L'Anticonformista

Grace e Oriana


Due grandi donne, due professioni diverse, due caratteri dissimili, due ambizioni e carriere differenti. Questo post è un omaggio e un ricordo a Grace Kelly diva del cinema americano e mondiale, e a Oriana Fallaci giornalista incisiva e scrittrice di grande fama internazionale. Il 14 settembre scomparve Grace, il 15 dell'anno scorso la Oriana. Due visi conosciuti e seguiti spesso negli anni in televisione e sui rotocalchi, che hanno scritto e lasciato un pezzo della loro presenza, della loro vita nella nostra.
Di Grace Kelly, simbolo di eleganza per un'intera generazione, si è detto e scritto di tutto, ma di una sola cosa si è certi, della sua composta e fragile bellezza. Gracilina, timida, riservata, Grace, che è stata completamente l'opposto dei fratelli, atletici e robusti, amanti dello sport, che le trasmisero, però, il senso della competizione e della rigida disciplina, trascorse un'infanzia e una giovinezza serena e tranquilla, da tipica ragazza agiata americana, coltivando il sogno di diventare attrice, riuscendovi in pieno. Pupilla ricercata da Alfred Hitchcock divenne una vera principessa dal momento in cui il Principe Ranieri di Monaco le mise gli occhi addosso innamoratosi di lei, facendole una corte spietata e sposandola. L'ultima sua intepretazione sul grande schermo fu "Alta Società" la stessa dalla quale era arrivata e a cui tornò. Ma come si sa a volte le belle favole hanno anche un triste epilogo. Dopo anni trascorsi felicemente, il 13 settembre 1982, la tragedia: mentre alla guida della propria macchina, insieme alla figlia Stephanie, percorreva lo stesso tratto della "Moyen Corniche" sopra Montecarlo, sul quale aveva sfrecciato a folle velocità in "Caccia Al Ladro", ebbe un terribile incidente d'auto, le cui cause non furono mai del tutto chiarite. Quando arrivarono i primi soccorsi, l'amata Principessa fu trovata priva di sensi; trasportata in ospedale, vi arrivò già in coma e morì trentasei ore dopo a soli 52 anni. Si concludeva così la favola del 'Cigno', quell'icona di straordianaria bellezza, classe e charme che Grace Kelly, prima diva e poi principessa, seppe signorilmente incarnare. Da alcune settimane i figli Alberto e Stephanie hanno allestito una mostra di fotografie al Grimaldi Forum di Montecarlo, che raccoglie il percorso della vita della madre e dove si può ammirarla in tutta la sua bellezza.
Oriana Fallaci è stata una grande giornalista e scrittrice divisa fra due patrie Firenze e New York. Durante la giovinezza, lo stato politico e sociale dell’Italia ebbe un notevole influsso sulla sua vita, così come la figura del padre, un liberale contrario alla corsa al potere di Mussolini, il quale continuò l’opposizione per tutto il periodo fascista. Quando l’Italia decise di entrare attivamente nella Seconda Guerra Mondiale, Oriana aveva poco più di dieci anni. Unendosi al padre nel movimento clandestino di resistenza, divenne membro del corpo dei volontari per la libertà contro il Nazismo. Di lì a poco della fine della guerra Oriana decise di diventare scrittrice. Oltre al ricordo del padre in lei erano fortissimi quelli della madre, cui s’intrecciano i giorni trascorsi insieme ad Alekos Panagulis, l’uomo, poeta e martire che ella ebbe amato più di ogni altro, al quale nel 1979 dedicò e scrisse "Un uomo". Grande scrittrice ma altrettanto grande intervistatrice. Dalle pagine dei suoi testi e articoli sono passati molti dei più alti personaggi del panorama politico mondiale. giusto per citarne uno: Harold Kissinger. Tra le sue opere di grande valore troviamo "Lettera a un Bambino mai nato". In risposta al tragico orrore americano dell'11 settembre 2001, la Fallaci rompe un lungo digiuno durato dieci anni pubblicando "La Rabbia e L'Orgoglio" e qualche anno dopo "La forza della ragione", due libri dati alla luce con tutta se stessa e mettendo al confronto anima, corpo, errori, comportamenti e abitudini, una sorta d'intreccio di politica e vita del popolo occidentale. Prima di morire il 15 settembre 2006 di un male che l'ha perseguitata per anni e che lei ha tenacemente combattuto, resistendo è uscito "L'Apocalisse" ovvero l'intervista a se stessa. Quando le chiesero quali circostanze fossero state importanti per la sua carriera, la Fallaci rispose: «prima di tutto il fatto di appartenere ad una famiglia liberale e impegnata politicamente. E poi, il fatto di aver vissuto, durante l’infanzia, i giorni eroici della Resistenza in Italia attraverso mio padre che ne era leader. E ancora, il fatto di essere fiorentina. Insomma, è il risultato di una certa civiltà e cultura. Comunque, a volte mi chiedo se il fattore più motivante non sia stato il fatto di essere nata donna e povera. Quando sei una donna, devi combattere di più. Di conseguenza, devi vedere di più e pensare di più ed essere più creativa. Lo stesso quando nasci povero. La sopravvivenza è una grande motivazione.»