essenze di vita

Post N° 474


Le mie parole sono sassiprecisi aguzzi pronti da scagliaresu facce vulnerabili e indifesesono nuvole sospesegonfie di sottointesiche accendono negli occhi infinite attesesono gocce preziose indimenticateSono lampi dentro a un pozzo, cupo e abbandonatoun viso sordo e muto che l'amore ha illuminatosono foglie cadutepromesse dovuteche col tempo ti perdoni per averle pronunciatesono note stonatesul foglio capitate per sbagliotracciate e poi dimenticatele parole che ho detto, oppure ho creduto di direlo ammettostrette tra i dentipassate, ricorrentiinaspettate, sentite o sognate...Le mie parole son capriolepalle di neve al solerazzi incandescenti prima di scoppiaresono giocattoli e zanzare, sabbia da ammucchiarepiccoli divieti a cui disobbediresono andate a dormire sorprese da un dolore profondoche non mi riesce di spiegarefanno come gli paresi perdono al buio per poi ritornareSono notti interminate, scoppi di risatefacce sopraesposte per il troppo solesono questo le paroledolci o rancorosepiene di rispetto oppure indecoroseSono mio padre e mia madreun bacio a testa prima del sonnoun altro prima di partirele parole che ho detto e chissą quante ancora devono venire...strette tra i dentirisparmiano i presentiimmaginate, sentite o sognatespade, fendential buio sospirate, perdonateda un palmo soffiate (Samuele Bersani)