The Bradford Family

Fantozzi mi fà un baffo.


Diis morning.Già che suona la sveglia non è bello, ma bisogna accettare la cosa.Allungo il braccio e la spengo e mi appisolo per altri 10min.Apro, più o meno, gli occhi e cerco di tirarmi su. Non gliela fò.Ci riprovo e riesco a sedermi. E rimango così. Per altri 10 min.Coi capelli davanti alla faccia, secondo la moda lanciata da Samara (cfr. the ring) e la postura di Regan (cfr. L’esorcista).Finalmente mi muovo e mi arroto (voce del verbo arrotare) verso sinistra.Metto giù i piedi dal letto, mi alzo, mi giro di 90°, faccio un passetto e…….…….MMMMARIA VERGINE!!UN DOLORE DI QUELLI LANCINANTI CHE TI IMMOBILIZZA E TI BLOCCA IL RESPIRO. E così. Dolorante e lacrimante rimango immobile. Quasi piegata in due. In posa Gru mentre si riposa.
E lentamente mi accascio sul letto. Sempre piegata e sempre lacrimante.Perchè il dolore………… il dolore……………. il dolore lancinante del mignolino del piede che sbatte contro quella cavolo di siclet che tua sorella imperterrita continua a spostare di quei 10 cm verso il Tuo letto e che caspiterina fan la differenza, è veramente insopportabile!! E lei?! Lei?! Ti prende per il culo ridendosela fino alle lacrime raggomitolandosi nel SUO letto!E tua madre si affaccia allarmata alla porta della camera: “Cos’è successo?!”E tu morta non rispondi perchè ancora sei immobilizzata, lacrimante, sul letto.E tua sorelle bonficchia, ma nenache. Ride tantissimo e prova a dire: “….ha…..ha….sb….t…to… ahahahaha!! Ha sbat…..to….ahahahaha………”E tua madre: “cos’ha fatto?! Ha sbattuto?!” col ghigno! E ti guarda e ha il coraggio di dirti: “E MA STAI ATTENTA!”E tu che vorresti reagire e dare “IL BUONGIORNO” ad entrambe, ma non gliela fai perchè sei ancora immobilizzata col mignolino che pulsa dal dolore. E intanto accumuli ritardo e sai già che solo con un miracolo timbrerai entro le 8.30! Ecco. Questi sono risvegli! Non quelli delle finte famigliole felici del Mulino Bianco.E se il buongiorno si vede dal mattino. Io che ho visto le stelle. Per ora a parte il capo.NON OSO PENSARE A CIÒ CHE OGGI MI ASPETTA. bonjur.