L'Anticonformista

Telefonino salato


Oramai noi utenti stiamo subendo da tempo brogli da parte delle società di telefonia mobile. Non so ve ne siete accorti ma da quando è stata abolita la tassa sulle ricariche, grazie al decreto Bersani,  le compagnie che gestiscono il servizio hanno trovato ulteriori escamotage per 'fregare' i poveri consumatori. Le tariffe sono aumentate e sono state ritoccate anche le schede con tariffe precedenti alle nuove. Se vi fate un giro sui siti di Tim, Wind, Vodafone e 3 noterete la straordinaria subdola metamorfosi che dette aziende hanno architettato a nostro economico svantaggio. Via la tassa? allora per ottenere inique agevolazioni pagate un tantum al mese. Ecco che adesso per avere ad esempio la 'Zero Limits' 1000 minuti gratis al mese, cioè chiamare tutti i numeri Vodafone a 0 cent. bisogna pagare 6 euro ogni 30 gg. con scatto alla risposta di 19 cent più il minuto anticipato (per un totale di 38 cent.), e si può parlare solo per mezz'ora. Alla fine dei 30 minuti gratis, bisogna richiamare rimettendoci ulteriori 38 cent. La Wind invece ha trasformato la 'Sempre Light senza scatto' (dove i primi tre minuti erano addebitati a 24 cent. al minuto e gli altri minuti a 12 cent.) in  'Super senza scatto'  con prezzario fisso di 17 cent. al minuto. Le tariffe per ricaricabili che per ogni gestore erano di 10 cent. dall'1 settembre sono passate a 12. Non sto adesso ad elencare tutte le tariffe truffa di ogni operatore che potrete sondare da soli, ma sono sicuro che ve ne sarete accorti già da tempo. In poche parole piano piano ci stanno portando a pagare quasi un canone mensile che in due mesi potrebbe gonfiarsi fino ad avvicinarsi nel tempo a un secondo canone telefonico simile a quello che paghiamo a Telecom per il telefono casalingo. Inoltre ci hanno imposto regole e acquisti su telefonini di loro scelta con l'obbligo di ricaricare le sim tramite traffico utile da effettuare obbligatoriamente mediante un tot mensile o bimestrale, pena accredito su Rid (carta di credito). Sms, Mms e Videochiamate cari accompagnati da messaggi pubblicitari rompiscatole e ingannevoli. Ora Vodafone ha acquistato per più di 750 milioni di euro Tele2 Italia e Spagna e sicuramente ne vedremo delle belle anche sulla telefonia casalinga e di rete adsl. Non voglio sfogarmi in epiteti ingiuriosi e alquanto disdicevoli, ma essere ingannato sotto il naso così spudoratamente mi disgusta tremendamente. Allora mi chiedo adesso cosa faranno in nostro favore i paladini dell'Associazione pro consumatori? Intanto se volete leggete l'ultima della '3' (altro gestore 'ladro' pienamente autorizzato) sulle autoricariche e traetene le dovute conclusioni.
3 Italia ha dichiarato guerra alle super autoricariche, suscitando un putiferio di polemiche su forum e blog. Nei giorni scorsi ha mandato un sms agli utenti, avvisando che tutto il credito accumulato con autoricariche nel 2006 si trasformava seduta stante in bonus da consumare entro il 31 dicembre 2007. Oltre quella data, verrà cancellato dall'operatore. Somme ingenti: "La cosa riguarda sim che avevano accumulato decine di migliaia di euro. In una, persino 85 mila", spiegano da 3 Italia. "Gli utenti coinvolti sono meno di 5 mila". Questione delicata, tanto che 3 ha attivato un numero ad hoc, il 4940, per spiegare agli utenti la novità. "Resta invece senza scadenza il credito accumulato nel 2007", aggiungono dall'operatore, che motiva così la mossa: "Vogliamo fare ordine in una situazione che è ai limiti del lecito. Solo attraverso trucchetti, e non con un uso normale del cellulare, quegli utenti hanno potuto raggiungere somme così ingenti. Il che viola però le condizioni generali del nostro contratto. E' nostro interesse, inoltre, incentivare l'utilizzo del credito, invece di averlo parcheggiato nelle sim". E' ipotizzabile che gli utenti abbiano usato computer e software per mandare sms in automatico e fare chiamate a raffica alle sim 3 dove avevano attivato piani con autoricarica. A questo scopo probabilmente utilizzavano servizi per mandare sms gratis via web o piani tariffari con un ampio tetto di traffico incluso; oppure cellulari aziendali, di cui non pagavano il traffico. Proprio per arginare questo fenomeno, infatti, Tim mesi fa ha sospeso i piani Tutto Relax con sms gratis e, ad agosto, il servizio per mandarli via portale di Alice. Si era creato persino, su eBay, un sottomercato di sim 3 Italia, vendute dagli intestatari a prezzi pari a un terzo o a metà dell'autoricarica accumulata. Gli utenti, di contro, contestano che 3 in questo modo ha violato le condizioni contrattuali, che nel 2006 non ammettevano scadenza all'autoricarica. Scrive per esempio Mobileblog.it, che l'sms di 3 "viola il Codice del consumo che richiede 30 giorni di preavviso" per variazioni contrattuali. L'sms non dà insomma i 30 giorni richiesti dal Codice per abbandonare l'operatore prima che scatti la variazione (in questo caso, il mutamento dell'autoricarica in un bonus a scadenza). Diversa l'interpretazione dell'operatore, secondo cui il preavviso vada calcolato rispetto al 31 dicembre e sarebbe quindi ben più ampio di 30 giorni. Va detto, però, che qualunque preavviso in questo caso sarebbe stato inutile all'utente: cambiando operatore e disdicendo il contratto con 3, comunque perderebbe l'autoricarica accumulata (non trasferibile su altra sim). Qui non si applica infatti il decreto Bersani: l'obbligo a tutelare il credito vale solo sulle ricariche pagate dagli utenti e non sulle autoricariche, elargite come bonus dagli operatori. Gli utenti contestano infine all'operatore di voler fare cassa a spese degli utenti, massimizzando quanto guadagnato con i costi di terminazione. L'autoricarica è infatti parte di quanto 3 ricava (per la terminazione) dagli altri operatori, ogni volta che una sua sim riceve una chiamata o un sms. E' evidente che il tutto avviene in linea con una svolta strategica di 3: da quest'estate ha scelto di concentrarsi su utenti di valore, con tariffe che incentivano il traffico e che, appunto, impongono scadenze alle autoricariche. Anche quelle novità avevano a suo tempo suscitato polemiche tra gli utenti. Inganno della 3 o dei consumatori?