BLUCERCHIATO FANS

LA CACCA E' FINITA IN MARE PUUUUUUUU !!!!!!!


La terra trema sotto i suoi piedi, ma Carlo Ancelotti ha già vissuto diverse crisi in passato e sa che, per non essere travolti dalle frane, serve aggrapparsi alle certezze. Quelle attuali sono che il suo Milan non può mancare il terzo posto in campionato e che il suo contratto scade nel giugno 2010. Eppure, la classifica non è così solida, la Champions è sfumata troppo presto; poi la batosta Uefa con l’eliminazione patita dal Werder Brema nonostante un parziale di 2-0 al Meazza. «Sento che il momento è difficile ma - assicura Ancelotti - ho visto negli occhi dei miei giocatori la motivazioni per centrare la Champions, perché sanno perfettamente cosa significa giocare quella competizione».
A Genova contro la Sampdoria, però, oggi si vedrà se lo spogliatoio rossonero è in grado di tramutare delusione in energia. Ancelotti spera, ma ammette di non essere tranquillo perché ultimamente non ha visto i suoi applicarsi come voleva. E poi deve fare i conti con tanti infortuni. Il più pesante è quello di Kakà. «Gli darei il mio piede per farlo giocare, e magari aumenterebbe la sua qualità...», scherza Ancelotti, che anche in questo momento sfodera un guizzo di ironia. Ma mancano anche Ronaldinho e Ambrosini, e Seedorf, pur convocato, è in forte dubbio. Tra affaticati e acciaccati pure la difesa è un rebus, quindi ad Ancelotti - che probabilmente proporrà un 4-4-2 - non resta che aggrapparsi a Pato e, forse, anche a Shevchenko che avrebbe l’occasione per dare un senso al suo ritorno. In queste condizioni il Milan si prepara alla prima di due sfide decisive, con Sampdoria e Atalanta. Perderne una potrebbe anche portare a un divorzio immediato con Ancelotti. «Ma questa ipotesi - taglia corto il tecnico - non la prendiamo neppure in considerazione».