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Antonino Brambilla, lezione sui "Dispositivi periferici" di un elaboratore

Post n°7 pubblicato il 15 Giugno 2010 da brambillaantonino
 
Foto di brambillaantonino

Dopo aver trattato l'argomento degli elaboratori elettronici in tutte le sue parti, Antonino Brambilla si accinge a spiegare l'ultima lezione dedicata a questo capitolo degli elaboratori, i Dispositivi periferici.

Antonino Brambilla partendo dalla spiegazione di cosa sono gli elaboratori e di come funzionano, passa ad osservare quali sono le loro caratteristiche e quali componenti devono avere per funzionare, spiegandone lezione per lezione ogni aspetto.

Essendo l'ultima lezione sulla struttura degli elaboratori elettronici, Antonino Brambilla ha deciso di dare spazio agli utenti del blog per fare le loro riflessioni, dibattere, approfondire e espandere le proprie conoscenze e quelle degli altri tramite l'interattività col blog stesso.



"Dispositivi periferici"

I dispositivi periferici in grado di ricevere programmi e dati e fornirne i risultati, sono presenti in ogni elaboratore.

Tipico esempio di periferiche comunicanti con un elaboratore (es. comune PC) sono: Tastiera, Video e Mouse.

Il dispositivo più comune che serve per la conservazione dati e programmi permanentemente, è la memoria a disco detta memoria periferica o secondaria o di massa, che al contrario della RAM appunto non è una memoria volatile.

Le memorie a disco sono costituite da uno o più dischi sui quali vengono memorizzati i bit, sopra alla superficie.

 

Le tipologie di questi dischi sono: dischi magnetici, dischi ottici, dischi magneto-ottici;

- I primi, i dischi magnetici, tra cui i floppy disk possono essere fissi o rimovibili ed hanno una testina magnetica che serve a scrivere e leggere i dati.

- I secondi, i dischi ottici, anch'essi molto diffusi, come ad esempio il CD-ROM, normalmente utilizzati per lo scambio di dati e software.

- I terzi, i dischi magneto-ottici, simili ai primi, ma hanno alcune tracce in più a lettura ottica per una maggior precisione delle testine e quindi un'ottimizzazione dello spazio riservato a ciascun bit e maggiore velocità.

I dispositivi periferici sono più lenti sia della CPU che della memoria centrale.

I dischi sono ad accesso diretto, cioè la testina di lettura e scrittura, si posiziona velocemente sulla traccia desiderata, al contrario dei nastri magnetici, che hanno un accesso detto sequenziale, cioè per raggiungere un determinato dato, scandaglia tutti quelli che lo precedono.

Un altro importante dispositivo è la stampante o plotter (più utilizzato per tracciare grafici), che ci permette di trasferire su carta testi, grafica ecc.

Per far si che un computer si possa chiamare computer multimediale, deve essere in grado di comunicare con testi, grafica, animazioni e suoni, e quindi deve disporre di un'ulteriore dispositivo interno, la scheda audio o scheda sonora per poter ascoltare anche voci e musiche.

Altri dispositivi usuali sono: Lo scanner, in grado di leggere informazioni da carta e restituirle in grafica digitale, il FAX, il MODEM o ROUTER ecc.

 

 

 

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