L'Anticonformista

Una donna, una storia... la sua storia!


Questa è una storia come tante. Una storia anche di altre donne che hanno vissuto o che vivono la stessa situazione. E' una storia di vita! E' la storia di una donna, sola e con due figli; divorziata dal marito, ora indipendente economicamente, forte di carattere e piena di grinta. E' una donna bella, e tutti quelli che le si avvicinano vogliono da lei solo una cosa: portarsela a letto! Ogni giorno quando si alza non pensa mai al giorno precedente e né mai al giorno successivo, per lei l’unico giorno che conta è vivere l’oggi! Affrontando con dignità e coraggio, a muso duro, tutto ciò che di negativo la vita le presenta, ma sempre con la giusta dose di serenità. La sua mente è ormai allenata, ma il suo cuore non smette di pulsare quando la mattina alza gli occhi al cielo e vede nel cielo, il suo cielo, i suoi sogni, che al di là di quell'azzurro, coltiva e spera ancora e ancora, ogni volta che qualche velo nero le scende sugli occhi.Cresciuta in un orfanatrofio cominciò a credere che la vita le aveva voltato le spalle. Nutriva quello sconforto e una pena che di lì a poco si sarebbero ampliati quando, da adulta e per sopravvivere inizialmente, era arrivata anche a concedersi facilmente. Ogni volta che mani di uomo la toccavano, sentiva addosso le mani di un animale! Un animale in calore privo di anima e cuore. Guardava il bianco soffitto e aspettava solo che quell’animale di turno avesse sedato il suo istinto bestiale. Sentiva scivolare giù quell'odore sporco di soldi rubati, sentiva l’alito profumato di fetore sul collo, ascoltava quelle parole forti di rabbia che urlavano da una carcassa insensibile. Ma lei era lì e i suoi occhi fissi al soffitto bianco disegnavano colori e giardini verdi e sole da baciare, di un nuovo giorno, di un'alba nuova, di un diverso oggi!Ha incontrato poi l'uomo che sarebbe diventato suo marito e padre dei suoi figli, che la tolse da quella vita insensata, da quel fango. Un uomo agiato, più grande di lei, all'apparenza amorevole, di cui si fidò ciecamente e innamorata, ma che dimostrò col tempo il suo vero carattere, il suo vero aspetto. Dopo la nascita del secondo figlio divenne violento. La picchiava a sangue fino a deturpare la bellezza del viso e il suo bianco sorriso. Era un uomo debole, geloso, che cominciò a rinfacciarle sempre il suo passato. E quando beveva, era un'inferno. Ma lei era lì pronta a subire, perchè lo amava e le avevano inculcato che la donna deve tacere e abbassare la china dinanzi a un uomo, al proprio uomo.Le poche volte che usciva aveva bisogno di parlare e, attraverso gli occhi di un’altra persona, leggersi per poi proseguire a vivere, a sperare che qualcosa cambiasse. In ogni stretta di mano, in ogni saluto nutriva l'assoluto bisogno di stare con la gente di correre e formare mulini a vento senza ritorno. Le figure professionali che frequentava anche se sciape, senza condimento, per lei occupavano una sedia per non sprofondare nel nulla. Facevano parte del suo arcobaleno che aveva imparato a costruire piano piano, ma mostrava agli altri solo ciò che lei voleva. Tornando a casa risersava tutto l'amore che aveva verso i suoi figli, l'unico pensiero e desiderio della sua sopravvivenza. Il suo reale arcobaleno.All'improvviso ha capito e deciso di scuotere la sua esistenza. Armata di un coraggio inaspettato, di una forza fino ad allora sconosciuta, ha chiesto la separazione! E' nata in lei la decisione di lottare come una leonessa per difendere il suo territorio. Il territorio di quel mondo in cui credeva e in cui doveva combattere senza misure, crescendo i suoi figli. Oggi è una donna cambiata profondamente, ma serena. Ha un lavoro onesto nel campo commerciale. Ha imparato ad affrontare le sue debolezze, le tante paure, il buio e il vuoto circostanti in cui era caduta, che aggrinzavano la sua pelle e guardare avanti. Ha iniziato ad avere stima di se e farsi valere come donna, come essere umano: Incontrando nell'anima diafana di ognuno, gli stessi sogni e sfiorando ogni sera, a casa, la sua casa, la fronte dei suoi ragazzi, con la dolcezza e il calore amorevole di una madre e dei suoi sogni.