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Caso immigrati Rosarno: “Albanese (M.G.R.): Basta parlare di razzismo, questa è violenza!”


Sulle testate giornalistiche, tg e internet, stiamo leggendo di tutto, molti affermano il mio pensiero e quello di molti come me, ma un folto gruppo continua ad inneggiare una parola troppo abituale di questi tempi e con un significato che forse spesso viene confuso o usato come scudo: “RAZZISMO”! Quello che succede nella cittadina di Rosarno, non penso sia collegabile al razzismo ma ad atti di violenza gratuita intollerabile in una situazione delicata come quella che attraversa la nostra Calabria in questo periodo. Nessuno mette in dubbio la scarsa igiene e locazione in cui vivono queste persone, che hanno lasciato la loro Terra natale per trovare una vita migliore qui, nessuno nega che sono stati sfruttati sul lavoro e magari trattati con durezza, ma questa è la vita al sud cari cittadini, non è razzismo. Quanti disoccupati ci sono, calabresi, campani, siciliani che vivono in condizioni disastrate di miseria? Quanti giovani lavorano in nero, spesso per meno di quei 25 euro che si dice vengano dati al giorno a questi rivoltosi? Quante morti sul lavoro spesso nascoste perché non in regola? Allora prima di puntare il dito, di parlare di razzismo, pensiamo e guardiamo la vita che ci circonda. Strill e RTV hanno fatto, tempo fa, un reportage molto bello, su questa situazione, ma nessuno, ha detto nulla, nessuno ha cercato di aiutarli, nessuno ha istituito una “lotta mediatica” per risolvere tutto questo, però oggi, leggo che molti sono indignati, e sbalorditi per come vivevano, accusando Rosarno di essere razzista, di trattarli come “animali”, accuse gravi, e senza fondamento, mi spiace per coloro che la pensano così (giovani IDV, UDC, Beppe Grillo, etc…). La violenza non ha giustificazione, in nessun caso! Volevano i loro diritti? Bene, in primis si sarebbero dovuti mettere in regola col permesso di soggiorno, urlare a tutti il loro diritto al lavoro, e, se si voleva far notizia, fare cortei, fiaccolate, interviste. Non violenza. Ripeto, non è bello sfruttare o vivere nelle loro condizioni, ma la loro reazione non è assolutamente giustificata, potevano benissimo andar via, cambiare città, non mi sembra fossero legati! La dignità ce l’hanno anche tutti quei disoccupati italiani, costretti a vivere in povertà, miseria e umiliazioni quotidiane, però di loro non si parla! Concordo pienamente col comunicato di Destra Sociale -Fiamma Tricolore e Nuovo PSI, e concludendo, un elogio alle Forze dell’Ordine, allo Stato e volontari, che stanno cercando, con coraggio di sedare una drammatica situazione.Maurizio AlbaneseSegretario provinciale MOVIMENTO GIOVANI PER LE RIFORMEFederazione di Reggio Calabria