Creato da bseicentododici il 17/05/2008
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CITAZIONI TRATTE DAL PICCOLO PRINCIPE

Tutti i grandi sono stati bambini una volta
(Ma pochi di essi se ne ricordano.)


Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta per farlo felice quando lo si guarda..


Il paese delle lacrime è così misterioso.


Amare non vuol dire guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione


"Ammirami" disse il vanitoso
"Ti ammiro" rispose il Piccolo Principe "ma tu che te ne fai?"


"Perché bevi?" chiese il Piccolo Principe all'ubriacone
"Per dimenticare che ho vergogna" risposte quest'ultimo
"Vergogna di ché?" insistette il Piccolo Principe
"Vergogna di bere.."
I grandi, decisamente, sono molto, molto bizzarri, si disse
il Piccolo Principe mentre se ne andava.


"A che ti serve possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e
possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile
ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle stelle.."


Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno può dare


I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli
tutto ogni volta.


E’ molto più difficile giudicare se stessi che gli altri.


Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua


Non si vede bene che con il cuore. L’ essenziale è invisibile agli occhi


E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante
Tu diventi responsabile di ciò che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa


Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio.


Che si tratti di una casa, delle stelle o del deserto, quello che fa la loro bellezza
è invisibile


Il Piccolo Principe fini sulla terra, nel bel mezzo del deserto.
"Dove sono gli uomini?" disse il Piccolo Principe "si é un pò soli nel deserto"
"Si é soli anche con gli uomini" rispose il serpente


Da te gli uomini coltivano cinquemila rose nello stesso giardino.. e non trovano quello che cercano.. E tuttavia quello che cercano potrebbe essere in una sola rosa o in un po’ di acqua


Il Piccolo Principe incontrò un mercante di pillole che calmavano la sete.
"Perché vendi questa roba?" chiese il Piccolo Principe
"E' una grossa economia di tempo" disse il mercante "gli esperti hanno fatto dei
calcoli. Si risparmiano 53 minuti alla settimana."
"E che cosa se ne fa di questi 53 minuti?" chiese perplesso il Piccolo Principe
"Se ne fa quel che si vuole.." rispose sicuro il mercante
"Io" disse il Piccolo Principe "se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio, adagio verso la fontana.."



 

 

« ...ma che ce tocca fà...

cose che sai,che ti dovevo...

