A Me. A Te. A Noi.

Profonda gioia, prospettivia di eterno. Ci sono sempre stato, ci sei sempre stata.

So tutto, e proprio perchè so tutto sono convinta che sarebbe successo ugualmente. Del resto, hai cominciato appena me ne sono andata, no? L'ho saputo per caso e in modo involontario, durante una telefonata di auguri. Il mio interlocutore mi stava solo raccontando di come proseguiva la vita lì ma, com'è che mi hai sempre detto tu? "hai un cervello che ti consente di ragionare e arrivare alle conclusioni più velocemente del normale", ovviamente io di me non lo penso. Fatto sta che ti conosco e per tirare le somme ci ho messo poco. Non ti sto incolpando di nulla, ti chiedevo solo di essere sincero. Ma va bene così, ho capito da sola più di quello che dovevo capire. Il "diritto" (se di diritto si può parlare) di conoscere ce l'avevo prima. Ora il dovere di conoscere porterebbe solo ad un'altra (ed inutile) sofferenza.

# dà

Non è così, non è vero e lo sai. Vuoi dare la colpa a me? Va bene. Le cose non cambiano, ormai. Ho un’altra sì è vero. E non voglio mentirle perché lei con me è sincera. Perché lei mi da’ tutto quello che cercavo, che ho cercato con te. Non te l’ho detto chiaramente è vero. Perché? Non lo so. Forse mi sentivo in colpa. Per parecchio tempo, con lei ho pensato a te. Ogni cosa aveva il suo volto, ma il tuo nome. Fino a quando ho rifiutato che continuasse così. E ho dovuto decidere se continuare a vivere quell’inganno dentro di me o smettere di scriverti ‘Ti amo, S.’. E questo è stato. Vorrei tanto, e lo vorrei con tutto il cuore, che il nostro rapporto maturasse ora, che possa davvero durare per sempre, ma senza più bugie, per nessuno.

Amore mio, devo. Io devo lasciarti andare. Lasciare andare il tuo ricordo così come quando sei andata via alla stazione. Lasciare andare tutto ciò che sei per me. Devo voltare pagina. Abbiamo avuto il nostro tempo, in qualche modo lo abbiamo vissuto. E poi abbiamo buttato quello che poteva essere. L’errore più grande sono state le cose non dette, quando dovevano essere dette. I sentimenti tenuti dentro, quando dovevano essere condivisi. Tanti momenti belli. Tanti gesti sinceri. Ti ho dato tutto quello che avevo. E tante volte avrei voluto solo una carezza, magari un bacio. Non li ho avuti. Ricordo bene quando scrivevi messaggi a lui dal divano di casa. Come avrei voluto che solo una di quelle parole fosse stata per me. Ogni istante nei nostri mille giorni, ho pensato “Come sei bella, S. Ti amo!”. Me lo hai Letto Negli Occhi tante volte. Tante volte te l’ho detto, sussurrato quando dormivi. Ed un milione di altre volte non l’ho fatto: tu non volevi, ti dava fastidio. Poi sei andata via. Hai fatto la tua scelta. Quella vita che sempre volevi, ora l’hai. Ed io ho dovuto farmene una ragione. Mi spiace averti deluso. Cosa dovrei fare? Aspettare? Cosa? Che qualcosa succeda? Amore mio, non ci credo più. Ho dovuto smettere di credere che tu possa tornare indietro. L’ho sperato anche quando non aveva più alcun senso. Ora devo lasciare andare anche il tuo ricordo. Devo farlo perché non riesco più a vivere in questo modo. Non posso più pensare a te quando non sono con te. Non posso più. Non è giusto. Perché solo ora mi dici queste cose? Perché mi scrivi messaggi così chiari, solo ora? Sento un dolore immenso quando succede. E sai perché? Tu mia hai fatto capire che si ama davvero solo una persona. E se tu scrivi queste cose a me, non puoi amare veramente lui. E mi dispiace infinitamente, per te. Prima di te la mia vita era diversa. Tu l’hai cambiata, lo sai bene. Non voglio più guardare una donna e sognarne un'altra. Mai più nascondersi. Mai più bugie. Non è più tollerabile. E per fare questo, io devo lasciarti andare. Devo fare spazio. Devo. E’ passato quasi un anno dell’ultima volta che ti ho vista, sì. Andavi via in macchina con lui. Eri giusto passata a salutare. E dopo che sei salita in macchina, sono rimasto a fissare la finestra. Chissà per quando. Forse speravo saresti tornata, che avessi dimenticato qualcosa, non so, qualcuno alla finestra? Forse. Non sei tornata. Che stupido. E perché piango ora? Perché se ho deciso che non posso e non voglio amarti più. Mi dispiace averti delusa. Scusa. Ma devo.

Aspettavo con ansia il mercoledì. L’idea di poter tornare a casa insieme. Poterti abbracciare un pochino. Sentire il tuo odore. Il calore della tua pelle. Aspettare il mattino per poterti svegliare. Sempre con le stesse parole. Con gli stessi gesti. Per un po’sognare. Ed illudermi che fossi mia.

è vero, potrà mettere chilometri di distanza, eventi, situazioni e poi sarà un attimo e tutto ritornerà in un ricordo improvviso ed una struggente mancanza

http://www.youtube.com/watch?v=xLquEK6m0o8&index=2&list=RDsm2Evkfa20c "Dicono che c'e' un tempo per seminare e uno piu lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare."

ti avrei salvato da ogni malinconia, perché sei un essere speciale, ed io sì che avrei avuto cura di te

http://www.youtube.com/watch?v=7KQeQOnBvZk