BrAin Storm

Non mi pare sia il caso


Che ho scritto più in basso? Nottataccia?No, direi di no, direi che ce n'è stata una anche peggiore, quella di ieri per l'esattezza. Non va bene, non va affatto bene. Giusto per cercare di avere un quadro chiaro e lineare, cominciamo da principio: Dopo la sfuriata di Dairine, diciamo quella mezza, anzi quel quarto di litigata, tutto è tornato normale, come se nulla fosse successo, in un certo senso meglio così.Ci siamo incontrati al Supermarket di Ben, quell'individuo presto o tardi si ritroverà con il naso rotto o uno stivale nel culo. Fa degli apprezzamenti a ruota libera che per quanto l'età gli conceda di fare, se non si limiterà a chiudere la bocca, potrei pensare di chiudergliela io.Comunque...Dicevo, tutto regolare. Spesa, Saloon, poi siamo passati da casa mia, abbiamo preparato il pranzo al volo, abbiamo pranzato, il tempo è volato. Il weekand è volato.Se non fosse che domenica sera, al Saloon, tra una chiacchiera e l'altra con la nuova, Lena, ed uno sguardaccio e l'altro col vecchio Tucker, è arrivato Noah dipinto da indiano a sparare "visioni" o quello che lui interpreta forse come tali. Inizialmente l'ho presa come al solito, sul ridere, poi ci si è messa anche Lena, mi ha dato da pensare. Se cominciano a ponderare la cosa rendendola "tangibile" più di quanto non debba essere uno stramaledetto sogno allora comincio a preoccuparmene un pelino di più.Ho bevuto un paio di pinte quella sera, non ero sbronzo né ubriaco, né tantomeno poco lucido, ero perfettamente cosciente, solo meno teso, forse più rilassato, ma di punto in bianco, come ho varcato la soglia di casa rientrando, mi è piombata addosso una tensione non indifferente, quella tipica da "trenta caffé in un minuto".Probabilmente sarà il periodo, quel ciclico periodo dell'anno in cui inconsciamente tutti i miei pensieri ed i miei turbamenti ripercorrono l'esperienza trascorsa rivivendo gli attimi di quel giorno infausto. Sarà che a breve è la ricorrenza di uno degli eventi meno felici della mia vita. Ho smesso di appuntarmela sul calendario per provare a vedere di riuscire a risentirne di meno ma è intrinseco, si tratta di un male a scansione biologica, come quando ti svegli trenta secondi prima che suoni la sveglia, io comincio a star male tre settimane prima della sua scomparsa. E' così. Ora lo so. Perchè per quanto tenti di nasconderlo a me stesso piuttosto che a gli altri, un po Robert mi manca.Per questo l'ho sognato, l'ho rivisto, ho rivisto lei, anche se dai contorni sfocati, ho immaginato di rincontrarla da ragazzino, ero io, almeno credo, poi ci si è messo il Lupo bianco, Noah, il fantomatico cecchino che dovrebbe volermi morto.Diciamo che dopo un frullato di emozioni, sensazioni, ricordi e immaginazioni varie risvegliarsi completamente sudati, su di una superficie molto meno morbida del letto, praticamente a terra, non è stato piacevole. Erano le quattro e ventisette minuti, ho i numeri rosso fiamma cubitali stampati ancora davanti agli occhi, dal primo sguardo di sfuggita alla sveglia. Non ho più dormito, sono uscito in veranda e fino all'alba ho riflettuto. Non mi è servito a un cazzo riflettere, mi ha solamente trascinato in uno stato agonizzante di paranoia. Tanto da complicarmi tutto il resto della giornata, farmi dimenticare della riunione, litigare - se così si può dire - ancora con Dairine, inveire contro Anne a cui dovrei forse delle scuse e non concludere un cazzo di niente di quello che mi ero messo in testa di fare ieri alla rimessa Stempleton.Avrei dovuto riorganizzare un po tutto ma no, non mi è parso fosse il caso.