verba volant

Il vortice


 
L'acqua bolliva, in un vortice consigliato.Rompere le uova come voleva e sapeva fare lei, ancora non so farlo. I peperoni cruschi come li cucino io, solo un lucano.Mi disse di creare il mulinello, invece l'aveva creato lei senza saperlo.  Domani sarebbe dovuta andare a Roma  se il tempo fosse stato solo amore. Lui non lo sapeva. Me l'aveva detto quando  avevo visto il suo costume bianco e nero.Si è lei, ed è qui. Quel tale che mi fece notare i floridi fiorellini stilizzati m'appartiene, ed io non gli racconterò, questo. Lo scrivo adesso. Pochi giorni fa , credo fosse lei, mi ricordava che il tempo passava eravamo in quarantena.Una sorta di quarantennale che stasera ripercorriamo con la prima cena. Un cena che avrebbe dovuto mangiar prima, ma la dieta marinara la saziava. Intanto ha fatto la scarpetta, lei non recita   testi teatrali, lei ride e porta i tacchi. Metre ritoccavo un oro pallido , arrivò come sempre. Una ragazza in gita.  Non incinta ahimè! Così sconosciuta da renderla frequentabile amorevolmente. Si avvicinava alla sua ribalta che per esser tale  avrà la solidarietà di molte mani. Quel comò aveva cambiato un pò la vita. Il cromatismo del mogano e dell'acero occhiolinato entravano semplicemente nello spazio che lei aveva previsto.MI prendi la coperta? Mentre la coprivo mi rendevo conto di indossare una maglietta. Strategie mi dissi. Non mi sbagliavo. Poco dopo era lei che compriva me. Il tempo passava ed io nudo al polo, rinvenivo.