certi momenti

C'è qualcuno??


Per i molti sfortunati che non hanno il tempo e la voglia di imbattersi in quella stupenda materia chiamata psicologia consiglio un libro a dir poco strepitoso, di uno psicologo (termine riduttivo) che insegna (tra le tante cose) Fondamenti delle discipline psicologiche orientali presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova.Il titolo (che molti conosceranno) sembra poco serio ma volutamente ironico e provocatorio “Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita”. Quanto al contenuto invece è un libro molto serio che da buoni spunti per vedere piccole (o grandi) paranoie della nostra vita quotidiana sotto una luce diversa. Ho preso un piccolo pezzo che trovo carino e simpatico giusto per dare un assaggio di una lettura molto stimolante.“… Se una sta chiusa in casa tutto il giorno a macerarsi il cervello pensando a come sarà difficile la vita per lei e come farà a trovarsi un lavoro e poi come farà con il  matrimonio che già non sa neppure se è adatta al matrimonio, lei, e poi i figli oddio i figli sì li vorrebbe ma ce la farà poi a tirarli su come si deve e se poi si drogano o diventano delinquenti? E lui? Lui che neppure l’ha ancora trovato come farà a trovarlo con tanti stronzi che ci sono in giro? Perché lei non vuole mica i compromessi, lei vuole o bianco o nero, vuole sapere come sarà la sua vita non può stare nell’incertezza perché l’incertezza del domani le fa paura e non se la sente proprio di uscire e magari di vedersi capitare quello che temeva perché lo sa che schifezza è la vita che ha sempre qualcosa di brutto in serbo e le disgrazie capitano sempre agli stessi e lei è sfortunata dalla nascita e capitano tutte a lei che adesso quasi quasi va a farsi le carte così almeno sa come regolarsi perché le carte che si è fatta fare ieri non la convincono troppo, non pensare che sia mutazione genetica, una sottospecie particolare della razza umana che la selezione naturale ha creato a tutto beneficio delle specie delle cartomanti, chiromanti, negromanti e affini, anche se in pratica è proprio così; la genetica non c’entra per niente: è una che si fa le seghe mentali”.