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Ma noi che siamo?


E' stata una lunga notte  non certo la prima per me, ho sempre vissuto la vita  fuori orario, ma questa notte si sono addensate sensazioni e memorie, sentire e pensare, in una forma molto, appunto, densa. Esplorare i blog in questo periodo, leggere dietro le righe, avere indirettamente visione del mondo che ognuno  si porta dietro, dentro, fuori di noi ha avuto un effetto in qualche modo potente. Al di fuori delle oggettivazioni, degli argomenti trattati, delle forme, dei contenuti evanescenti, dei sentimenti, dei pensieri, viene naturalmente da osservare, senza entrare in una fenomenologia del giudizio, qui spesso debordante, quale sia  astrattamente la nostra posizione nel mondo e se, soprattutto sia la nostra una posizione. Poco fa ho letto un post su un blog, questa volta ne nominerò l'autore, Alf cosmos, presente nei miei blog amici, il blog è "PREPARIAMOCI".La lettura del post è arrivata, non a caso, stamattina presto, quando al primo esplora mi sono trovata sul suo blog, dopo appunto una congerie di pensieri notturni, ne consiglio  per chi volesse entrare nello spirito di queste righe, la lettura. Non a caso. perchè  in realtà siamo tutti collegati, in una bolla, nonostante nella bolla ci sia materiale diversificato, il destino ci accomuna  e ci rende significati di un tempo e di uno spazio, tanto quanto significanti di quello che c'è fuori di essa. Non ho mai, di fatto sentito, che vi fosse un grado, una gerarchia  legata al lato spirituale, al livello evolutivo delle nostre entità, se non concettualmente, ho sempre combattutto per l'eguaglianza, legata ai due aspetti preminenti, materiale e psichico, ma di fatto so che fuori da noi, questa è oggettivamente visibile, rientra nella natura di quelle cose, ed oggi appare ancora più visibile, quando le idee e le realtà del nostro mondo spirituale si stanno facendo spazio come sistema di pensiero, come quantità di manifestazioni e più ampie possibilità di accedervi, attraverso il web e canali informativi prima molto più settoriali e ristretti,ma forse non ancora sufficientemente con il "sentire". Quello che oggi fa la differenza è appunto il sentire, quel sentire è determinato solo in piccola parte da un'azione informativa, il sentire è legato ad un aspetto vibrazionale. E' il sentire che ci fa muovere, produce le nostre azioni. Nel già citato rispetto delle diversità e quindi del non giudizio su le forme e le sostanze degli argomenti trattati nella totalità dei nostri spazi comuni. Resta il fatto che una percezione attenta, seppur disincantata, disidentificata, non dualistica e non critica sulla inutilità e stupidità di quei contenuti e quelle forme, lascia colpiti sul senso del nostro esistere. Come sia possibile mettere insieme vedute e panorami tanto diversi resta un mistero, e non è sufficiente la conoscenza dei miti, dei maestri, delle discipline spirituali, delle religioni, dei simboli perchè si possa accettare questo stare insieme, sarebbe troppo riduttivo dell'umanità in genere, troppo accentuativo di palesi differenze evolutive. In definitiva credo che ognuno dovrebbe darsi l'opportunità di lasciare a casa per anche un attimo i suoi panni, siano essi ammantati di spiritualità, come quei tanti che si siano vestiti da maestri o discepoli e raccontino storie, e quelli che stretti nelle maglie materiali dei simboli contemporanei si perdano nelle dualità di questo mondo di facciata,  politico, ideologico, televisivo e quanto altro. Sta realmente accadendo qualcosa fuori della bolla ed in parte dentro di essa, quantunque in segreto, mi chiedo come sia possibile che questo non si senta almeno al punto di fermarsi un attimo, svestirsi ed uscire fuori di casa a guardare che succeda.. Qualcuno ha una risposta che non sia nella bolla? che non venga dal mentale, o da qualunque informazione già pubblicata dallo spiritualismo, che non riguardi la storia? insomma qualcosa di nuovo?