L'Anticonformista

Post N° 183


Quante volte succede a chiunque di separarsi da una persona. Di sbagliare più di una volta o subire un torto in amore e quindi lasciarsi andare allo sbaraglio e di non trovare pace. Di buttare le nostre frustazioni e i dispiaceri in avventure senza senso pur essendone consapevoli sperando di trovare quel conforto venuto a mancare, ma che alla fine si rivela solo uno sfogo di piacere. Spesso intervengono forze esterne a destabilizzare l'equilibrio in un rapporto. Si è più forti se invece provochiamo noi la rottura, ma subirla lascia amarezza che aumenta la nostra debolezza. Accettare più di un appuntamento o cercare più appuntamenti in fondo è anche follia. Ed è piacevole follia tradire rendendosi conto dopo dell'errore, cercando di riparare e ributtarsi tra le braccia di chi amiamo. E' nostalgia, è 'vuoto' intorno senza il suo amore. E ci si ritrova soli a vivere e camminare in mezzo alla gente, la tristezza è dentro di noi quando si ama veramente senza ricambio. Alla fine si crea un sogno, un'illusione, un'immagine interiore che non vuole andare via ed è brusco il risveglio. "Ho sbagliato tante volte ormai che lo so già".... Chissà quante volte ci siamo posti questa riflessione e non solo in amore. Ma si continua a sbagliare con la speranza che qualcosa di nuovo accada, che cambi direzione il vento, che la ruota giri verso di noi, che la speranza riaccenda la voglia di vivere e ripeto non sempre esclusivamente in amore. Di aspettare, di rivedere, di incontrare ancora quella 'vita' (la nostra) che continua a spegnersi, per non rimanere solo un ombra.
Ho sbagliato tante volte ormai che lo so già che oggi quasi certamentesto sbagliando su di te.Ma una volta in piùche cosa può cambiare nella vita mia accettare questo strano appuntamento è stata una pazzia! Sono triste tra la gente che mi sta passando accanto ma la nostalgia di rivedere te è forte più del pianto.Questo sole accende sul mio volto un segno di speranza. Sto aspettando quando ad un tratto ti vedrò spuntare in lontananza! Amore, fai presto, io non resisto... se tu non arrivi non esisto non esisto, non esisto... e cambiato il tempo e sta piovendo ma resto ad aspettare non m'importa cosa il mondo può pensare io non me ne voglio andare. io mi guardo dentro e mi domando ma non sento niente; sono solo un resto di speranza perduta tra la gente. Amore è già tardi e non resisto... se tu non arrivi non esisto non esisto, non esisto... Luci, macchine, vetrine, strade tutto quanto si confonde nella mente la mia ombra si è stancata di seguirmi il giorno muore lentamente. Non mi resta che tornare a casa mia alla mia triste vita questa vita che volevo dare a te l'hai sbriciolata tra le dita. Amore perdono ma non resisto... adesso per sempre non esisto non esisto, non esisto...Una delle intramontabili e più belle canzoni del 1970 eseguita da Ornella Vanoni. Insieme a Mia Martini, Patty Pravo e dopo Mina, la migliore. Il testo in italiano è stato scritto da un grandissimo autore di scuola genovese, quale è stato Bruno Lauzi.