verba volant

Adele...15 anni lei. Noi più di 24 ore..


 
  38 . Numero di scarpe. Numero di coltellate inferte da tale Adele M. al suo giovane amante. Apprendiamo la notizia, vecchiotta, mentre digeriamo la cena. Siamo sul divano appena tornati. Mio cugino aveva preparato una cena per noi. Passeggiamo ancora , per non perdere il ritmo, che dalle 16.30 avevamo guadagnato, prima di cenare.  Le  piacciono i tornanti, c'è poco da fare. Quindi per non darle un dispiacere ne incontrammo certi che conducevano all'osservatorio che non visitammo. Tuttavia l'orto abbaziale ci aspettava. Piazza Roma. All'appuntamento  , lei,  come sempre trovò un parcheggio adatto. Come lo trovava quel giovane amante. Mi dice adesso mentre scrivo : mai dire ad una donna di amarla. Seguirò il suo consiglio. Certo, molto difficile non dirglielo quando con labbra , naso , mani,  sfiora il tuo corpo mentre cerchi di scrivere un post che un pò di amore parla. Superato lo scoglio frastagliato delle sue carezze, riprendo a scrivere, cercando di ignorare le sensazioni che provo. Sono ore e ore e ore che ci accarezziamo. Adesso basta! ( fila a casa, 19.52!!) Ritornando alla tragica vicenda della donna omicida, ho trovato simile il chiacchiericcio della conduttrice con quello delle comari. La povera Adele si era sposata a 17 anni. Madre esemplare di quattro figli, ciò risulta dagli atti precessuali, viveva la propria vita in una sorta d'attesa. Conoscere l'amante che in seguito ucciderà. Suo marito era stanco. Non voleva uscire. Non voleva amarla, voleva solo il suo corpo. In un giorno, uno dei tanti giorni in cui  recava al mercato il suo corpo attraente,la sua inquietudine , fu notata da un giovane perspicace. La chiamò. Parlarono per mesi prima di incontrarsi, racconta Adele. Mi ero innamorata della sua voce, decisi di incontrarlo solamente per dirgli di lasciarmi in pace. In quella pace che la vedeva orfana di emozioni, in quella pace , di fatto negata,  lei non viveva da trent'anni. Mi sentivo una ragazzina, lui mi faceva sentire importante. L'amavo e lui mi amava. L'amore del suo giovane amante, si risolse presto in un ovattata stanza, la stessa in cui morirà. Dopo circa due anni lui risoluto le disse che si sarebbe sposato con una ragazza. Lei era vecchia. Lui morì giovane. Uccise in un impeto d'ira, si accostò al cadavere e dormì con lui, per l'ultima notte. Uccise se stessa, uccise quel tempo che gli era stato prima sottratto da quella vita, poi donato da quel cadavere che giaceva con lei. C'è sempre il rischio d'amare. Nell'agire c'è lo stesso rischio del non agire. Al-Hallaj un mistico sufi morto nel X secolo, diceva:  Io sono colui che amo e colui che amo è me. Siamo due spiriti che dimorano in un corpo. O tu che vuoi sapere la nostra storia, se ci vedessi non ci distingueresti. Da quando siamo in stretta intimità la gente ci indica come esempio. Se dunque vedi me, vedi lui, se vedi lui, vedi noi.L'amore, la vita, l'età. Parole. Infrangere i calamai e riempir di lacrime i libri.  p.s. le foto postale tu.