L'Anticonformista

Tropea


Con la sua rupe caratteristica da cui si accede al mare per stradine e scalinate, a metà strada tra Nicotera e Pizzo Calabro, nel Golfo di Sant'Eufemia, si trova il piccolo comune di Tropea, in provincia di Vibo Valenzia. La località dove è situato è definita "Costa degli dei" o "Costa bella", e una ragione c'è. La si scopre presto, una volta che si posa lo sguardo sul bellissimo mare e le altre meraviglie incastonate nel lembo di terra calabra che custodisce tante piccole perle come Joppolo, Coccorino, Ricadi, Capo Vaticano, Zambrone, Parghelia e Vibo Marina.
Tropea paese è un luogo magico, un angolo di mondo romantico dove trascorrere delle belle serate, magari affacciati sui belvedere a picco sul mare a respirare la bellezza del panorama. Il caratteristico centro balneare del Tirreno è ricco di storia e leggende che fanno pensare a una origine molto antica. Si racconta, per esempio, che Ercole arrivò a Tropea quando sbarcò in Calabria per liberarla dai giganti. Ma il forzuto eroe mitologico avrebbe calcato il suolo locale anche durante il viaggio con gli argonauti alla ricerca del vello d'oro. Sprazzi di mitologia capaci di determinare il suo nome precedente: Portercole. Mentre l'attuale denominazione le sarebbe stata attribuita da Scipione l'Africano il quale, dopo aver conquistato Cartagine (209 ac), si sarebbe fermato nelle terre calabre per fondare la città. Per essa il grande condottiero scelse un nome che ricordasse il "trofeo" offerto agli dei per la vittoria: da qui, appunto, Tropea. Dignitosa cittadina nel periodo romano essa fu occupata più di una volta dai saraceni, tanto che gli imperatori bizantini la fecero fortificare con imponenti mura difensive che non impedirono comunque l'espugnazione normanna. Passò quindi sotto il Regno di Napoli e infine fu incorporata nel Regno d'Italia. Questo ricco retaggio è evidente soprattutto nel centro storico considerato tra i più belli della Calabria. Notevoli e da visitare le chiese, numerose sia nel cuore del paese, sia nella zona moderna. Sono però le spiagge bianche e immacolate, baciate da un mare incontaminato, la principale ricchezza di Tropea. La più caratteristica è forse quella del Cannone, piccola, non affollata e poco visibile. Mentre quella della Rotonda è tra le più belle e offre la possibilità di godere di una visuale unica. Non da meno è Spiaggia Marina a cui l'imponente roccia dell'Isola Bella regala un'atmosfera inimitabile e nelle cui vicinanze si trova la caratteristica Grotta del palombaro. La spiaggia di A' Linguata è invece la più lunga, rifugio preferito dei giovani e meta degli amanti delle immersioni, per la bellezza dei fondali che ne caratterizzano le acque. La grande estensione dell'arenile è poi affiancata da pareti di roccia facilmente scalabili da cui si accede a un panorama mozzafiato. Da non trascurare la spiaggia del Convento e quella di Passo Cavalieri, la più ampia. Chi vuole fare un tuffo in una natura incontaminata può invece raggiungere le piccole calette de L'occhiale. Tante spiagge, tanti spezzoni di bellezza naturalistica da emozione pura. Da non perdere. Nel centro calabro esiste inoltre una valida organizzazione della ricettività e non mancano i divertimenti notturni. Tropea by night si esprime con una varietà di discoteche, ritrovi e locali notturni che consentono di non annoiarsi anche dopo che cala il sole. Chi ha voglia di qualcosa di particolare può fare una puntatina all'acqua park di Zambrone o prenotare una mini crociera alle isole Eolie.
Cucina di Tropea: ovviamente non mancano le occasioni per solleticare l'appetito mettendo dentro il piatto deliziose specialità locali dove imperano il peperoncino e la cipolla rossa. Tra gli
antipasti da assaggiare appena possibile, la soppressata calabrese, l'Nduja gustosissimo insaccato tipico della zona (foto a dx), ottimo sulla pasta al sugo, spalmata sul pane, per i palati più robusti, ed il capicollo. Succulente le paste con sughi di carne di capra e maiale (Maccarruni cu'zugu ra Crapa e ru Porcu) e le altre della tradizione contadina come i Fileja (strepitosa pasta preparata in casa con un semplice impasto di acqua e farina, condita col pomodoro fresco, formaggio e sugo in cui si è cotta la carne). Da non dimenticare la varietà di spezie e aromi tipici del luogo che rendono i piatti ancora più profumati e gustosi, come l'origano. Tra le leccornie a base di pesce le freselle al tonno o le acciughe con il peperoncino. Fenomenali le carni di maiale e di capra cucinate in vario modo, le frittole e i curcuci e, caratteristica della zona, per gli stomaci forti e aperti a qualsiasi curiosità (nel periodo giugno-settembre) la carne di ghiro cucinata al sugo. Un tocco di originalità, in mezzo alla incredibile bellezza primordiale di certi luoghi, non guasta mai. Che ne dite, ne vale la pena una venuta anche per una breve vacanza?