Post n°13 pubblicato il 12 Settembre 2008 da bseicentododici
 

Poco tempo fa ho perso il mio cane.
E' morto, anzi, io ho deciso di farlo sopprimere. Per il suo bene, si dice così, ma non ne sono poi più tanto sicura. Aveva da tempo problemi fisici, anche perchè non più giovane; sicuramente se avessi agito con più fermezza e prima lei sarebbe forse ancora con me.
Ero a casa con i bimbi, una sera di primavera, guardavamo la tv in abbigliamanto pre-nanna, avevamo cenato e portato fuori i cani per i bisogni. Mi accorsi subito che Bolla, il mio pastore tedesco stava male: voleva uscire di nuovo, aveva conati di vomito, senza però produrre niente; così subito capii che era l' ennesima torsione dello stomaco che la opprimeva. Subito provai sconforto: ero stanca ogni volta di correre dal veterinario ad ore assurde per ficcare in gola e poi fino in fondo allo stomaco un tubo di plastica che avrebbe dovuto liberare l'addome di Bolla dai gas e dal cibo rimasto, anche perchè non credevo fosse la soluzione ma solo un rimedio momentaneo, doloroso e umiliante per lei.
Non ne potevo più di quel supplizio, che Bolla rassegnata, accettava di buon grado quasi per far piacere a me.
Così anche quella sera mi preparai ad intervenire, anche se dentro me c'era qualcosa che mi faceva rallentare i tempi e le decisioni. Uno sguardo di mia figlia mi fece capire che quell'idea orrenda che mi aveva sfiorato: fingere di non essermi accorta dell'emergenza, lasciar passare tempo, aspettare che tutto si risolvesse da sè (pura illusione) era da abbandonare altrimenti avrei dimostrato di non sapermi occupare, di non essere in grado di accudire, di gettare la spugna troppo presto, di non lottare fino in fondo per il bene di un mio famigliare.
Figli, marito, cane o gatto per noi non cambia siamo tutti parte della famiglia.
Lessi negli occhi di Arianna un'accusa grave e una grande delusione, così telefonai a mio marito, il quale ogni sera lavora, per un consiglio perchè almeno lui mi dicesse cosa fare, mi desse una scossa:ma non poteva aiutarmi.
Nel frattempo non volevo allarmare il piccolo Tommi sulla situazione di Bolla, mentre Ari, che capiva benissimo, mirassicurò sul fatto che a casa c'era lei e aveva tutto sotto controllo, insomma di prendere sto benedetto cane e fare come sempre il possibile per salvarlo.
Era già successo 5 o 6 volte e dalla seconda recidiva capimmo che questa patologia prima o poi ci avrebbe portato via Bolla.
Molte volte durante questi mesi mi chiedevo quando avrei passeggiato per il borgo con lei, quante volte ancora avrebbe rincorso i gabbiani sulla spiaggia, se saremmo andate di nuovo alla strapatente o a pian marino insieme...sfortuna volle che quella sera il veterinario non ci fosse.
Mi prese il panico, ormai avevo deciso di agire, ma a chi rivolgermi?
Era ormai notte fonda: andai con Bolla in auto giù da mio marito, e cercammo insieme di praticare la tecnica del tubo, con poco successo e molta ansia; avevamo il terrore di peggiorare la situazione, ma non c'era molto tempo.
L'addome di Bolla continuava a dilatarsi. Finalmente dopo altri tentativi riuscimmo nell'intento, e Bolla si sentì un po' meglio, come noi!
Sapevo che non era finita così; il mattino seguente, molto presto, lei venne vicino al mio letto per chidere aiuto, con lo stesso problema.
Stavolta ci mobilitammo subito ma, il veterinario non era ancora tornato.
Cercammo altri ambulatori e cliniche veterinarie, spiegammo il problema scegliemmo il più vicino perchè il tempo era al limite.
Fabio fece salire Bolla nel bagagliaio e io non mi resi conto che sarebbe stata l'ultima volta.
Un'ora dopo ricevetti la telefonata più brutta della mia vita, che mi scaricava addosso la responsabilità di decidere se tentare in exstremis un intervento, che non avrebbe garantito un esito positivo, oppure optare per una "dolce morte".
Decisi in dieci secondi, perchè di più non mi fu concesso e scelsi ...una cosa che il solo pensiero mi procurò una fitta allo stomaco come se mi avessero ficcato un pugnale in pancia.
In quel momentonon ragionai solo col cuore, pensai anche alle conseguenze del "dopo" ed egoisticamente decisi di liberarmi di un fardello diventato nei mesi passati, un peso di cui mi mancava la forza per sopportarlo.
Quando chiusi la conversazione al telefono fui scossa da singhiozzi che sfociarono in un pianto irrefrenabile.
Già pentita cercavo di convincermi che avevo fatto la scelta giusta.
Mi rimane il rimpianto di non avela salutata adeguatamente, di non averla ringraziata per il  tempo trascorso con me, di averla rimpiazzata con un'idea di vita più comoda, più semplice, di averla messa via come una cosa che non serve più eppure poco prima era con me come sempre a confortarmi col suo dolce sguardo.
Accarezzarla era per me come prendere un antidepressivo, nei momenti difficili mi salvava l'umore, ed io ho ripagato tutto questo con un tradimento!
Vorrei poter avere il tempo di farmi perdonare e di abbracciare ancora una volta.... la mia buona compagna. 
 

