L'Anticonformista

MINA "la Tigre di Cremona"


Ammirando tantissimo e riascoltando spesso i brani di grandissimi cantanti che sono nati fra ieri ed oggi, come Franco Battiato (nato ieri 24 marzo, stupenda è, oltre quasi tutta la sua produzione, la canzone "La Cura") e oggi, calibri internazionali come Elton John e Aretha Franklin (eccezionali è dir poco), splende sempre luminosa nel mio cuore la stella di MINA. Ricordo che, durante il periodo della mia fanciullezza nella città di Cremona, mia madre frequentava il salone di parrucchieria per donne, dove la proprietaria aveva allora l'onore (conservando e mostrando orgogliosa le foto) di fare i capelli ad una giovanissima quanto vispa ragazza che sarebbe diventata poi la straordinaria interprete di bellissime canzoni memorabili cioè MINA "la Grande" come la vedo io.
Mina Anna Mazzini, più conosciuta come Mina è nata a Busto Arsizio (VA), oggi nel 1940, è universalmente considerata la più grande tra le cantanti italiane di musica leggera per popolarità, timbro, potenza ed estensione vocale. E' cresciuta a Cremona, città nella quale è in qualche modo identificata dopo che la giornalista ed amica Natalìa Aspesi coniò per lei il soprannome di Tigre di Cremona. Alla sua città d'adozione, la cantante ha dedicato nel 1996, con un significativo gesto d'amore, un album discografico dal titolo, appunto, Cremona. Mina (molto legata a suo padre) comincia la sua carriera artistica nel 1958, anno che vede anche la sua prima esibizione canora sul palco de "La Bussola", un locale di Marina di Pietrasanta in Versilia, con la canzone Un'anima tra le mani, (tornandovi poi nel '68 e nel '78 prima di ritirarsi definitivamente dalle scene). In quel periodo, sull'onda del Rock and Roll che invade l'Italia, incide in inglese i brani Be Bop a Lula e When con lo pseudonimo di "Baby Gate". Debutta in televisione nel 1958, all'interno del programma "Il Musichiere", stravolgendo a tempo di rock il successo melodico sanremese di betty Curtis intitolato Nessuno. Nel 1960 partecipa al Festival di Sanremo con i brani È vero e Non sei felice. Nel 1961 (proprio quando nascevo io) torna con Le mille bolle blu e Io amo, tu ami: data per favorita alla vigilia della manifestazione, si classifica rispettivamente quarta e quinta con le due canzoni. Amareggiata per la campagna stampa montata a suo sfavore a proposito di una rivalità (in realtà inesistente) con la debuttante Milva, e delusa dal risultato al di sotto delle aspettative, decide di non partecipare mai più al Festival, ma dalle edizioni successive ripescherà tutti gli anni uno o due brani in gara, incidendoli nella sua personale interpretazione e ottenendo talvolta risultati sorprendenti sia in termini artistici che commerciali. Emblematico a tale proposito sarà il successo di E se domani, passata inosservata nelle versioni di Fausto Cigliano e Gene Pitney, e da lei trasformata in un vero e proprio standard. La sua carriera televisiva ha un brusco colpo di arresto nel 1963, quando la sua coraggiosa decisione di non interrompere né nascondere una gravidanza extra-matrimoniale, dovuta alla sua relazione con l'attore Corrado Pani (già separato nella vita ma civilmente ancora sposato con Renata Monteduro), le causò la censura totale dai programmi televisivi e radiofonici RAI. Fu solo due anni dopo e grazie all'enorme consenso e nostalgia del pubblico (i suoi dischi continuavano a stazionare al primo posto nelle classifiche), i dirigenti RAI decisero di riammettere la sua presenza, acclamata dal pubblico. Ritorno che avvenne nella trasmissione di Mike Bongiorno "La fiera dei sogni", cantando la canzone È l'uomo per me, quasi a voler ribadire le proprie coraggiose scelte. Questo episodio, oltre alla mera nota biografica, ha rappresentato una vera e propria evoluzione del costume sociale italiano, soprattutto nei confronti della donna, non più giudicata a
priori per il suo stile di vita magari non consono alla mentalità cattolica e piccolo-borghese allora dominante. Il figlio di Mina si chiama Massimiliano Pani ed è un musicista e autore. Mina ebbe un altro grande amore, il giornalista Virgilio Crocco morto in un incidente aereo, dal quale nacque la figlia Benedetta. primadonna insuperabile in tanti varietà del sabato sera con duetti (Celentano, Battisti ecc.) che rimangono icone fisse e memorabili nella storia della televisione, dove le capacità vocali di Mina vengono espresse in tutta la loro potenza e versatilità. Donna affascinante, anticonformista e sempre all'avanguardia per eccellenza. Ha saputo donare e trasmettere tante emozioni con le sue canzoni che spesso ritraevano le sue sofferenze ed allegrie, dove molte donne , e non solo, si rispecchiavano in quei tanti testi che autori eccellentissimi hanno scritto per lei. È impossibile citare tutti i successi di Mina, possedere la sua collezione è come possedere gioielli. Bisognerebbe ascoltare quei brani forse ai più sconosciuti e racchiusi nei suoi bellissimi album, in particolare la produzione degli anni '60, '70 e primi anni '80 per capire e recepire tutta la loro intensità. Ottime anche alcune cover tra le quali spicca l'album del 1975 "Mina canta Lucio". Qui mi limito a postare un testo sentimentale che credo farà molto piacere: Ancora, ancora, ancora di Cristiano Malgioglio, singolo del 1978 e racchiuso in molte compilation a lei dedicate. Una perla prima dell'abbandono dalle scene.
Se vuoi andare, ti capisco se mi lasci ti tradisco, sì ma se dormo sul tuo petto di amarti io non smetto, no. Tu stupendo sei in amore sensuale sul mio cuore, sì se poi strappo un tuo lamento è importante questo mio momento perché io ti chiedo ancora il tuo corpo ancora le tue braccia ancora di abbracciarmi ancora di amarmi ancora di pigliarmi ancora farmi morire ancora perché ti amo ancora. Confusione la tua mente quando ama completamente, sì con le sue percezioni mette a punto le mie inclinazioni perché io ti chiedo ancora la tua bocca ancora le tue mani ancora sul mio collo ancoradi restare ancora consumarmi ancoraperchè ti amo ancora.