BLUCERCHIATO FANS

Post N° 19


L'ottavo posto conseguito nella stagione 1959/1960 non soddisfece del tutto l'ambizioso presidente Ravano che, seppure ai ferri corti con la tifoseria per alcune cessioni eccellenti, decise di acquistare l'ennesimo scarto dall'Inter: dopo Cucchiaroni e Skoglund, arrivò a Genova il nazionale Sergio Brighenti. Proprio l'attaccante modenese diventò l'emblema della straordinaria annata blucerchiata, culminata con il quarto posto, dietro alle "superpotenze" del calcio nostrano. Con 17 vittorie, 41 punti e soprattutto con le 27 reti siglate da Brighenti[13], la Sampdoria raggiunse uno storico piazzamento, che rimane al terzo posto tra le migliori posizioni raggiunte in serie A dalla società genovese (dopo lo scudetto del 1991 ed il terzo posto del 1994). Da sottolineare anche le prove offerte da Cucchiaroni, Ocwirk e Skoglund, il primo autore di otto segnature, mentre gli altri realizzarono insieme un discreto numero di reti.Quella stagione fu però turbata da un piccolo caso, costituito dal continuo alternarsi tra i due portieri della rosa: l'esperto Rosin, alla Samp da qualche anno, ed il giovane Sattolo, appena acquistato dall'Ivrea. Quest'ultimo godette della fiducia di Monzeglio fino alla terza giornata, quando, improvvisamente, l'allenatore gli preferì Rosin, che a sua volta dovette cedere il posto dopo la bruciante sconfitta di Catania. Alla fine, il "vecchio" portiere riacquistò definitivamente il suo posto da titolare, dopo l'imbarazzante prova offerta da Sattolo contro l'Udinese: la partita, giocata a Udine il 22 gennaio 1961, terminò con un perentorio 7-1.