Brindisi Plaza

L'uomo col megafono...per chi ci crede ancora


Manca una settimana e nascerà un nuovo governo fatto dal solito gruppo dirigente che ai problemi della gente preferisce i propri interessi. In questo intervento vi parlo ,invece, di uomini che credono nella voce del popolo; che credono nelle proprie idee di lotta per la salvaguarda dei diritti al lavoro, alla vita di tutte le persone e non di una sola stretta cerchia di privilegiati. Vi parlo di uomini che raramente vengono presi sul serio perchè, tutti lo sanno, le persone preferiscono stare dalla parte del più forte; e poco importa se il più forte , quando possiede il potere, si fa i propri loschi affari tanto è certo di avere un appoggio incondizionato dalla massa che lo elegge. Ma gli uomini con il megafono non si arrendono, perchè sperano che un giorno il popolo che li prende per matti si svegli e decida, una volta per tutte, di riprendere in mano il proprio paese. Per omaggiare questi "sognatori" ecco a voi la canzone di Daniele Silvestri "L'uomo col megafono". Leggete il testo di questa canzone con interesse e guardate con molta attenzione il video, così capirete davvero che ,forse, tutto non è ancora perduto; che ,forse, c'è ancora una piccola speranza di cambiare questa società.L'uomo col megafono parlava parlava parlava di cose importanti, purtroppo i passanti, passando distratti, a tratti soltanto sembravano ascoltare il suo monologo, ma l'uomo col megafono credeva nei propri argomenti e per questo andava avanti, ignorando i continui commenti di chi lo prendeva per matto... però il fatto è che lui... soffriva... lui soffriva... davvero L'uomo col megafono cercava, sperava, tentava di bucare il cemento e gridava nel vento parole di avvertimento e di lotta, ma intanto la voce era rotta e la tosse allungava i silenzi, sembrava che fosse questione di pochi momenti, ma invece di nuovo la voce tornava, la voce tornava...Compagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!L'uomo e il suo megafono sembravano staccati dal mondo, lui così magro, profondo e ridicolo insieme, lo sguardo di un uomo a cui preme davvero qualcosa, e che grida un tormento reale, non per un esaurimento privato e banale, ma proprio per l'odio e l'amore, che danno colore e calore, colore e calore ma lui... soffriva... lui soffriva... davveroCompagni! Amici! Uniamo le voci! Giustizia! Progresso! Adesso! Adesso!