Racconti Passionali

Il museo (parte 3)


Si era fatto veramente tardi, il sole aveva lasciato il posto alla notte. Dalle finestre non giungeva nessun rumore, era ormai ora di cena. Anche noi avevamo una certa fame. Ci rivestimmo continuando a guardarci, occhi negli occhi, e con quel mezzo sorriso di chi è felice e non riesce a nasconderlo.Decidemmo che, come per l’albergo, il primo ristorante che avremmo incontrato sarebbe andato bene. In fondo, quando si è in quello stato di leggera euforia, il cibo serve solo per riempire lo stomaco.Mi raccontò molto altro di lei, delle sue origini straniere, di come aveva conosciuto l’uomo che sarebbe diventato suo marito, dell’amore per la natura. Scoprii così che nella mia città era solo di passaggio. Fu come ricevere un pugno nello stomaco, questo avrebbe voluto significare che sarebbe stato molto difficile rivedersi. Volevo domandarle dove vivesse e non lo feci, la paura che mi dicesse una località lontana centinaia di chilometri mi bloccò.Nonostante il ristorante mi fosse sconosciuto debbo dire che mangiammo molto bene e, soprattutto lo trovammo molto accogliente e confortevole. Sorseggiando il caffè iniziammo a parlare di noi, di quanto ci era accaduto, del fatto che non avremmo mai immaginato di fare l’amore con uno sconosciuto.Vedi, mi disse, una cosa in tutta sincerità debbo dirla: se non mi fossi lasciata trascinare in questa storia, non avrei mai conosciuto fin dove potevano arrivare il mio coinvolgimento e la passione che tu hai saputo tirarmi fuori. Per tutta la vita conserverò questo ricordo, Sarà motivo di conforto nei momenti bui e dolce ricordo quando le mie stagioni saranno sulla via della fine. Credo che pur nella pazzia del momento, ho fatto una delle cose più sensate della mia esistenza. Ascoltavo le sue parole piacevolmente emozionato, arrossendo di tanto in tanto. Anche a me non era mai capitato una cosa del genere e con lei mi ero sentito uomo, nel termine più bello della parola. Alle volte il nostro sesto senso ci dice qualcosa di diverso; spesso rimane inascoltato, questa volta averlo assecondato mi ha regalato uno dei momenti più belli della mia vita.E’ ora che io torni in albergo, mi disse. Rimani con me questa notte?