Bruna Verdone

C'è MOLTO NEL MONDO CHE MUORE


C'è molto nel mondo che non muore E molto che vive per perire, che sorge e poi cade, sboc­cia per appassire. Il sole della sta­gione, che dovrebbe sapere il suo tramonto Fino al secondo della buia venuta La morte avvi­sta e vede con terrore Una costola di can­cro sul cielo che fluisce. Ma noi, rin­chiusi nelle case del cervello, Rimu­gi­niamo su ogni pianta di serra Che sputi intorno le sue foglie senza linfa, E sor­ve­gliamo la mano del tempo che in eterno Scan­di­sce il mondo, Chiusi nel mani­co­mio implo­riamo aria fre­sca da respirare. C'è molto nel mondo che muore; Il tempo non gua­ri­sce né resuscita; Eppure, pazzi di san­gue gio­vane o mac­chiati dagli anni, Siamo ancora restii a rinun­ciare a ciò che resta, Sen­tendo il vento sul capo che non rinfresca E sulle lab­bra l'arida bocca della pioggia.Dylan Tho­mas da "Poesie inedite" - Einaudi Ed.