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Commenti al Post:
sophie064
sophie064 il 12/09/08 alle 13:30 via WEB
Mi commossi tantissimo quando me lo raccontasti la prima volta, e oggi rileggendo ciò che hai scritto mi è successo nuovamente perchè so cosa si prova! Un abbraccio con grande affetto
 
 
bseicentododici
bseicentododici il 13/09/08 alle 20:16 via WEB
grazie x la tua già nota sensibilità. Sai come è andata veramente e sai che questo lavoro mi serve mi aiuta. Lei è sempre con me e so che mi ha perdonata. Se potessi tornare indietro non cambierei decisione, solo vorrei avere il tempo di lasciarla in modo diverso, avrei voluto accompagnarla fino alla fine accarezzandola x tutto il tempo necessario. Ti voglio bene
 
   
sophie064
sophie064 il 14/09/08 alle 02:59 via WEB
Lo so, e soprattutto ti conosco troppo bene e avendo conosciuto anche Bolla so che hai fatto tutto quello che hai potuto fino a dove ti è stato possibile! Conosco anche il percorso che stai facendo e concordo assolutamente sul fatto che avevi la necessità di esternare questo episodio che era rimasto celato ma sempre pronto a riemergere e sono contenta che tu abbia trovato il coraggio di buttarlo fuori e addirittura di pubblicarlo! Ricordati che ci sono delle cose che accadono perchè dovevano andare così e questo non lo dico per giustificarti ma perchè a volte succede! Bolla ha avuto una vita meravigliosa, è stata accolta ed è cresciuta in una famiglia meravigliosa con persone che le hanno voluto bene e che l'hanno amata veramente! Un abbraccio con tanto affetto........ ti voglio bene anch'io! Buona notte e buona domenica
 
shardana0
shardana0 il 12/09/08 alle 14:13 via WEB
Comprendo bene ciò che provi anche se io ho scelto di curarlo, ho fatto bene, vive ancora con me... Un saluto
 
 
bseicentododici
bseicentododici il 13/09/08 alle 20:05 via WEB
grazie x il commento, felicissima x come è andata la tua esperienza. La mia è finita come sai. Non ho scritto ciò x lavarmi la coscienza, il mio senso di colpa me lo tengo. Questo scritto diventerà un monologo da offrire agli altri (faccio teatro, ma molto modestamente). Auguro tutto il bene possibile a te e al tuo fortunato animale. Cri
 
Zero.elevato.a.Zero
Zero.elevato.a.Zero il 14/10/08 alle 05:36 via WEB
Ti sono vicino con il pensiero, essere responsabili di una vita vuol dire trovare la capacità di darle dignità, sempre. Anche io amo la vita ed apprezzo quella degli amici che la trascorrono vicino a me, non importa con quante zampe tocchino la terra. Il tuo resta un gesto d’amore, lo dimostra il fatto che ti fa ancora soffrire, che ti prende dalla parte del cuore. C’è negli occhi di Bolla, come in tutti quelli di queste creature, il desiderio di esserti vicino e di poterti aiutare, questa per loro è vita dignitosa. La malattia invalidante glielo impedisce e toglie loro la possibilità di essere felici per come sono capaci. È un gesto d’amore necessario quello di conservare la loro dignità. San Francesco, con il suo grande cuore, ci racconta di un paradiso che non limita l’accoglienza solo agli umani. Gli animali. Lo fa capire la parola stessa, sono dotati di anima, ci sarà una vita nuova, su una spiaggia lontana, dove Bolla correrà ancora con te inseguendo gabbiani.
 
bseicentododici
bseicentododici il 14/10/08 alle 13:46 via WEB
...ma quanto sei stato dolce.grazie.che sensibilità.non conosco molti amici maschi che sanno dire cose così.mi hai fatto commuovere,ancora una volta bolla e (tu)mi avete regalato un'emozione.
 
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