L'Anticonformista

Il Genio dei Geni


Era impossibile non dedicare un post all'uomo e personaggio storico di grande valore, che oggi in quel da Vinci (FI) nell'anno 1452 ebbe i suoi natali. Considerato a livello mondiale un grande "genio" e capostipite indiscusso di tutti i "geni": Leonardo Da Vinci.
Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento italiano; fu pittore, scultore, architetto, ingegnere, matematico, anatomista, musicista, inventore e scienziato. Incarnò a pieno lo spirito universalista della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza. Esse segnarono profondamente la sua produzione artistica e scientifica. Le innovazioni che portò nella pittura influenzarono l'arte italiana per oltre un secolo e i suoi studi scientifici, soprattutto di anatomia, ottica e idraulica, anticiparono molte conquiste della scienza moderna. Leonardo era figlio naturale del notaio Piero di Antonio, che si preoccupò di dargli un'ottima educazione, anche musicale. Verso il 1469 entrò nella bottega del pittore e scultore allora più famoso di Firenze, Andrea del Verrocchio, grazie al quale acquisì una vasta esperienza, sia come pittore di pale d'altare e quadri su tavola, sia come ideatore di sculture in marmo e bronzo. Nel 1472 era già iscritto alla Compagnia di San Luca, la corporazione dei pittori fiorentini, ma la collaborazione con il Verrocchio proseguì almeno fino al 1476. Due anni dopo Leonardo aprì una propria bottega e ricevette alcune importanti commissioni. I monaci di San Donato a Scopeto (Firenze) lo incaricarono di dipingere un'Adorazione dei Magi (Uffizi, Firenze), iniziata nel 1481 e mai terminata. Altre opere giovanili susseguirono innumerevoli, considerate di grande pregio e valore. Intorno al 1482, Leonardo entrò al servizio di Ludovico il Moro, duca di Milano, dopo avergli scritto una celebre lettera in cui offriva la sua opera per costruire forti, ponti e macchine da guerra, oltre che per dipingere e scolpire. Prese parte come ingegnere alle campagne militari del duca e progettò anche numerosi apparati per feste e celebrazioni. Tra le opere pittoriche più importanti di questo soggiorno milanese, si ricorda la prima versione della Vergine delle rocce (1483-1485 ca., Louvre, Parigi), la Dama con l’ermellino (1485-1490, Czartoryski Muzeum, Cracovia). Dal 1495 al 1497 fu impegnato in un'opera d'importanza capitale per la storia della pittura, l'Ultima Cena, affrescata su una parete del refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano. Durante il suo secondo periodo fiorentino, Leonardo realizzò vari ritratti, tra i quali la celebre Monna Lisa (1503-
1506, Louvre), conosciuta col nome di "Gioconda" dal cognome del marito della donna ritratta, Francesco Bartolomeo del Giocondo. Leonardo mostrò un interesse speciale per questo dipinto, portandolo con sé in tutti gli spostamenti successivi. Leonardo tornò a Milano nel 1506, chiamato dal governatore francese Charles d'Amboise, e fu nominato pittore di corte del re di Francia. Lavorò a opere di ingegneria e disegnò un monumento equestre (mai realizzato) per Gian Giacomo Trivulzio, comandante dell'armata francese che occupava la città. Tra il 1514 e il 1516 soggiornò a Roma, sotto la protezione del cardinale Giuliano de' Medici, e si dedicò soprattutto agli esperimenti scientifici. Dal 1517 visse in Francia al servizio del re Francesco I. Morì nel castello di Cloux, presso Amboise, indre e Loira il 2 maggio del 1519.