Karl Plagge era maggiore dell’esercito nazista, nato a Darmstadt il 10 luglio 1897. A 44 anni, durante la seconda guerra mondiale, viene dislocato a Vilna (Vilnius) dal Giugno 1941 al Giugno 1944. Incaricato di sovrintendere alla manutenzione dei veicoli dell’esercito, nel campo a lui affidato lavoravano centinaia di ebrei condannati ai lavori forzati. Normalmente, su ordine delle SS, gli ebrei che non erano in buone condizioni venivano uccisi prima ancora di essere avviati ai campi di lavoro. Durante la sua permanenza a Vilna, Karl Plagge si fece assegnare quanti più lavoratori gli fu possibile avere, spesso anche persone considerate non idonee. Il suo intento era salvare chi poteva dalla morte certa nei campi di sterminio e assicurare loro una vita sopportabile. I “suoi” lavoratori venivano trattati umanamente e i lavoratori di Vilna sapevano che la loro unica possibilità di sopravvivenza era lavorare nel campo del maggiore Plagge. Quando l’esercito tedesco stava per lasciare Vilna, il maggiore Plagge riunì i “suoi” lavoratori e fece loro velatamente capire che stavano per essere uccisi dalle SS, facendo in modo che molti di loro avessero il tempo di fuggire o di nascondersi. Karl Plagge morì nel 1957. Il 22 Luglio 2004 il governo Israeliano gli assegnò il titolo di “Giusto tra le Nazioni” (già assegnato a Perlasca e a Oskar Schindler).
