L'Anticonformista

Omaggio a Neruda


Un omaggio a uno dei più grandi poeti sudamericani nato il 12 luglio 1904, a Parral un piccolo comune cileno a trecento km. dalla capitale Santiago. Un  personaggio storico e di lustro apprezzato in tutto il mondo. Un omaggio gradito e sentito credo non solo dal sottoscritto, ma da tutti i blogger appassionati che amano la poesia nel suo significato più profondo e avvertono in essa, e nelle vaste dolci note mediatiche, l'atmosfera di una vita piena di nobili sentimenti. La poesia è un traguardo ambito, a volte spesso ricercato che ha il dono di regalare e concedere momenti di sogno alternati a pillole di saggezza e naviga nell'infinito di un momento, di un istante, nella densa luce di un bagliore, che coinvolge la nostra essenza spirituale, la parte più alta e nobile del nostro essere di uomo.  La poesia è una luna d'argento incastonata nell'anima. Un dono che emerge già sopito in molti cuori e disponibile a tutti. Scrivere o assaporare gli incantevoli suoni, come voci di sirene che ammalia, rapisce quella fantasia a volte reale, che nella sua sensibilità diventa vita. Di seguito ecco una sua perla che mi ha ammaliato e trasportato dentro quel magico momento. Grazie Pablo per averci donato gioielli preziosi come questo.Posso scrivere i versi più tristi stanotte....
Scrivere, per esempio. "La notte è stellata, e tremano, azzurri, gli astri in lontananza".E il vento della notte gira nel cielo e canta.Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Io l'ho amata e a volte anche lei mi amava.In notti come questa l'ho tenuta tra le braccia. L'ho baciata tante volte sotto il cielo infinito.Lei mi ha amato e a volte anch'io l'amavo. Come non amare i suoi grandi occhi fissi.Posso scrivere i versi più tristi stanotte. Pensare che non l'ho più.Sentire che l'ho persa.Sentire la notte immensa,ancor più immensa senza di lei. E il verso scende sull'animacome la rugiada sul prato.Poco importa che il mio amorenon abbia saputo fermarla. La notte è stellata e lei non è con me. Questo è tutto.Lontano, qualcuno canta. Lontano. La mia anima non si rassegna d'averla persa.Come per avvicinarla, il mio sguardo la cerca. Il mio cuore la cerca, e lei non è con me.La stessa notte che sbianca gli stessi alberi. Noi, quelli d'allora, già non siamo gli stessi.Io non l'amo più, è vero, ma quanto l'ho amata. La mia voce cercava il vento per arrivare alle sue orecchie.D'un altro. Sarà d'un altro. Come prima dei miei baci. La sua voce, il suo corpo chiaro. I suoi occhi infiniti.Ormai non l'amo più, è vero, ma forse l'amo ancora. E' così breve l'amore e così lungo l'oblio.E siccome in notti come questa l'ho tenuta tra le braccia, la mia anima non si rassegna d'averla persa.Benchè questo sia l'ultimo dolore che lei mi causa, e questi gli ultimi versi che io le scrivo.