egregio signor Papa, io mi chiamo Giggino. Mammina mi voleva chiamare Salvatore in onore di Gesù, solo che quando sono nato io mammina è rimasta bloccata dentro all’ascensore, ha chiamato Gesù ma Gesù non ha sentito, ha sentito prima lo zio Giggino che ha sbloccato l’ascensore e mammina mi ha chiamato Giggino in onore di mio zio. Io ho otto anni, il mio paese si chiama Casoria ma tanto tempo fa si chiamava Casa d’oro, ora l’oro non c’è più neanche nel negozio di gioielli che ha chiuso per mezzo della camorra. Anche la mia scuola ha chiuso ma non per la camorra, per i pidocchi, li hanno trovati tutti in testa a me e adesso hanno fatto la disinfestazione. Visto che non sono andato a scuola mi sono fatto un giro al supermercato e ho rubato un dentifricio e due li ho presi in omaggio perché era un 3x2. Ha detto l’assistente sociale che adesso devo fare una preghierina a Gesù ma io già l’avevo fatta prima di fare la rapina e pure non ha funzionato, infatti mi hanno arrestato. Caro egregio signor Papa, io volevo chiedervi se era possibile farmi vedere il mio papà perché è un anno che non lo vedo, infatti l’anno scorso due amici suoi sono venuti a casa nostra vestiti da carabinieri, si sono presi a papà sotto al braccio e l’hanno portato a prendere il caffè. È un anno e non è tornato ancora, mammina ha detto che è andato a fare la villeggiatura. Babbuccio mio, va spesso a fare la villeggiatura e quando torna sta cchiù ’ncazzat e primm».