L'Anticonformista

"DiCo".no: Garrottiamo i Gay


Contro i "diritti", contro le "libertà", contro il "rispetto umano" e contro le "scelte personali"; a favore della "violenza e dell'intolleranza",  a favore della bieca "persecuzione", a favore del "razzismo intimidatorio", di stampo prettamente "fobico" le esternazioni sparate a zero da Pier Gianni (soprannominato "Adolf") Prosperini. "Garrottiamo i gay fino a morte" ha sentenziato. Esternazioni che aizzano e si diffondono a macchia d'olio nella testa di chi, consentitemi, non vuole o non sa ragionare. Chi è questo soggetto e chi si crede di essere o diventare per continuare a "sdrucire" una società italiana già abbastanza "rattoppata"? Come se questa fosse un'alternativa risolutiva. Oggi medico plurilaureato, ex alpino paracadutista (e questo la dice lunga). Ancora lui: baluardo della Cristianità Flagello dei Centri Sociali e Condottiero del Nord. Sempre lui che giganteggia, in maglia di ferro e divisa da crociato, con lo scudo, lo spadone e adesso il collare indiano che stringe lentamente alla gola. Il Prosperini (che di prospero non promette nulla), assessore regionale della cristianissima Lombardia assediata dai "camel", che sarebbero poi i cammelli e, per traslato, gli immigrati d'ogni lembo d'Africa e d'Asia, e recente affollante presenza sul nostro patrio territorio. Il 18 marzo Prosperini ha occupato un'intera pagina del Giornale della famiglia Berlusconi per dare il meglio di se stesso. Sorgerà un "demone" dagli abissi del mare, lessi tempo fa da qualche parte. Direi che i "demoni" stanno sorgendo dal profondo della Padania, in quella fantastica terra, dominio quasi incontrastato dell'anarchico Bossi e del suo finto partito. Da quell'area industriale, teconologica, umanamente evoluta, dove individui senza scrupoli come  Prosperini e la maggior parte dei leghisti, fomentano un'ideologia consacrata ad idealismi nazisti. Un esempio tipico di "führer" ambizioso che con continue esternazioni sta cercando di ricamarsi una fetta di gloria che mi auguro non raggiungerà mai, solleticando quelle anime fasciste che ancora persistono in Italia (come persistono al contrario quelle di estremo comunismo). Un tracotante "perbenista" che meriterebbe di finire in prima pagina con scandalose fotografie in possesso magari di Corona e che purtroppo, per sua fortuna, non esistono. Sarebbe ora d'incominciare seriamente a voltare pagina e lasciare alle spalle definitivamente quelle orribili persecuzioni subite e dimostrare a tutta l'Europa che siamo capaci di cambiare, se vogliamo continuare ad esserne parte.