Perchè oggi nacque a San Giorgio a Cremano (NA) Massimo Troisi
Non posso dimenticare il talento nascente della nuova arte teatrale napoletana di Massimo Troisi. Ricordo perfettamente le serate davanti alla TV quando, insieme a La smorfia ho scoperto la comicità de "I giancattivi", di Carlo Verdone e di altri comici emergenti. Lui che tentava disperatamente di salire sull'arca per evitare il diluvio universale, mi è rimasto nella mente. Di Ricomincio da tre, ricordo la presentazione alla Domenica in di Pippo Baudo (dove fecero vedere la scena del giro di corsa del palazzo per l'incontro "casuale" con Marta).
Mi ricordo la sua naturale comicità, la sua spontanea gestualità. Fra i suoi film oltre a Pensavo fosse amore, invece era un calesse e a Scusate il ritardo annovero come il migliore: "Il Postino". Divenuto involontariamente il suo testamento. Un giorno di fine primavera ho appreso, sempre dalla televisione, quella scatoletta composta da intrecci di transistor elettronici e di un tubo catodico, dove seguivo le sue originali interpretazioni, che il suo bel viaggio era finito. Massimo si è fermato, la sua bicicletta non pedala più. Ciao Massimo sei stato uno dei più apprezzati artisti italiani di fine Novecento. E io voglio ricordarti ancora tra noi.
