L'Anticonformista

X i DiCo: DIRITTI ORA!


Il disegno di legge sui DiCo nei giorni scorsi ha mosso i suoi primi passi in Senato, e da subito è stato chiaro che non avrà vita facile. Il presidente della commissione Giustizia, Cesare Salvi, che è anche relatore di tutti i 10 provvedimenti sulle unioni civili all'esame di palazzo Madama, già qualche giorno fa lo aveva definito un ''pasticcio''. Non c'è quindi da stupirsi se fin da subito abbia messo in evidenza tutti i punti critici ''di natura giuridica e non politica'' che a suo giudizio sono contenuti nel ddl, e se alla fine abbia annunciato che ''non può essere assunto come testo base'' dalla commissione. Annunci che arrivano proprio mentre il cardinale Tarcisio Bertone è ritornato a lanciare il suo appello: ''E' giusto che i cattolici impegnati in politica seguano la propria coscienza'' ha detto. Il dibattito dunque non si arresta né dentro, né fuori dal Parlamento, dove anzi tra il presidente della commissione Giustizia e il ministro della Famiglia Rosy Bindi si registra tensione. Tra le norme contestate da Salvi, inoltre, c'è uno dei punti principali di compromesso a cui i ministri Bindi e Pollastrini erano arrivate nell'elaborazione del testo, ossia il metodo della registrazione all'anagrafe. Per Salvi, la dichiarazione ''unilaterale'' che viene notificata al convivente con una raccomandata potrebbe infatti aprire la strada a numerosi contenziosi. E mentre continua la strada in salita per la legge sui ''Diritti e Doveri delle coppie conviventi'', e da più parti della maggioranza si sostiene che non sono queste le priorità del Paese (uno per tutti, il ''folgorato sulla via di Damasco'' Francesco Rutelli), domani sabato 10 marzo, a piazza Farnese, a Roma, si svolgerà la manifestazione nazionale "Diritti Ora", per sollecitare il Parlamento a mettere a punto una vera legge sulle coppie di fatto, anche dello stesso sesso, e alla quale parteciperanno parlamentari, artisti, cantanti e tutte le associazioni della comunità glbt.''Diritti Ora! Sveglia! E' l'ora dei diritti!'', recita lo slogan dell'iniziativa: ''non manifestiamo contro nessuno, ma solo per il riconoscimento dei nostri diritti negati'', tiene a precisare Alessandro Zan, coordinatore nazionale della manifestazione, ''e non è una manifestazione di parte, perché ci si batte per diritti sacrosanti sanciti dagli articoli 2 e 3 della Costituzione e dalla Carta europea''. Insieme alla Grecia pare siamo l'unico paese dove non esiste una carta costituzionale garante di questi diritti. Secondo un sondaggio del Corriere della Sera, i DICO piacciono a un italiano su due. Alla manifestazione parteciperanno oltre le personalità già citate, molti esponenti politici "minori" di tutta Italia fra le quali molte appartenenti (guarda un pò che strano) alla Casa Delle Libertà.http://www.dirittiora.it/