Sogno e poesia

Rivelazione(Epifania)


Il desiderio si stava trasformando in realtà,troppo celermente, in un capitombolo...Tutto plasticamente definito in lui: le ciglia virili, la chioma, lo sguardo altero e indifferente.Tutto drasticamente incerto in me:i palpiti dovuti al contatto con quella surrealtà, l'esaltazione,la vergogna...Io come un fantasma davanti a lui,ma si trattava dell' ironia tragica della mia coscienza della sua esistenza ma inesistenza nei miei confronti,se non nel sogno e della sua incoscienza nei miei riguardi.Non esistiamo l'uno per l'altro,nè lui è l'ultima tessera mancante del puzzle della mia vita...Solo tanta algidità nei suoi occhi,solo tanta inadeguatezza nei miei...Ciò che vorrei respingere con tutte le mie forze...mi attrae e non riesco a liberarmene.Una di quelle statue marmoree,ferme nella loro bellezza,ma senza un'anima.Narciso,troppo attento ad ammirare la propria bellezza,per accorgersi degli altri.Questo specchio di acqua cristallina che mi risucchia non ha altro nome se non fissazione per un'idea,se non autolesionismo.Ed è stagno pieno di ogni sozzura,mentre sembra fonte dissetante ed amena.L'inquinamento è invisibile ai miei occhi,pieni d'ovatta,ma si scopre guardando nel fondale...E ti contamina,se non ti stacchi dal rivo...al più presto...