Sogno e poesia

La chat...e il mondo fuori... in simbiosi...


Si imparano tante cose in chat, a lasciarsi andare maggiormente, e quindi essere meno timidi, a credere di potersi sentire meno soli anche se sappiamo che questa condizione spesso è in noi endemica, si impara che a volte il tuo interlocutore si comporta con te in chat diversamente che nella realtà e la conoscenza reciproca è nulla anche dopo  11 mesi di conversazioni(più raro il caso contrario), che qui si idealizzano le persone e quest'operazione è più facile che con persone che frequenti nella realtà, che  i sentimenti veri, se esistono, non possono nascere in chat, che a volte anche dalle parole non dette ,però, e da quelle dette e dai gesti dell'altro, sia in chat che fuori, si possono intuire molte cose.Un esempio? La frase "Ci si vede, ci si sente, ma così, senza programmi, senza doversi dare appuntamenti" detta da un ragazzo un pò superficiale, un pò fighetto, un pò cinico, che dopo 11 mesi di chat non si ricorda particolari banali di te e ti fa capire che è già una fortuna che ti abbia preso in considerazione, vuol dire che sta pensando "Ma che diavolo vuoi da me brutta sfigata, ma chi ti pensa, credi davvero che voglia continuare  anche soltanto a chattare con te?" e che piuttosto di essere meno vigliacco e sincero con me troncando una volta per tutte questo "rapporto" inesistente, aspetta che lo mandi al diavolo per estenuazione.Oppure la frase "I miei amici lo sanno, sono una persona libera, che se quando studio spengo il cellulare o rimando il nostro incontro(da ottobre, questa è una mia aggiunta) voglio poter non dare giusitificazioni" detta da un collega che non mi ha mai chiamato(l'ho chiamato io, 4 volte in 1 anno), che rimanda all'infinito i nostri incontri, che sa che non posso sapere che è una persona "libera" dato che non ho ancora avuto modo di conoscerlo, vuol dire "Non sono sicuro di voler essere un tuo amico". Fin'ora non ho forse voluto vedere quanta falsità si stende intorno a me. La chat ha contribuito a togliermi in parte un pò di ingenuità e a farmi guardare gli eventi e le persone più a fondo.Queste considerazioni in questi giorni si associavano nella mia testa a questa canzone. Giudizi UniversaliTroppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone, togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi per tirare la maniglia della porta e andare fuori come Mastroianni anni fa, come la voce guida la pubblicità ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c'è in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più... Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà e non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà Potrei ma non voglio fidarmi di te io non ti conosco e in fondo non c'è in quello che dici qualcosa che pensi sei solo la copia di mille riassunti Leggera leggera si bagna la fiamma rimane la cera e non ci sei più, non ci sei più, non ci sei...