ARCOBALENO

Post N° 220


Parea dinanzi a me con l'ali aperte      la bella image che nel dolce *frui*   liete facevan l'anime conserte;     parea ciascuna rubinetto in cui   raggio di sole ardesse sì acceso,   che ne' miei occhi rifrangesse lui.      E quel che mi convien ritrar testeso,   non portò voce mai, né scrisse incostro,    né fu per fantasia già mai compreso;       ch'io vidi e anche udi' parlar lo rostro,    e sonar ne la voce e «io» e «mio»,    quand'era nel concetto e "noi" e "nostro".dalla DIVINA COMMEDIA - PARADISO (canto 19, 1-12)