L'Anticonformista

Un luogo comune da sfatare


Ho letto l'opinione di una ragazza di 19 anni che mi ha colpito e pubblicata su Affari Italiani. Ma voglio commentare quanto proposto, riguardante l'argomento omosessualità, che ancora rasenta il tabù, come richiesto da Mario Ventola su: L'altra sponda.
Essere gay non è sinonimo di ricchezza. E' vero, molti discendono da famiglie benestanti e hanno saputo sfruttare al meglio le loro capacità e con un pò di fortuna, che non guasta mai, si sono guadagnati il viatico necessario per raggiungere ragguardevoli posizioni sociali. Ma non tutti appartengono a questa categoria privilegiata. Non tutti sono vip o frequentano salotti dell'alta borghesia. Non tutti sono gai e spensierati come vengono dipinti. I problemi ce li hanno e devono risolverli anche loro. E' un "luogo comune" che deve essere sfatato. Gli omosessuali li possiamo incontrare in ogni grado della scala sociale. Ancora oggi devono nascondersi alla gente e alle proprie famiglie e combattere per la loro identità e vita sessuale scontrandosi con personaggi da cui vengono spesso derisi e "indicati" e, nel privato, sfruttano volentieri la situazione in ogni senso. Il ceto al quale appartengono non c'entra niente. Come non c'entra niente il fatto che essere gay non è neanche sinonimo di tendenza o costume. Esserlo è, con coraggio, avere capito e accettato nel profondo se stessi. E' una liberazione e un benessere psicofisico. Una reazione chimica. Non torna utile, poi, stronbazzarlo ai quattro venti facendo molta pubblicità. Lo scenario storico ci ha tramandato vari personaggi famosi che si sono contraddistinti, nella loro notorietà, con azioni positive e negative. L'aspetto fisico, il comportamento e le caratterialità che  distinguono i gay, variano come in qualunque soggetto eterosessuale. L'omosessualità esiste dalla comparsa dell'uomo sulla terra. Gli scienziati che studiano l'universo faunistico, hanno constatato che tra alcune specie animali essa viene praticata. La Chiesa è la principale antagonistica, nelle cui file serpeggia tanta immoralità. La stessa che si riscontra anche in alcuni rapporti eterosessuali. Il clero predica amore e tolleranza dove e come gli conviene. Non vorrei che tutto questo fosse frainteso. Erroneamente viene creduto ciò che non è, basandosi su stereotipi comuni. E' un mondo (ironicamente chiamato "sponda") umano celato che esiste, ne è parte, che ci guarda e segue da vicino; nel contesto di un orgoglio e pregiudizio.