L'Anticonformista

Sono "nero"


Dopo giorni di impegno intenso e sotto un sole cocente da mal d'africa che ha fatto crollare i massimi valori termici in alcune città del nostro sud, oramai da un pò di anni a questa parte diventate regioni quasi africane e non più italiane. Riassaporando questo tiepido refrigerio che da ieri ha spazzato la calura del Ghibli, il qui presente Giuseppe (brubus1), simpatizzante del nuovo partito democratico che pare conoscerà i suoi natali in ottobre ed avrà come leader-guida il bravo Walter Veltroni, ma deluso dalle aspettative di questo governo (dopo averlo votato). Meravigliato per le dichiarazioni del vicesindaco di Milano, il giorno del Gay Pride, per la nuova linea politica dell'amministrazione cittadina verso coloro che anche vi abitano e pagano le tasse come tutti gli altri, ma che risulta essere stato messo sul libro nero. Da quest'anno infatti dice Decorato: «Mai più finanziamenti o patrocini dal Comune a iniziative organizzate da associazioni gay, perchè sarebbero una legittimazione dei Dico». Cosa c'entrano le manifestazioni cinematografiche, culturali e sportive coi Dico? mi chiedo. Apparentemente nulla. Sono però eventi promossi da omosessuali, gli stessi soggetti che stanno chiedendo diritti e parificazioni, come leggi sulle unioni civili, contro le discriminazioni, l'omofobia, ecc. Finalmente hanno gettato la maschera, e la Moratti, sindaco di Milano, non potrà più ripetere che «Ho il massimo rispetto per chi vive in modo diverso la sua sessualità», a meno che il rispetto per lei significhi discriminazione o messa al bando. Negare solidarietà ai gay perchè questi osano chiedere diritti ed uguaglianza significa solo che sono proprio i gay e l'omosessualità in quanto tali a non venire accettati, a essere considerati come un pericolo pubblico (probabilmente contagioso) da osteggiare e boicottare. Un triste ritorno al passato, un via libera alla violenza omofoba. Hanno sbagliato la Direzione del Festival del Cinema Gaylesbico e dell'Arcigay milanese a sottovalutare le informazioni che dava la stampa (emerita Repubblica in testa) su questa nuova linea della giunta milanese. Inoltre sono più "nero" perchè dopo essere stato alla riunione per il secondo anno consecutivo del nuovo "Centro Psichiatrico" di Pizzo Calabro come volontario, dove si sono riuniti tutti i vari CSM dell'area calabrese alla presenza del sindaco della cittadina tirrenica e di vari assessori regionali tra i quali la Dott.ssa Lo Moro, responsabile alla sanità della nostra regione (l'evento è stato ripreso e trasmesso dal Tg regionale). Qui devo aggiungere che la struttura è davvero eccezionale e la festa discretamente organizzata con pranzo e con ogni ben di Dio ben servito da camerieri, volontari della Croce Rossa Italiana e della Pro Loco che poi hanno rivestito i panni da cicerone per la visita in piazza al Castello e al piccolo Museo del Mare (sovvenzionato per grazia da un generoso estimatore locale e non dal Comune) e che hanno servito, sempre in piazza, a tutti i partecipanti, il famoso "tartufo" (c'è chi ha fatto il bis). Dopo che appunto sembrava che qualcosina da noi stesse cambiando, sono venuto a conoscenza, tramite quotidiani locali e voci, che al contrario ci sono importanti realtà sanitarie locali in gravi difficoltà economiche. Una è l'Ospedale Giovanni XXIII in quel di Serra Aiello, l'altra è l'Ospedale di Paola (grande centro della provincia cosentina) prossimi alla chiusura; l'Ospedale di San Marco Argentano (CS) verrà declassato al rango di Casa della Salute, molti dipendenti licenziati e gli addetti all'amministrazione trasferiti a Cosenza e infine una delle cliniche più conosciute in città "La Madonnina" dei fratelli Cariati (dove ogni tanto ci siamo ricoverati per accertamenti o altro) è sull'orlo di una crisi e rasenta il tracollo. Ebbene queste realtà sono in contrapposizione ai soldi investiti dal nostro assessore per la restaurazione del centro psichiatrico di Pizzo. Sono le classiche incongruenze sociali alle quali i cittadini non sanno trovare ragione e risposta. Nonostante ciò continua la libera vergognosa diffusione ed esercizio di siti pedofili. Per tutte queste cose sopra citate e anche per altro sono diventato "nero" come in questa foto, tranne il bel vestito.... eppure ancora sono bianco come una mozzarella.... e la rabbia mista a delusione piano piano svanirà per forza e quasi per rassegnazione. Ma non rinuncio a diffondere le ingiustizie che conosco, secondo il mio punto di vista.