Bruna Verdone

MIO PADRE


Mio padre, da quando è morta mia madre, è andato sempre,come un gambero,all'indietro,nel senso che si è lasciato andare,ogni giorno di più  consegnandosi nelle braccia del nulla.Niente più interesse nel mettere ordine o classificare la sua collezione di francobolli...Niente ascolto di musica e concertini registrati della "sua banda", quella del paese di origine, di cui faceva parte...Niente parole crociate...Ora passa le sue giornate steso nel letto e tra un sonnellino e l'altro ogni tanto accende la TV...Mi duole molto vederlo così. Speravo che tenendolo in casa mia avrei potuto fare qualche cosa per scuoterlo da questo stato di torpore...invece no. Sono passati 10 giorni e non sono riuscita a fare nulla, tranne dei bei pranzetti appetitosi tutti per lui.Purtroppo sabato e domenica ha iniziato ad avere, giorno e notte, delle allucinazioni...vedeva mia madre, il mio Renzo,dei gatti,tante persone che non conosceva,poi fatti strani che diceva di vivere in quel momento, tanto che di notte si è trascinato agganciandolo con il suo bastone, un tavolino basso su cui aveva caricato le sue medicine,la bottiglia dell'acqua da bere,le coperte...e quando l'ho bloccato mi ha detto che voleva andare via...insomma due giorni faticosi e senza sapere bene cosa fare per farlo stare meglio...Inutile parlare di guardia medica ed ospedali vari,tutti i tentativi fatti sono risultati disastrosi. Alla fine io e mio fratello abbiamo deciso di portarlo in una struttura privata nella speranza che loro potessero gestire meglio di noi la situazione. Infatti con delle semplici flebo di soluzione fisiologica decisamente è migliorato.Lui non beveva abbastanza e questo gli ha creato problemi e allucinazioni. Ora però mi sento in colpa per averlo lasciato "tra i vecchi"come dice lui, mentre se non fosse accaduto tutto questo, sarebbe ancora con me. Ma la cosa importante è che ora si sta riprendendo. Mi auguro che possa passare il resto dei suoi anni in modo sereno senza troppe sofferenze.